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La problematica dell'impianto di riscaldamento è una di quelle con le quali bisogna necessariamente confrontarsi in caso di ristrutturazione di un edificio o realizzazione di un nuovo edificio. Al giorno d'oggi, sempre più spesso non si parla di impianto per il solo riscaldamento ma, generalmente, di impianti che sono in grado di soddisfare le esigenze di riscaldamento invernale ma anche di condizionamento estivo e, se è necessario, di semplice ventilazione, nelle stagioni intermedie a quelle più fredde o a quelle più calde.
Tali impianti devono, spesso, far fronte anche alle più disparate esigenze di design in termini di impatto estetico, ma anche avere le caratteristiche prestazionali minime necessarie imposte dalle leggi vigenti in materia, offrendo le possibilità di sfruttamento delle fonti alternative di energia, da quella solare termica a quella solare fotovoltaica ed a quella geotermica, tra le più comuni.
Una prima classificazione degli impianti di riscaldamento, che possono essere utilizzati anche per il rinfrescamento estivo, è quella che li vede suddivisi in base al principio fisico sfruttato per la diffusione dell'energia termica in casa. Il calore o l'energia termica, in generale, possono essere trasmessi per convezione, per ventilazione e per irraggiamento.
Quello della convezione è il meccanismo di trasmissione del calore sfruttato dai radiatori, da quelli vecchi in ghisa a quelli moderni in alluminio: l'aria a contatto con la superficie dei radiatori viene riscaldata ed in tal modo si sposta verso l'alto creando appunto dei circoli convettivi con i quali si diffonde il calore in ambiente.
Tra i principali vantaggi degli impianti basati su tale meccanismo fisico ci sono l'inerzia termica allo spegnimento ed una discreta silenziosità mentre tra i principali svantaggi c'è la messa in movimento del pulviscolo negli ambienti ed in alcuni casi la loro bruciatura sulle superfici dei radiatori. In entrambi i casi tali inconvenienti possono provocare fastidi alla respirazione.
La ventilazione è sfruttata per la diffusione del calore in ambiente mediante fancoil o ventilconvettori e mediante climatizzatori o pompe di calore, in entrambi i casi il rapido raggiungimento in ambiente della temperatura desiderata è uno dei principali vantaggi.
La rumorosità della ventilazione in alcuni casi può essere un elemento di disturbo del comfort. Se l'inerzia termica dell'edificio non è adeguata, allo spegnimento del sistema di riscaldamento è immediata la percezione della variazione di temperatura.
L'irraggiamento è il meccanismo di diffusione del calore in ambiente a mezzo di radiazioni elettromagnetiche della superficie riscaldata. Quest'ultima può essere il pavimento, una parete o il soffitto.
I vantaggi di tali tipi di impianti sono l'impatto estetico nullo, la rumorosità nulla e la possibilità di lavorare con temperature basse (dell'ordine della trentina di gradi) che inducono bassi consumi. La notevole superficie radiante ha una notevole inerzia sia all'accensione che allo spegnimento, sono quindi impianti efficaci dove i tempi di accensione permessi sono di almeno 8/10 ore effettive.
Scelta la tipologia di impianto, il passo successivo è la scelta del generatore, strettamente correlata ad un'altra selezione, quella dell'energia che si vuole sfruttare o che si ha la possibilità di sfruttare. Avendo la possibilità di realizzare un impianto fotovoltaico è naturale la scelta dell'energia elettrica come fonte di alimentazione del generatore termico, che in tal caso sarà una pompa di calore.
Quest'ultima può essere integrata con un sistema di una o più resistenze, per far fronte ad eventuali periodi particolarmente freddi come quelli che si stanno verificando di questi tempi.
In alternativa, avendo la possibilità di utilizzare dei pannelli solari termici si possono considerare le integrazioni di tali pannelli con le caldaie a condensazione.
Pompe di calore e caldaie a condensazione rappresentano delle valide soluzioni anche nel caso in cui non vengono sfruttate le forme alternative di energia. Entrambe le macchine termiche hanno, infatti, dei rendimenti particolarmente elevati se confrontati con quelli delle caldaie standard o dei normali climatizzatori.
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