Individuazione, dimostrazione e quantificazione del danno da infiltrazioni

Il fatto che siano presenti delle infiltrazioni d'acqua non vuol dire che chi le subisce abbia automaticamente diritto al risarcimento. Ecco le cose da sapere.
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Infiltrazioni d'acqua, la provenienza


L'infiltrazione, lo dice la parola stessa, è un fenomeno che vede il passaggio soprattutto di liquidi attraverso un corpo. L'infiltrazione d'acqua è per antonomasia, guardando agli immobili, una delle cause di danno più ricorrente.

L'infiltrazione d'acqua può manifestarsi sul soffitto, tipica ipotesi di infiltrazione discendente, ma non solo.

Infiltrazioni d'acqua
Non è raro che l'infiltrazione si manifesti anche sul pavimento dei piani interrati, quelli immediatamente adiacenti alle fondazioni, ovvero sui muri di questi: si tratta della cosìddetta risalita d'acqua che causa per l'appunto l'infiltrazione.

La manifestazione del fenomeno infiltrativo, poi, può avvenire in un punto apparentemente non vicino a cause di danno: si pensi alla macchia d'acqua che si manifesta nel salotto di un'abitazione sovrastata da altra abitazione che in corrispondenza del fenomeno presenta lo stesso vano senza passaggio di tubature. In casi del genere o simili, sovente la causa del danno va rintracciata in una fonte più lontana (magari un balcone o la facciata dell'edificio).

Si sarà capito, quindi, che parlare d'infiltrazione d'acqua senza comprendere quale sia la causa è un po' come guardare il dito che indica la luna. Certo, il danno va eliminato, lo stato dei luoghi va ripristinato, ma senza individuazione della provenienza del danno medesimo, le armi sono spuntate e nel caso di azioni giudiziarie il rischio di un buco nell'acqua è praticamente certo.


Infiltrazioni d'acqua, l'eliminazione della causa


Eliminare la causa dell'infiltrazione d'acqua vuol dire individuare con chiarezza la provenienza del danno. Come si può essere svolto tale accertamento?

Partiamo dal dato certo: non si tratta di attività riservata, cioè di compito che può essere svolto solamente da una determinata categoria di persone (come le operazione chirurgiche sono riservate ai medici).

Chiunque può dire da dove provenga un'infiltrazione d'acqua. Sebbene chiunque possa ipotizzare la causa dell'infiltrazione, naturalmente ciò non vuol dire che tutti abbiano la competenza per farlo. Alle volte l'origine del fenomeno può essere così chiara da non necessitare di particolari indagini e competenze: un lastrico solare non impermeabilizzato causa lavori (o altro motivo) sarà pressoché certamente la causa dell'infiltrazione d'acqua nell'abitazione da esso immediatamente coperta.

Non sempre, tuttavia, è così: alle volte capire da dove provenga l'acqua è cosa difficile, perfino quasi impossibile.

In tali ipotesi, è del tutto evidente che sia consigliabile rivolgersi a persone esperte, i cosìddetti tecnici; questi, in ragione della loro esperienza nel settore e spesso con l'aiuto di particolari attrezzature (es. termografi) possono essere in grado di individuare la causa dell'infiltrazione. È una possibilità, non una certezza: anche la presenza del tecnico non fa venire meno un certo margine d'incertezza tipico dello specifico caso analizzato, cioè intrinseco al fenomeno oggetto d'indagine.

Infiltrazioni e danni
Una cosa, però, è sicura: individuata la causa del danno, se ne può chiedere (se si tratta di bene altrui) l'eliminazione se causa e danno sono entrambe provenienti dallo stesso bene, ovvero da beni in custodia della medesima persona.

L'individuazione della causa del danno può avvenire in accordo tra le parti, oppure in sede giudiziaria, come vedremo in seguito.


Infiltrazioni d'acqua, l'eliminazione del danno


È del tutto evidente che il danno derivante dall'infiltrazione si sostanzia nell'alterazione dell'originario stato dei luoghi.

Il danno derivante dal fenomeno infiltrativo può essere:

- evidente;

- non visibile.

Nella prima ipotesi, classico è l'esempio della macchia, se non addirittura dello stillicidio, che si manifesta in un determinato punto di un'abitazione.

Per danno non visibile intendiamo la conseguenza che il passaggio di acqua o di altro liquido può causare al corpo infiltrato: si pensi ai ferri presenti nel solaio, che intaccati dall'acqua possono ossidarsi e quindi essere danneggiati. Quale conseguenza immediata e diretta dell'infiltrazione, questi fenomeni devono essere considerati come danno emergente e quindi eliminati a spese (o a cura e spese) del danneggiante.

I ragionamenti fin qui svolti rendono chiaramente comprensibile il fatto che eliminare il danno senza eliminare la causa è sostanzialmente inutile, un po' come usare un ombrello di carta. L'effetto dell'infiltrazione non si noterà per un po', ma acqua continuerà a passare e a ricreare e continuare (si pensi ai ferri del solaio) a causare danno.

Il risarcimento del danno può avvenire in accordo tra le parti, ad esempio in via transattiva, oppure in sede giudiziaria.


Infiltrazioni d'acqua, le controversie giudiziarie


Tutto quanto fin qui detto può svolgersi in due sedi, cioè quella stragiudiziale, o quella giudiziale.

Nella prima ipotesi, spontaneamente ovvero in seguito a un invito a partecipare a una procedura di negoziazione assistita (procedimento obbligatorio se s'intende far causa), le parti fuori dalle aule giudiziarie cooperano per individuare la causa del danno e conseguentemente eliminarlo.

L'accordo tra le parti può fare sì che le metodologie di ricerca e intervento possano essere le più varie: quella migliore sarà quella prescelta dagli interessati.

Laddove non si riesca a risolvere bonariamente la querelle, è evidente che l'unico modo per individuare la causa e eliminare il danno sia quello dell'azione giudiziaria.

Tribunale o Giudice di Pace, a seconda del valore della controversia, sono gli uffici giudiziari deputati alla decisione sulla lite.

Può accadere che nemmeno dopo una causa sia possibile addivenire con assoluta certezza (l'assolutezza è qui da intendersi in senso processuale, cioè derivante dall'attività istruttoria svolta) all'origine danno. Può accadere, in buona sostanza, che tra più possibili provenienze non si comprenda quale sia quella effettiva. In tal caso, come dice la legge (art. 2055 c.c.) tutti gli interessati, cioè i titolari dei beni dai quali proviene il danno) possono essere condannati al risarcimento in solido tra loro.

Ricordiamo che sta alla parte danneggiata scegliere il tipo di risarcimento, cioè se avere una somma di denaro corrispondente all'entità del danno da riparare, oppure far riparare il danno direttamente al danneggiante.

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Infiltrazioni d'acqua e dimostrazione del danno
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  • Rosa
    Rosa
    Martedì 12 Luglio 2022, alle ore 01:29
    Abito in condominio e poco dopo il mio arrivo la vicina sottostante espone il problema di una infiltrazione dal mio piatto doccia al suo sgabuzzino.
    Immediatamente mi adopero per cercare il problema e sanare anche la sua macchia,trovato il problema di un piccolo foro infiltrante tra la mattonella e il piatto doccia provvedo a sanare ambo le parti naturalmente a mie spese come è giusto sia, peccato però che l'operaio mandato, alla signora non era gradito e dopo avergli fatto fare il lavoro inizia a insultarlo accusandolo di aver peggiorato la situazione cosa peraltro non vera.
    Le propongo di vedere insieme ed eventualmente di rifare il lavoro ma da parte sua ci fu un rifiuto.
    Ora, a distanza di un anno e mezzo ricevo una fattura di risarcimento dover pagare alla signora la tinteggiatura che è stata fatta da terzi senza minimamente accordare e comunicare con la sottoscritta.
    Chiedo è legale?
    In che modo posso comportarmi?
    rispondi al commento
    • Rosa
      Rosa Rosa
      Mercoledì 13 Luglio 2022, alle ore 21:13
      Avvocato io la ringrazio per i paragrafi interessati, ci tengo a precisare che nel mio caso specifico io ai tempi intervenii con personale specializzato e a spese mie senza nessun problema.Il problema sussiste però nel momento in cui la signora sottostante agisce in modo personale ritinteggiando e senza comunicarmi nulla per iscritto allegando magari doc fotografica ma pretendendo il pagamento di una operazione con me mai accordata.
      È questo il vero quesito, io sono obbligata a pagare una cosa di cui non ero al corrente, che peraltro dopo oltre un anno ritenevo risolta?
      rispondi al commento
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