Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
La canna fumaria è quella parte di un impianto (di riscaldamento o magari della cucina o del camino) che serve a scaricare i fumi prodotti (dalla combustione o da altro).
Vari sono i materiali con cui può essere realizzata; molto dipende anche dall'impianto di cui fa parte e dalle norme che disciplinano la realizzazione di quello specifico impianto.
La canna fumaria può essere installata esternamente rispetto ai muri perimetrali degli edifici, ossia appoggiandola sugli stessi, oppure essere incassata nella muratura.
Che cosa succede se si accerta che la canna fumaria è causa di infiltrazioni d'acqua in un appartamento o comunque in un locale?
Al riguardo è necessario verificare se esista una differente proprietà tra il titolare dell'unità immobiliare che ha subito il danno e quello della canna fumaria: se le due figure coincidono, infatti, non v'è luogo a danno, ma solamente ad un fenomeno che necessita di riparazioni.
Passiamo ad esaminare l'altra opzione.
Esiste una norma nel codice civile, l'art. 2051 c.c., che disciplina le ipotesi di danni da cose in custodia; essa specifica che il custode di un bene è responsabile del danno proveniente dallo stesso, salva l'ipotesi di caso fortuito.
L'estrema genericità della norma ha fatto sì che per lungo tempo si sia instaurato un dibattito sulla sua corretta applicazione; ad oggi lo stato dell'arte è quello descritto a seguire.
Il custode è quella persona (fisica o giuridica e estensivamente ogni organizzazione di persone, ivi compreso un condominio negli edifici), il quale abbia un potere (di fatto e di diritto) di vigilanza e custodia sul bene.
Il proprietario di un immobile ne è custode, anche il conduttore è tale per le parti sulle quali esercita un immediato potere di controllo. Nel caso della locazione, l'esistenza di tale rapporto non esclude la responsabilità del proprietario – che è sempre tenuto a garantire la funzionalità del bene (art. 1575 c.c.) – ma semplicemente la fa concorrere con quella dell'inquilino.Allo stesso modo devono essere considerati custodi l'usufruttuario e il nudo proprietario, nei rispettivi limiti di responsabilità. Custodi sono anche i detentori, quali comodatari e i possessori di fatto, anche quelli senza titolo.
La responsabilità che grava in capo al custode, dice la Cassazione (cfr. tra le tante, Cass. 20 maggio 2009 n. 11695) ha natura obiettiva. Insomma si è responsabili in quanto custodi.
Unica chance di andare esenti da responsabilità è il caso fortuito, ossia un evento imprevedibile e quindi sottratto alla sfera d'intervento del custode. Nel novero delle ipotesi di caso fortuito rientra anche il fatto del danneggiato (es. scivolo su di una superficie pur essendomi reso perfettamente conto della pericolosità di quella cosa).
La cosa che provoca il danno non dev'essere pericolosa in sé, ma allo stesso tempo non dev'essere semplice strumento di propagazione del fatto dannoso.
Spieghiamoci meglio: un pavimento, in sé, non è pericoloso, ma se è reso scivoloso dalle operazioni di pulizia non segnalate, può diventarlo e essere causa attiva di danno. Se c'è una perdita d'acqua al quinto piano che, passando per il balcone del quarto reca un danno all'appartamento al terzo piano, il responsabile sarà il proprietario dell'unità immobiliare al piano più alto e non quello del piano intermedio, salvo il caso di manifesto e volontario disinteresse di quest'ultimo.
In termini di onere probatorio (ossia di prove da fornire per ottenere la condanna del custode) il danneggiato deve:
a) identificare il danneggiato;
b) dimostrare il nesso di causalità tra danno e cosa da cui proviene;
c) dimostrare la consistenza economica del danno (così detta quantificazione).
Al convenuto resterà la possibilità di provare che tutto è avvenuto per un caso fortuito.
In questo contesto di carattere generale, è facile comprendere che chi ritiene di aver subito un danno da infiltrazioni provenienti da una canna fumaria dovrà:
a) identificare con certezza il proprietario di quel bene (es. se condominiale il responsabile sarà il condominio);
b) essere in grado di dimostrare che il danno proviene dalla canna fumaria;
c) quantificare il pregiudizio sofferto (e comunque domandare l'eliminazione del danno stesso).
È bene specificare che iniziare un'azione contro chi non ha titolo per essere considerato custode del bene (nei termini succitati), vuol dire, sostanzialmente, fare un buco nell'acqua.
Prima d'intraprendere qualunque azione (anche la semplice messa in mora che non necessita dell'assistenza legale) è bene comprendere contro chi agire, eventualmente facendosi aiutare da un tecnico per comprendere al meglio lo stato dei fatti e dei luoghi.
|
||
Notizie che trattano Canna fumaria: infiltrazioni e danni che potrebbero interessarti
|
L'istallazione di una canna fumaria è un abuso edilizio oppure no?Leggi e Normative Tecniche - Secondo il parere del giudice amministrativo l'installazione di una canna fumaria può essere ricompresa nell'ambito dell'attività di edilizia libera oppure no? |
Manutenzione canne fumarie in eternitImpianti di riscaldamento - Il problema dello smaltimento dell'amianto rappresenta un onere economico notevole per chiunque voglia ottemperare alle vigenti disposizioni di legge in materia. |
Quando e come richiedere il Bonus camino 2021Detrazioni e agevolazioni fiscali - Per quali lavori edilizi può essere richiesto il Bonus camino 2021 optando tra le due alternative dello sconto in fattura o della cessione del credito di imposta |
Caminetti a gasImpianti di riscaldamento - Il caminetto a gas, oltre a riscaldare, arreda l'ambiente in cui è inserito e in più richiede manutenzione quasi nulla con costi di gestione super economici. |
Manutenzione dei camini e canne fumarieImpianti di riscaldamento - Come effettuare una corretta manutenzione dei camini e delle relative canne fumarie. |
Manutenzione della canna fumaria condominiale per cattivo funzionamentoManutenzione condominiale - La manutenzione della canna fumaria condominiale, il ruolo dell'assemblea e quello del singolo condomino che ha notizia certa di un cattivo funzionamento |
Come migliorare il tiraggio della canna fumariaImpianti di riscaldamento - Ecco alcune regole per la progettazione della canna fumaria e per la sua corretta manutenzione per consentirne l'adeguato tiraggio dei fumi della combustione. |
Come si suddividono i costi di una canna fumaria tra i condòmini?Affittare casa - La canna fumaria per lo scarico dei prodotti della combustione può essere un manufatto in proprietà condominiale. In questo caso, come si ripartiscono le spese? |
Camini, canne fumarie e tiraggioImpianti di riscaldamento - Quali sono e che ruolo hanno, esteticamente e funzionalmente, i componenti e le parti fondamentali di un camino, elemento costruito tipico delle case tradizionali. |
Facendo un buco esplorativo in una parete interna non portante, ho fatto questa foto, il mattone è vuoto e circa 20 di larghezza e 40 di lunghezza ma non capisco come possa... |
Salve, ho la canna fumaria del camino dei miei suoceri che passa nella cameretta di mio figlio (rivestita con mattoni e cartongesso).Circa un mesetto fa hanno avuto problemi di... |
Buongiorno, espongo una questione particolare nella quale mi sono imbattuto.Ho un condominio di tre piani (con il lastrico solare di proprietà esclusiva di un altro... |
Vivendo in un condominio anni 60 ho un piccolo angolo cottura nella sala da pranzo diviso da una parte con un pilastro e dall'altra con una canna fumaria.Per un eventuale... |
Buonasera, il condominio dove abito, è in procinto di fare il cappotto con il bonus 110%.L'amministratore in assemblea ci ha detto che le planimetrie degli appartamenti... |