In una centrale termica sono presenti gas, elettricità ed impianti con acqua in pressione, tutti elementi potenzialmente in gradi di causare incidenti pericolosi.
In una centrale termica sono presenti gas, elettricita' ed impianti con acqua in pressione, tutti elementi che rendono particolarmente elevato il rischio di incidenti pericolosi; per tale motivo gli impianti elettrici a servizio delle centrali termiche devono rispettare precisi requisiti di progettazione e di realizzazione al fine di minimizzare la probabilita' che lo stesso impianto elettrico possa innescare un' esplosione in centrale dovuta alla perdita di gas combustibile.
Per centrale termica si intende un locale o più locali, comunicanti tra loro, caratterizzati dalla presenza di uno o più generatori termici con potenza termica singola o complessiva superiore a 35 kW; le potenzialità si sommano anche se i generatori lavorano su circuiti separati ma si trovano in locali non compartimentati, ossia sussiste la possibilità che un'eventuale condizione di pericolo, come l'accumulo di sostanze infiammabili e/o esplosive ed incombuste, non resti confinata in una determinata volumetria; il riferimento fondamentale in tali termini è dato dal D.M. 12.04.96.
È bene sottolineare che specifiche e diverse norme tecniche si applicano a generatori alimentati a gas GPL o alimentati a gas naturale, ed in particolare la norma UNI EN 413 definisce il metano come una miscela di gas caratterizzata dalla costituzione di metano per almeno l'80%; il GPL è definito invece come una miscela di gas infiammabili ottenuti dalla distillazione del petrolio, ed è immagazzinato e trasportato allo stato liquido.
Elettricità e centrali termiche
I principali riferimenti legislativi per la realizzazione degli impianti elettrici nelle centrali termiche sono: D.Lgs. 233/96, D.P.R. 126/98, D.P.R 661/96, norme CEI 31-35 relative alle centrali termiche a gas naturale con le relative integrazioni e modifiche.
Una prima discriminazione tra le varie tipologie di centrali è quella che distingue tra centrali conformi al D.P.R 661/96 e centrali non conformi a tale decreto, nel primo caso tutte le apparecchiature della centrale termica sono caratterizzate dalla marcatura CE, quest'ultima assicura che non si possano creare ambienti con rischio di scoppio ed incendio a seguito di perdite di gas da parte dei generatori temici o dei loro bruciatori.
Lo stesso D.P.R. 661/96 permette, quindi, di focalizzare l'attenzione dei progettisti sulle tubazioni di adduzione gas ai generatori termici e/o relativi bruciatori, non definendo requisiti specifici per gli impianti elettrici. Nel caso, ormai sempre più raro ma non escluso dalla realtà, dell'esistenza di centrali termiche non conformi al D.P.R. 661/96 e quindi caratterizzate da generatori termici non marcati CE, l'applicazione delle norme CEI 64-8 per la realizzazione degli impianti elettrici è subordinata alla applicazione delle norme CEI 31-35 variante V2 e fascicolo 7264.
Queste ultime indicano precisamente i requisiti a cui deve soddisfare la centrale termica circa: il gas utilizzato, la relativa pressione di esercizio; le aperture di aerazione della centrale termica in funzione della potenza termica della centrale, della sua ubicazione, della tipologia di combustibile etc.
In conclusione nei due casi su descritti non sono richiesti particolari requisiti per gli impianti elettrici a servizio delle centrali termiche; un loro elemento caratteristico è l'interruttore generale, che disabilita l'alimentazione elettrica della centrale, generalmente posto in prossimità dell'ingresso alla centrale ed attivato dal sensore di fughe gas posto in centrale.
Degno di nota è il caso particolare costituito dalle centrali termiche alimentate a gas GPL: per esse le norme di riferimento per l'impianto elettrico sono le CEI 31-30.