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Se fino a qualche anno fa, il tema della tutela del nostro ambiente, era discusso prevalentemente in seno a settori distinti (accademico, di ricerca, ecc.), ai giorni nostri questo concetto è entrato a far parte di un linguaggio comune, ed esteso non solo ai soggetti adulti ma anche a quelli più giovani.
È, infatti, in questa fascia di età e all'interno della formazione scolastica, dove è più facile sensibilizzare i ragazzi di fronte ad una questione che, in questi ultimi decenni, sta divenendo un vero problema più che un semplice argomento di dibattito.
A seguire si evidenziano due iniziative, tese sulle varie possibilità di riciclo delle lampade LCF, e sui comportamenti che determinano la tutela di un bene comune come l'acqua.
Questo progetto coinvolge quasi 350 bambini delle scuole elementari di Roma e provincia, e si muove da un'idea che ha preso vita nell'Istituto comprensivo Le Rughe di Formello.
Scopo di questa iniziativa è di fare conoscere agli studenti il ciclo virtuoso del riciclo delle lampade fluorescenti compatte (LFC), attualmente in uso e dopo che le tradizionali a incandescenza non sono più in commercio.
Le nuove lampade LCF, hanno una durata in media otto volte superiore rispetto a quelle tradizionali, garantiscono un maggiore risparmio energetico, e sono anche riciclabili.
Quest'aspetto fa riferimento alla normativa sui RAEE che assicurano il corretto smaltimento delle polveri fluorescenti e del mercurio (contenute nelle LFC), oltre al recupero di vetro e metalli che sono impiegati nella produzione di oggetti vari.
Infatti, tramite il recupero di questi materiali è possibile costruire panchine e grucce per abiti (con la plastica), realizzare particolare piastrelle (con il vetro), mentre con l'alluminio si possono creare telai per biciclette.
Il mercurio infine è usato nella produzione di nuove lampade a risparmio energetico.
Riuscire a spiegare l'evoluzione dell'intero ciclo di recupero serve, non semplicemente a fornire delle semplici indicazioni ecologiche, ma a rendere evidenti le procedure che si attuano sia per preservare l'ambiente e sia per il risparmio energetico.
È quindi comprensibile come questa educazione, debba partire dai ragazzi in giovanissima età poiché, a loro sarà dato in futuro il compito di gestire le complesse dinamiche ambientali del nostro pianeta.
Da qualche anno sono in corso, nel campo didattico e all'interno di campagne ambientali, dei progetti inerenti gli argomenti della risorsa idrica.
L'iniziativa è promossa da vari Comitati e sostenuta dall'assessorato all'Istruzione della Provincia di Milano, dalle aziende del servizio idrico e, da quest'anno, anche da ARPA Lombardia.
Le scuole coinvolte presentano, all'interno di questa piattaforma, i percorsi realizzati sui temi dell'acqua ponendo le basi per un coinvolgimento di altre strutture del territorio.
Con quest'ottica, il sito www.scuoleacqua-abc.it, tende a divulgare le esperienze di progettazione partecipata sull'acqua, messe in pratica da diversi soggetti nella provincia di Milano.
In questo modo, rendendo evidente il coinvolgimento da parte di persone competenti in materia, si contribuisce a rendere partecipi i giovani a tutte le dinamiche (abitudini e stili di vita) tese alla lotta allo spreco e all'inquinamento delle risorse naturali.
Questa condizione deve essere da esempio anche agli adulti, troppo spesso radicati in scelte slegate dal rapporto con l'ambiente.
L'argomento del sito è diretto anche a fornire (valorizzando anche quanto prodotto dalle associazioni e dalle istituzioni coinvolte), materiali di studio e di approfondimento su temi come: il diritto di accesso alla risorsa, l'acqua virtuale e l'impronta idrica, l'acqua e la legalità e la qualità dell'acqua.
Inoltre, la piattaforma, progettata da Fontanelle.org, si pone come elemento al servizio di scuole, docenti, ed è aperta a tutti i soggetti che vogliano avere informazioni aggiornate sullo stato di questa risorsa, di raccogliere dati su altri siti dedicati a quest'argomento, o di segnalare eventi o iniziative realizzate in ambito scolastico.
Questo progetto (Acqua Bene Comune), si presenta come un'opportunità didattica di grande interesse, perché il tema è affrontato in molteplici aspetti, legislativo, formativo, e tecnico attraverso i laboratori, al fine di individuare i corretti comportamenti per l'uso di questo prezioso bene comune.
Lo scopo, infatti, è di costruire, partendo dai giovani e con mezzi interattivi, una giusta procedura che possa garantire il rispetto delle risorse naturali del pianeta alle prossime generazioni.
Per informazioni consultare:
ecolight
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