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Tra le tante misure previste dal cosiddetto Decreto salva Italia c'è anche l'IMU, Imposta Municipale Unica, un nuovo tributo che includerà l'imposta comunale sugli immobili, la tassa sulla spazzatura ed i servizi comunali: la sua introduzione, prevista nel 2013, è stata anticipata al 1° gennaio 2012.
Si stima che questa nuova tassa fornirà un gettito complessivo di 22 miliardi, il doppio rispetto alla vecchia ICI.
La differenza principale tra la vecchia ICI e l'IMU è data sostanzialmente dalla base di calcolo fornita dalle rendite catastali che verranno rivalutate del 60%:
basta pensare, per comprendere l'entità di questa variazione, che il precedente aggiornamento sulle rendite risale al 1997 e fu di un modesto 5%.
In pratica, per calcolare il valore su cui dovremo applicare l'aliquota, il coefficiente moltiplicatore sarà 160 in caso di abitazioni e loro pertinenze, gruppo catastale A e categorie catastali C/2, C/6 e C/7 ovvero magazzini, autorimesse e posti auto.
Tale coefficiente aumenterà ad80 per gli uffici, categoria A/10, e per i fabbricati classificati nella categoria catastale D/5 ovvero Istituto di credito, cambi ed assicurazioni;
per i negozi, categoria C/1, ed i terreni agricoli esso sarà rispettivamente di 55 e 130.
Nell'ottica di voler differenziare il trattamento fiscale nei confronti di chi possiede solo la casa in cui abita rispetto a chi, invece, possiede più immobili oltre all'abitazione in cui risiede, sono state stabilite 2 aliquote:
per le prime case e pertinenze (magazzino, garage, terrazzo, giardino, ecc.) essa sarà del 4 per mille. Per le seconde case l'aliquota di base sale al 7,6 per mille.
Ci sarà poi l'intervento dei Comuni che avranno facoltà di aumentare o diminuire tali aliquote fino allo 0,2 per cento ma dovranno rendere allo Stato la metà del ricavo totale che si otterrebbe applicando l'aliquota dello 0,76% a tutti gli immobili con l'eccezione delle abitazioni principali e delle case rurali.
Secondo degli studi effettuati in questi giorni da diversi Istituti di ricerca, per un'abitazione media di categoria catastale A2, sulla quale come prima casa finora non si pagava nulla, l'IMU avrà un'incidenza da 600 a 1000 euro, variabile a seconda della città e considerando la sola detrazione di 200 euro.
È prevista una detrazione di 200 euro per l'unità immobiliare adibita a prima casa, già presente nella prima bozza del Decreto:
sarà inoltre possibile applicare un'ulteriore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore ai 26 anni, purché abbia la residenza anagrafica e che sia dimorante abitualmente nella suddetta unità immobiliare.
L'importo complessivo della detrazione non potrà comunque superare i 400 euro e potrà essere applicato solo per gli anni 2012 e 2013.Esiste poi l'esenzione per valori catastali al di sotto di 75 mila euro.
Quali scadenze?Come già accennato, l'applicazione dell'IMU è stata anticipata all'anno prossimo con un acconto a giugno 2012 e un saldo a dicembre 2012, come avverrà poi per le annualità successive;
il versamento avverrà tramite il modello F24 con dei nuovi codici tributo ancora da stabilire.
Immaginiamo una famiglia composta da una coppia con 2 figli a carico che abita in un appartamento accatastato come A/4 a Napoli.
L'IMU si calcola applicando l'aliquota del 4 per mille alla rendita catastale dell'unità immobiliare rivalutata del 5% e moltiplicata per 160; la detrazione complessiva sarà di 300 euro ovvero 200 euro per la prima casa più 50 euro a figlio.
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