Impermeabilizzare isolando

Come realizzare contemporaneamente un intervento di impermeabilizzazione della copertura di un edificio,e l'isolamento termico dei locali sottostanti celermente.
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Impermeabilizzare isolando: quando conviene


Un manto impermeabile costituito da guaina bituminosaPer proteggere dalle precipitazioni atmosferiche le coperture degli edifici, sono stati usati nei secoli diversi sistemi e materiali , ognuno con caratteristiche e modalità d'intervento differenti a seconda del tipo di supporto da proteggere.

Negli anni addietro, i materiali principali adoperati per impermeabilizzare, sono stati l'asfalto minerale, il catrame ed il bitume, fino ad arrivare alla guaine bituminose di vario tipo comprese quelle fibrorinforzate.

È noto come tali rivestimenti con il trascorrere del tempo siano soggetti ad una serie di inconvenienti le cui cause sono diverse e in molti casi non facilmente identificabili.

Con l'avvento delle problematiche relative al contenimento dei consumi energetici, gli interventi di riparazione dei manti impermeabili tradizionali, costituiscono una occasione per realizzare contemporaneamente una impermeabilizzazione stabile e duratura ed un ottimo isolamento termico, capace di incidire notevolmente sulla riduzione delle spese energetiche, aumentando il confort abitativo.

In particolare mi riferisco al sistema di impermeabilizzazione, impiegando il poliuretano espanso spruzzato sulla superficie del manto impermeabile esistente.

A questo proposito è necessario però chiarire alcuni dubbi in proposito e illustrare le modalità operative più corrette da seguire prima di realizzare l'intervento.


Impermeabilizzare isolando: dubbi e soluzioni


Il primo dubbio che assale chi vuol optare per l'intervento sopracitato, è relativo alla necessità o meno di rimuovere il vecchio manto impermeabile, al fine di poter applicare il rivestimento poliuretanico, sul massetto sottostante.

Particolare della perimetrazione con tegoleLa committenza richiede inoltre garanzie circa la durata dell'intervento e sul programma di manutenzione del manto poliuretanico, in considerazione delle varie sollecitazioni e problematiche a cui terrazzi e coperture sono soggetti, come traffico pedonale, possibilità di pavimentare ed installare vasi con piante ecc.

Come si può ben notare, è necessario chiarire con semplicità gli aspetti citati, allo scopo di far comprendere come la soluzione descritta, rappresenti un ottimo sistema d'intervento.

Ebbene quando ci si trova di fronte ad una copertura che manifesta i sintomi di deterioramento, palesandoli attraverso presenza di macchie di umidità negli ambienti sottostanti, rigonfiamenti del rivestimento impermeabile, scollamento di tratti di guaina, o micro fessurazione della stessa, è necessario intervenire.

Gli interventi palliativi come il rappezzo localizzato con nuova guaina o la passata di asfalto a freddo, lasciano il tempo che trovano ed in molti casi danno solo l'illusione di aver risolto il problema.

Infatti l'olio minerale presente all'interno della guaina a causa dei cicli caldo freddo, tende a ridursi fino a scomparire completamente, rendendo il manto impermeabile fragile e quindi soggetto a micro fessurarsi.

Per cui intervenire localmente, laddove il fenomeno si è manifestato per prima, rappresenta un inutile spreco di energie fisiche ed economiche, stante la gravità del degrado superficiale.

Un intervento con poliuretano (ditta Tecnopur)Di fronte ad una situazione del genere, normalmente occorrerebbe rimuovere il vecchio manto impermeabile, sistemare il massetto sottostante, rifare il nuovo manto impermeabile, trasportare a discarica i rifiuti provenienti dal disfacimento del manto impermeabile.

Questo tipo d'intervento oltre a comportare tempi e costi rilevanti, espone l'edificio a rischi di infiltrazioni dovuti a piogge improvvise che dovessero capitare durante i lavori nelle fasi preliminari alla posa del nuovo manto impermeabile.

Inoltre una volta rivestita nuovamente la copertura con il nuovo manto impermeabile, avremmo risolto il problema dell'impermeabilizzazione senza alcun beneficio dal punto di vista termico per l'ambiente sottostante.


Impermeabilizzare isolando: i vantaggi


Alle problematiche descritte, è possibile ovviare mediante l'impiego del poliuretano, avendo cura di affrontare l'intervento nella maniera adeguata.

La possibilità di rivestire ogni anfratto con il poliuretanoNel caso descritto, non è necessario rimuovere la guaina, è buona regola però verificare che non vi sia acqua accumulata sotto le zone che appaiono rigonfiate, a tal proposito è consigliabile incidere le parti rigonfiate e verificare la presenza o meno di acqua.

Una volta verificato che il sottofondo non presenti accumuli di acqua, è possibile applicare il poliuretano a spruzzo effettuando una stratificazione spessa almeno 3 cm., utili per garantire impermeabilizzazione e una discreta prestazione termica ed acustica.

Realizzando uno spessore di 5 cm. di poliuretano, è possibile ottenere oltre ad un ottimo isolamento termico, anche un ottimo supporto per eventuali future pavimentazioni.

I vantaggi dell'applicazione descritta sono diversi, per prima cosa la riduzione dei tempi di realizzazione a titolo di esempio, va detto che un terrazzo piano di 150 mq è facilmente copribile in una giornata lavorativa, senza particolari difficoltà.

Una fase di lavorazione Inoltre la grossa resistenza meccanica del poliuretano è utile per meglio ancorare al terrazzo nella parte perimetrale di esso abachini, tegole ed altro, evitando che nelle giornate di vento molto forte, tali elementi possano essere divelti con grave rischio per l'incolumità dei passanti.

Come già accennavo il manto poliuretanico, può essere pavimentato oppure lasciato in opera al naturale, previa stesura sulla sua superficie, di una speciale vernice poliuretanica che ha una funzione protettiva contro i raggi UV.

Per quanto riguarda la manutenzione del manto poliuretanico, bisogna subito dire che essendo lo stesso molto stabile nel tempo basterà ogni 5 anni trattarlo con l'apposita vernice poliuretanica per mantenerlo inalterato negli anni.

È utile far notare che se volessimo raggiungere lo stesso grado di prestazione impermeabilizzante e termica attraverso la realizzazione di due interventi distinti, come ad esempio la stesura di un manto di polistirene in lastre con soprastante guaina impermeabile o rifacimento del massetto con materiale termico e soprastante rivestimento impermeabile, dovremmo fronteggiare tempi di esecuzione e costi molto più alti.

Infine voglio far notare che la pressione con la quale il poliuretano viene spruzzato in opera, consente alle singole particelle di raggiungere le micro fessurazioni più piccole e gli anfratti più remoti, rendendo l'azione impermeabilizzante ottimale in ogni parte della copertura trattata.

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  • Alexfilo
    Alexfilo
    Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 20:25
    Ho una terrazza di 100 mq pavimentata in cotto, in passato più volte la pavimentazione è stata tolta e riposizionata ex-novo per infiltrazioni di acqua nell'appartamento sottostante, ma sempre senza successo definitvo. E' possibile utilizzare il vostro metodo e quindi ripiastrellare l'intera superficie?
    rispondi al commento
  • Www.poliuretano.it
    Www.poliuretano.it
    Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 15:03
    Egregio Arch. Oliva, Le segnalo che le Aziende applicatrici associate a ANPE hanno adottato un regolamento specifico che prevede l'obbligo per tutte le aziende associate di aderire al "marchio collettivo di controllo qualità per le applicazioni in opera del poliuretano espanso rigido" in base alle norme europee per la marcatura CE.
    Qui può trovare l'elenco delle Aziende applicatrici associate.
    rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Www.poliuretano.it
      Martedì 23 Aprile 2013, alle ore 12:12
      Per Www.poliuretano.it: ritengo molto utile per i nostri lettori la sua segnalazione a conferma della professionalità delle Ditte che operano nel settore.
      rispondi al commento
  • Fase59
    Fase59
    Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 12:35
    Vorrei sapere se è anche calpestabile. La piastrellatura va fatta eventualmente con collanti particolari?
    rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Fase59
      Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 15:02
      Per Fabio: Uno strato di almeno 3 cm. di spessore è sicuramente calpestabile,dovendo però utilizzare il terrazzo spesso è consigliabile pavimentarlo, una pavimentazione molto pratica da usare è quella galleggiante costituita da supporti su cui ancorare le singole formelle. E' possibile pavimentare anche con i metodi tradizionali.
      rispondi al commento
  • Gcarlino
    Gcarlino
    Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 12:02
    Gentile architetto, è possibile utilizzare tale copertura per il lastricato solare di uno stabile alto 9 piani?
    Esistono macchinari che possano spruzzare il poliuretano a tale altezza?
    Il lastricato del palazzo è di 300 mq ?
    Quale sarebbe la spesa totale (7euro a mq per centimetro di spessore sembrano pochini).
    Dove posso trovare ditte specialzzate? Grazie
    rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Gcarlino
      Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 15:11
      Per Carlino Gianfranco: Non esiste alcun problema a trattare un lastrico solare posto al nono piano di un edificio, grazie ai dispositivi di pompaggio disponibili. Per quanto riguarda il prezzo indicativo, tenga presente che occorrono almeno 3 cm di spessore per un buon intervento, occorre inoltre effettuare un sopralluogo per poter stabilire il prezzo definitivo.
      rispondi al commento
  • Comple
    Comple
    Sabato 20 Aprile 2013, alle ore 14:20
    E' possibile fare un terrazzino di circa 4/5 metri quadrati al terzo piano? Con sopra il pavimento galleggiante, e quanto costa?
    Cordialmente.
    rispondi al commento
    • Arch.oliva
      Arch.oliva Comple
      Domenica 21 Aprile 2013, alle ore 17:16
      Per Antonio Ranieri: La possibilità di impermeabilizzare con il poliuretano un terrazzo così piccolo ovviamente esiste, il problema è rappresentato dai costi a causa della modesta superficie da trattare e i costi fissi dell'impianto di pompaggio. Normalmente occorrono circa 7 euro al mq per un centimetro di spessore.
      rispondi al commento
      • Mirkobazzanella
        Mirkobazzanella Arch.oliva
        Domenica 21 Aprile 2013, alle ore 21:45
        Per Arch.francesco Oliva: Posso chiedere se è un sistema in fase di sperimentazione o se si ha una certa garanzia del lavoro effettuato.
        Grazie.
        rispondi al commento
        • Arch.oliva
          Arch.oliva Mirkobazzanella
          Lunedì 22 Aprile 2013, alle ore 11:57
          Per Mirko: L'uso del poliuretano per impermeabilizzare ed isolare è già largamente sperimentato, attualmente le ditte del settore garantiscono il prodotto per 10 anni a condizione che ogni 5 anni venga applicata sulla superficie trattata una vernice poliuretanica protettiva.
          rispondi al commento
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