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Mai sentito parlare di Sick Building Syndrome?
É il nome che alcuni studiosi americani hanno dato ad una condizione patologica determinata dalla presenza di inquinamento domestico, traducibile come sindrome da edificio malato.
Quanti conoscono questo fenomeno? Cercheremo in questo breve articolo di capire, con parole semplici, cosa vuol dire inquinamento indoor, come si manifesta e come contrastarlo.
Da una statistica dell'Istituto Superiore di Sanità risulta che la popolazione europea trascorre circa il 90% del suo tempo in ambienti chiusi, per lo più in casa.
Il problema nasce nel momento in cui, stando tra pareti a noi familiari, crediamo di stare al sicuro, mentre non è proprio così perché è qui che si annidano dei nemici subdoli e silenziosi, causa di quello che viene detto inquinamento domestico.
Di questo il Ministero della Salute ha fornito una definizione ben precisa:
la modificazione della normale composizione o stato fisico dell'aria atmosferica interna, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria stessa e tali da costituire un pericolo ovvero un pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo.
Spesso siamo affetti da disturbi che ci appaiono banali, di cui non riusciamo a comprendere la provenienza: raffreddore, mal di testa, colpi di tosse, irritazioni cutanee, irritazioni oculari, disturbi nervosi, disturbi dell'olfatto e del gusto, nausee, spossatezza, allergie, difficoltà di attenzione e di concentrazione ed altri problemi di salute più seri, che possono derivare dalla cattiva qualità dell'aria indoor.
Lo stesso Istituto Superiore di Sanità ha attivato da diversi anni un Gruppo di Studio Nazionale (GdS) su questa tipologia di inquinamento e ciò è indice dell'importanza data al caso.
Gli inquinanti si possono raggruppare in tre categorie: agenti chimici, fisici e biologici.
Gli agenti chimici sono presenti sotto forma di gas inorganici; tra questi vi sono il monossido di carbonio, l'ossido di zolfo, la formaldeide, i composti organici volatili - da cui l'indice cov.
La loro presenza si può rilevare nel caso in cui negli ambienti ci siano stufe e radiatori, camini, caldaie a gas, elementi per la cottura dei cibi, fumo di tabacco passivo, particolari materiali da costruzione, arredi, stampanti e fotocopiatrici, materiale didattico e cancelleria, particolari prodotti tessili. Sotto accusa per la diffusione di questi agenti sono anche i detergenti per la pulizia e alcuni deodoranti per la casa.
Gli agenti biologici, origine dell'inquinamento biologico, sono legati ai bio-effluenti umani e ai microrganismi - funghi, batteri, virus - allergeni come gli acari e la muffa.
Infine, gli agenti fisici, causa dell'inquinamento fisico di cui fanno parte il rumore, le vibrazioni, l'inquinamento luminoso, i campi elettromagnetici, le radiazioni ultraviolette e le radiazioni ionizzanti, il cosiddetto inquinamento da radon. Quest'ultimo è uno degli agenti inquinanti che si trovano nel terreno e attraverso il suolo sale negli ambienti, in particolare lo troviamo nelle costruzioni in tufo.
I campi elettromagnetici spesso vengono sottovalutati, ma essi, che si diffondono anche attraverso le emissioni di cordless, router wi-fi e telefoni cellulari, incidono sui ritmi biologici e riducono la quantità nell'organismo di un ormone regolatore del sonno e anticancerogeno come la melatonina.
I fattori appena descritti determinano la qualità dell'aria, ma per valutare correttamente il microclima complessivo, va considerato anche il clima indoor, legato a: ventilazione, temperatura, umidità e luce naturale. Alla combinazione di questi due fattori è legata la sensazione di comfort in un ambiente confinato.
Il primo passo da seguire per sapere se la nostra casa è interessata da inquinamento indoor è un'analisi dei materiali da costruzione.
La tabella che segue ci dà indicazioni in merito agli elementi secondo cui valutarne la qualità biologica.
Accumulazione | Capacità di trattenere il calore prodotto |
Coibenza | Capacità di non disperdere il calore accumulato |
Temperatura | Temperatura misurabile sulla superficie di un materiale |
Igroscopicità | Capacità di assumere vapore acqueo dall'aria e di cederlo |
Diffusione | Passaggio non convettivo di gas e fluidi |
Ventilazione | Movimento d'aria in dipendenza di differenza di temperatura, pressione e densità di materiale |
Assorbimento | Capacità di filtrazione, accumulazione e rigenerazione delle sostanze volatili |
Fonte tabella: Allen G., I materiali per la bioedilizia: valutazione, selezione e certificazione.
Una domanda che ci dobbiamo porre riguarda il modo in cui questi materiali possono influire sulla qualità dell'abitare e come Come da essi può scaturire una situazione di inquinamento domestico.
Riprendendo quanto detto in precedenza, essi possono influire sul microclima (umidità relativa, temperatura e movimenti d'aria), sul clima elettrico (elettromagnetismo ed elettrostaticità), sulla qualità dell'aria (odori, tossicità, radioattività, cariche batteriche) e, infine, sul clima psicofisico.
Facciamo un esempio. Prendiamo l'intonaco, un materiale che tutti conoscono e che si trova in tutte le nostre case. Come facciamo a capire se è nocivo per la nostra salute?
Bene, rifacendoci alla tabella, le sue qualità biologiche sono:
Oltre a ciò, questo materiale è fatto di materie prime presenti in natura e aumenta la resistenza al fuoco delle parti in legno; tuttavia, nel caso in cui l'intonaco sia a base di resine sintetiche, diventa tossico. Pertanto, quest'ultimo è un fattore discriminante da valutare con attenzione.
Senza fare terrorismo psicologico, si deve dire che purtroppo nei vecchi edifici è più facile trovare materiali come questo tipo di intonaco sintetico, così come anche le vernici a base di sostanze chimiche e sintetiche, che hanno gradi più o meno elevati di tossicità.
Vi farà stare sereni sapere che le nuove tecnologie ci vengono in aiuto, producendo dei materiali che sono sempre meno tossici e sempre più naturali. Sta al progettista scegliere e proporre i prodotti migliori sul mercato sensibili alle problematiche dell'inquinamento ambientale, al fine di garantire una buona base di partenza per una casa sana.
Un esempio è Green VOCation di FASSA BORTOLO una linea di vernici formulate con un basso livello di VOC (sostanze organiche volatili); tra queste vernici ce ne sono anche di attive, cioè tipologie di vernici che addirittura ci aiutano a ridurre l'inquinamento, come POTHOS, una vernice mangia formaldeide.
Oltre ad esaminare i materiali di cui è fatta la nostra casa, è bene fare una serie di ulteriori valutazioni, in quanto il rischio legato all'inquinamento domestico è rapportato alla durata e all'intensità di esposizione agli inquinanti cui si è sottoposti, ma anche al tipo di comportamento adottato da ciascuno.
Il secondo passo da fare per lo screening della nostra casa è esaminare cosa, oltre ai materiali di cui è fatta, potrebbe farla ammalare, generando inquinamento domestico.
Per semplicità procederemo per ambienti e ci porremo delle domande.
Ecco alcune domande valide per tutti gli ambienti.
Ora andiamo più nello specifico di alcune parti della casa e vediamo cosa possiamo chiederci ancora per esse.
Il nostro ingresso di casa dà un senso di soffocamento o è ben proporzionato?
Non solo si deve pensare alla salute fisica ma anche a quella psichica dell'uomo.
Nel living passiamo una buona parte del nostro tempo in casa. Ecco quali sono i primi punti di domanda ai quali rispondere per fare un check delle condizioni ambientali della nostra zona giorno.
L'ufficio in casa
Il terzo e ultimo passo è farsi un esame di coscienza, vale a dire esaminare attentamente l'uso che facciamo degli ambienti e gli stili di vita di chi fruisce dello spazio in esame.
In un certo senso abbiamo già affrontato una parte di questo passo nel punto precedente, ma proviamo a ricapitolare e a portare fuori dei semplici consigli pratici su cosa fare per combattere l'inquinamento indoor.
E ancora, per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico:
Per ridurre l'inquinamento da radon:
Esistono vari studi su come e quanto le piante abbiano affetti positivi sull'equilibrio psico-fisico.
A proposito di questo ultimo punto, oltre alle piante ora anche i vasi diventano delle valide soluzioni. È un esempio Clairy un vaso intelligente che purifica l'aria, potenziando la capacità filtrante delle piante.
Vi abbiamo esposto un modo rapido per scoprire innanzitutto se e quali nemici abbiamo in casa e per ottenere da subito grossi benefici, attuando semplici comportamenti virtuosi. Si tratta, comunque, di rimedi che diminuiscono il rischio, ma se si vuole andare oltre, si può contare sull'aiuto di personale qualificato.
La Bioedilizia è nata proprio nel tentativo di migliorare le cose, realizzando costruzioni che possano influire positivamente sulla salute dell'uomo, che siano come una terza pelle, con cui possiamo proteggerci, isolarci e continuare comunque a respirare e traspirare, in perfetta armonia con l'Ambiente che ci circonda.
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