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Protagonisti della sentenza della Cassazione sono gli immobili inagibili o inabitabili: questi immobili danno diritto a uno sconto IMU del 50% anche se non è stata presentata la Dichiarazione IMU.La ragione che giustifica questo sconto risiede nel fatto che lo status di queste abitazioni impedisce ai proprietari di usufruirne.
Fabbricato inagibile che dà diritto alla riduzione 50% IMU - Getty Images
I riferimenti normativi sono:
La Cassazione ha ribadito che il Comune non può chiedere al contribuente il versamento di una tassa non dovuta, o comunque non in misura piena, se sussistono le condizioni che danno diritto a una riduzione della stessa.
Ottenere un risparmio del 50% sull'IMU è semplice, è sufficiente che il proprietario dell'immobile presenti una autocertificazione in cui dichiara lo stato di inagibilità dell'immobile.
La Cassazione ribadisce il principio di collaborazione e buona fede contribuente/ente impositore in base al quale se il Comune è a conoscenza dello stato di inagibilità, non sussiste motivo per non concedere la riduzione dell'IMU e questa va applicata anche se il proprietario non ha presentato la Dichiarazione IMU.
Il regolamento IMU stabilisce che il contribuente deve comunicare al Comune attraverso questa dichiarazione ogni variazione inerente lo stato (agibilità/abitabilità), la rendita catastale o la destinazione d'uso dell'immobile.
Va presentata entro il 30 giugno dell'anno successivo rispetto a quello in cui si è verificata la variazione dell'immobile.
Fac-simile autocertificazione inagibilità ai fini IMU
Sopra, il fac-simile dell'autocertificazione, scaricabile dal sito del comuune di appartenenza, da presentare all'Ufficio Tributi del Comune in cui è ubicato l'immobile (è opportuno contattare il Comune per informarsi sulle modalità di presentazione).
Un immobile è considerato inagibile quando si trova in uno stato di degrado tale da non poter essere sanato da opere di manutenzione ordinaria o straordinaria, mentre è considerato inabitabile un immobile che, seppur non versa in condizioni di degrado strutturale, non ha ottenuto il certificato di abitabilità.
Esempio di immobile inagibile con diritto allo sconto del 50% sull'IMU - Getty Images
Esempi di immobili inagibili:
Il certificato di abitabilità è un documento che attesta il rispetto delle normative igienico-sanitarie, di sicurezza e di risparmio energetico.
Facciamo attenzione a questa casistica: l'immobile non è agibile perché sono in corso interventi di ristrutturazione.
Vediamo come si configura in questo caso il versamento dell'IMU.
La riduzione del 50% dell'IMU è riconosciuta però a queste condizioni:
L'Ordinanza numero 19665 dell'11 luglio 2023 della Corte di Cassazione ha stabilito che spetta la riduzione del 50% dell'IMU anche se il contribuente non ha presentato una richiesta formale al Comune a tal proposito.
Secondo la Cassazione, infatti, quando lo stato dell'immobile è noto al Comune, si esonera il contribuente dall'obbligo di dimostrare fatti già noti documentalmente al Comune.
E nel caso di una ristrutturazione che impedisce al proprietario di usufruire dell'immobile, è implicito che il Comune sia in possesso della relativa documentazione, perché vige l'obbligo di presentare la SCIA piuttosto che essere in possesso del Permesso di Costruire a seconda del tipo di intervento.
La Cassazione con la decisione n. 5804 del 24 febbraio 2023 ha fatto chiarezza stabilendo che la riduzione del 50% dell'IMU non spetta agli immobili soggetti ad interventi di pura manutenzione, anche se straordinaria.
Quindi, nessuno sconto IMU in caso di:
I destinatari della riduzione del 50% dell'IMU sono solo gli immobili che versano in condizioni di avanzato degrado o che presentano disfunzioni strutturali.
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