Le norme per gli impianti elettrici tengono conto anche dei livelli di comfort per gli utenti, tuttavia spesso sono violate le più semplici regole per la sicurezza.
Le tecnologie avanzano e le norme, oltre ad assicurare la sicurezza per gli utilizzatori, indicano come utilizzarle per garantire i necessari livelli di comfort negli edifici con nuovi impianti elettrici o per quelli soggetti a sostanziali modifiche.
In tal senso il principale riferimento normativo per gli impianti elettrici civili è la norma CEI 64-8 con la relativa variante V3, tuttavia, può accadere che anche negli impianti di nuova realizzazione siano violate alcune tra le più semplici regole per garantire la sicurezza degli utilizzatori.
Corrente di corto circuito, allocazione contatore, dispositivi elettrici e prese
Una delle informazioni basilari che deve essere fornita dal'ente erogatore, per la realizzazione di un impianto elettrico, è il valore della presunta corrente di corto circuito nel punto di consegna.
Sia nel caso di un impianto realizzato secondo il progetto redatto da un professionista, sia nel caso di un impianto realizzato con dimensionamento a cura dell'installatore, l'informazione della corrente di corto cortocircuito nel punto di consegna è tra quelle necessarie per la scelta del dispositivo magnetotermico a monte dell'impianto, immediatamente a valle del contatore.
Purtroppo, spesso a valle dello stesso contatore non viene installato alcun dispositivo.
Le attuali norme, in funzione delle caratteristiche del punto di consegna, impongono un potere minimo di interruzione per le alimentazioni monofase di 6kA. Di 6 mm quadrati deve essere invece la sezione minima di collegamento tra il punto di consegna ed il centralino, la sezione utilizzata spesso nella pratica è di 4 mm quadrati.
Anche le collocazioni del contatore, o misuratore di energia elettrica, del cosiddetto centralino o degli altri dispositivi o componenti elettrici, purtroppo, spesso vengono fatte in maniera arbitraria tenendo conto solo di considerazioni estetiche e non di problemi che possono derivare dalla dissipazione dell'energia termica prodotta o da interventi in caso di pericolo.
In relazione all'allocazione dei contatori il principale riferimento normativo è la UNI CEI EN 16001, con relative e successive modifiche ed integrazioni, secondo la quale gli alloggi dei contatori devono essere posti all'esterno degli edifici, nei muri perimetrali o nelle pareti, le dimensioni di riferimento per un contatore standard sono circa 45 cm di larghezza, 45 cm di altezza e 30 cm di profondità, tali misure possono essere definite in maniera precisa in fase di esecuzione dei lavori con riferimento a degli sportellini di chiusura disponibili in commercio.
In ogni caso sono da evitare allocazioni come quella della foto in alto a sinistra, nella quale un contatore è posto all'interno di un armadio attaccapanni all'ingresso di un appartamento.
Anche i dispositivi automatici, come per il contatore descritto, non possono essere collocati in dei mobili chiusi da ante o dietro i cassetti.
Analogamente la collocazione delle prese elettriche e degli interruttori, sia nella quantità, nella modalità di collegamento ed in quella di posa in opera devono rispettare dei principi elementari per la sicurezza, spesso violati.
Non è possibile prevedere la realizzazione di prese elettriche a pavimento nè in posizioni molto prossime allo stesso, come quelle nelle due foto a lato.
La prima è stata prevista per l'alimentazione di una lampada a piantana, mentre il gruppo di prese oltre ad essere troppo vicino al pavimento risulta anche scomodo da utilizzare, trovandosi al di sotto di un ripiano anch'esso prossimo al pavimento.
Per i collegamenti di più gruppi di prese la variante V3 fornisce precise indicazioni circa il numero massimo possibile, da collegare in parallelo tra loro, e le distanze necessarie che devono avere.
Concludiamo osservando che per le prese elettriche a servizio della zona cottura, destinate all'alimentazione degli elettrodomestici della cucina, è buona norma prevedere degli interruttori 0/1 posti a comando delle stesse prese.
In alcuni casi, come nella foto a lato, non sono stati previsti tali interruttori e pensando, erroneamente, di aumentare il comfort degli utilizzatori sono stati posate in opera il numero massimo possibile di prese.