Illuminazione d'avanguardia

Uno dei campi maggiormente esplorati dai designer e costantemente innovati, nelle forme e nei materiali, tanto quanto nelle tecnologie, è quello dell'illuminotecnica.
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Uno dei campi maggiormente esplorati dai designer e costantemente innovati, nelle forme e nei materiali, tanto quanto nelle tecnologie, è quello dell'illuminotecnica, settore in cui la fantasia più sfrenata dei progettisti incontra l'innovazione industriale, producendo spesso elementi singolari che spiccano per la qualità del segno e della tecnologia che esprimono.

22-77° di Pentagon DesignUn chiaro esempio di quanto appena detto è il lampadario denominato 22-77°, nato dalla geniale intuizione del team di designer finlandesi Pentagon Design, che giustamente viene denominato dai suoi ideatori come elemento di illuminazione cinetico: la particolarità di questo prodotto è di modificare la sua forma a seconda della temperatura raggiunta dalle fonti luminose.

La luce è generata da LED la cui emissione di calore influisce sui comportamento dei componenti del lampadario: il 22-77° è composto da quattro elementi a croce di metallo termico bifacciale, che insieme formano un gruppo di 16 strisce che, a luce spenta, assumono una forma curva verso il basso; all'accensione della luce, man mano che i LED si riscaldano le strisce si raddrizzano fino ad irrigidirsi in posizione orizzontale.

22-77° di Pentagon DesignQuando si spegne la luce le strisce ritornano alla posizione di partenza man mano che la temperatura diminuisce.

Le strisce che compongono il lampadario contengono ciascuna 5 LED da 1 watt, per un totale di 80 fonti LED, ed hanno la particolarità tecnica di fungere da elementi di raffrescamento e da conduttori di elettricità per le luci; ogni striscia, inoltre, è dotata di sensori di calore che permettono a ciascuna di comportarsi in maniera indipendente, generando forme asimmetriche.

222 luci di ElincaL'altra frontiera riconosciuta delle nuove fonti luminose nel settore illuminotecnico sono le fibre ottiche, la cui dimensione ridottissima per elemento luminoso suggeriscono ai designer criteri progettuali di aggregazione per quantità, che diventano motivo formale nelle mani talentuose dei migliori ideatori.

Un esempio di quanto detto è il lampadario 222 Luci, realizato su progetto di Ceschia e Mentil da FuturoLuce all'interno della sua linea di design denominata Italica, che vuole mostrare la forza generatrice della luce, intesa come elemento della fisica nella sua forma più chiara di onda di energia.

Nella sua essenzialità, la luce, trasportata dalle fibre ottiche del lampadario, dà forma ad un elemento i cui componenti solidi hanno geometrie pure ed essenziali.

222 luci di Elinca: dettaglioUna base in acciaio laccato ed un diffusore in metacrilato trasparente sono l'alfa e l'omega di 222 Luci, l'inizio (attacco alla rete di alimentazione) e la fine (il punto di emissione luminosa).

Il grande numero di filamenti in fibra ottica di vetro tipo Side-glow, una volta accesi, svela centinaia di linee visivamente incandescenti che non fanno più percepire le geometria dei due elementi estremi, anche perché volutamente spezzate ed interrotte in punti diversi, trasmettendo forse il senso dell'imprevedibilità delle forze della natura.

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