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I sistemi SELV (Safety Extra Low Voltage) sono circuiti elettrici che lavorano con una tensione molto bassa, in genere 24V in corrente continua.
Questo riduce in modo importante il rischio di prendere una scossa quando si usano pulsanti o dispositivi di comando.
In origine erano diffusi soprattutto negli ambienti industriali, dove la sicurezza è sempre stata fondamentale.
Cosa sono i sistemi SELV 24V e come funzionano - BTicino
Con il tempo hanno trovato spazio anche nelle abitazioni e negli uffici.
Il principio è semplice: la parte dei comandi non lavora con i 230V della rete, ma con una tensione ridotta.
Questo rende più sicuro l'impianto e permette di aggiungere o spostare pulsanti e sensori senza interventi complessi.
Si può lavorare sulla parte di comando senza toccare la linea principale a 230V, riducendo tempi e difficoltà.
L'uso dei 24V nei punti di comando consente di installare pulsanti, interruttori o sensori anche in zone dove l'umidità può essere presente, come bagni, cucine, terrazze coperte o lavanderie.
La tensione ridotta riduce i rischi e rende l'interazione con gli elementi di comando più sicura.
Scegliere questo tipo di sistema per il comando luci è vantaggioso - Getty Images
Dal punto di vista pratico, il cablaggio è meno invasivo. Si possono aggiungere o spostare i comandi luci senza rifare tracce nei muri.
Questo è utile durante ristrutturazioni leggere, dove si preferisce evitare lavori strutturali. L'impianto può crescere nel tempo seguendo le esigenze della casa.
Un impianto SELV è formato da due parti separate:
Struttura impianto SELV - BTicino
La sezione di comando gestisce pulsanti, sensori e dispositivi di controllo. La sezione di potenza alimenta lampade, motori di tapparelle o altri carichi.
La separazione tra le due parti permette di lavorare sulla parte dei comandi senza interferire con l'alimentazione generale.
Il componente centrale è l'alimentatore, che converte la tensione di rete in 24V continui.
Da qui parte il cablaggio verso i pulsanti e gli attuatori. Gli attuatori ricevono il comando e azionano i carichi principali.
Questo schema è semplice da comprendere e facilita eventuali modifiche.
I sistemi SELV devono rispettare la Norma CEI 64-8, che indica le modalità di installazione degli impianti a bassa tensione.
La norma prevede la separazione galvanica tra i circuiti a bassa tensione e quelli a 230V. Inoltre richiede l'uso di cavi con isolamento adeguato e la posa in canaline distinte.
Al termine dei lavori, l'installatore deve rilasciare la dichiarazione di conformità prevista dal DM 37/2008.
Questo documento attesta che l'impianto è stato progettato e realizzato secondo le regole.
La conformità garantisce la sicurezza nel tempo e facilita eventuali manutenzioni.
L'adozione dei 24V nei comandi porta diversi vantaggi. Il primo è la sicurezza. La tensione ridotta permette di intervenire sul sistema senza rischi significativi.
Un altro aspetto è la flessibilità. La rete di comando a 24V richiede meno cavi rispetto ai sistemi tradizionali.
È possibile collegare più pulsanti su una stessa linea, riducendo la complessità dell'impianto.
Dal punto di vista economico, i costi sono in genere sostenibili. Aziende come bticino e LSP Global propongono alimentatori, attuatori e pulsanti adatti a questi impianti.
La scelta è ampia e permette di integrare i dispositivi senza modificare le serie civili già presenti.
Un impianto SELV può essere usato per controllare luci e tapparelle in modo centralizzato.
Ad esempio, un pulsante può comandare l'illuminazione di più stanze o l'apertura di più tapparelle. Questo risulta comodo nella vita quotidiana.
Questo tipo di sistema permette anche di controllare tutto in modo centralizzato - Getty Images
Si possono integrare anche sensori di movimento o sensori crepuscolari.
Le luci si accendono quando è necessario, riducendo i consumi. In ambienti dove l'umidità è presente, la bassa tensione rappresenta un livello di sicurezza in più.
Questo vale soprattutto in bagni o lavanderie.
Negli spazi esterni coperti, come verande o terrazze, la presenza di comandi a 24V consente di installare punti di controllo senza complicazioni.
Il costo di un impianto SELV varia in base alle dimensioni dell'ambiente e al numero di comandi.
Un alimentatore certificato ha un prezzo compreso tra 40 e 80 euro. Gli attuatori hanno costi più variabili, di solito tra 50 e 120 euro. I pulsanti partono da circa 10 euro.
La manutenzione è contenuta. È sufficiente controllare periodicamente l'integrità delle connessioni e verificare che gli attuatori funzionino correttamente.
I componenti hanno una buona durata nel tempo, soprattutto se di marchi affidabili.
Quando si ristruttura una casa abitata, è spesso difficile eseguire opere murarie estese.
L'impiego dei 24V nella parte di comando consente di aggiungere punti di controllo senza rifare l'impianto principale.
Si possono introdurre nuove funzioni senza interrompere la normale fruizione degli spazi.
Impianto domestico con sistemi SELV a 24V per automazione e sicurezza - LSP Global
In abitazioni più recenti, la presenza di un impianto SELV facilita il passaggio a funzioni di automazione o di controllo centralizzato.
Il sistema può evolversi nel tempo, seguendo le esigenze della casa.
Insomma, i sistemi SELV a 24V rappresentano un modo semplice e sicuro per gestire la parte di comando dell'impianto domestico.
Consentono di intervenire senza rischi, di ampliare l'impianto in modo graduale e di adattarlo a contesti diversi.
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