|
Ormai da anni si discute dell'impronta ecologica che l'edilizia lascia durante tutto il suo ciclo di vita, dalla ideazione alla sua dismissione.
Oggi che tali argomenti si sono fatti più pressanti, è diventato indispensabile per noi progettisti ricercare dei materiali ecosostenibili che ci aiutino a limitare tale impatto.
Tra questi, un materiale molto performante è il Rheinzink. Ecco di cosa si tratta.
Il Rheinzink è un materiale ecocompatibile prodotto in Germania secondo gli standard DIN EN 988, consistente in zinco titanio, con un altissimo grado di purezza dello zinco e piccole parti di rame e titanio. Il materiale viene fuso laminato e avvolto su un cilindro di acciaio.
Questo ha proprietà di grande modellabilità, tanto che può essere impiegato per vari tipi di rivestimenti, nelle finiture lucido, decapaggio grigio chiaro e grigio scuro.
Gli impieghi più diffusi sono quelli per la realizzazione di coperture di edifici, per le lattonerie di finitura delle stesse coperture e per il rivestimento di facciate, come vediamo in molte grandi architetture.
Ci sono varie linee di prodotto:
Lo zinco è un elemento naturale, che, tra le altre cose, coadiuva anche molte funzioni fisiologiche e biochimiche, regolando gli ormoni e svolgendo un ruolo importante anche per il sistema immunitario.
Si tratta di un materiale che allo stato di minerale è presente in grandi quantità su scala mondiale, una riserva che si stima possa durare per i prossimi 700 anni e quindi possiamo di fatto considerare come una risorsa quasi inesauribile.
Questo non solo grazie alla diffusa presenza, ma anche e soprattutto grazie al fatto che è un materiale altamente riciclabile, circa il 100%, e re-immettibile nella filiera produttiva.
Come si diceva all'inizio la forte impronta ecologica dell'edilizia è legata soprattutto al grosso quantitativo di materiale edilizio da dismettere.
Questo problema nel caso del Rheinzink® non esiste, in quanto tutti i prodotti di questa azienda possono essere direttamente riutilizzati o riciclati, senza nemmeno la necessità di procedure aggiuntive come la sverniciatura.
Infine, cosa non meno importante, per la produzione di questo materiale vengono adottati processi di fusione a basse temperature, inferiori a quelle utilizzate per la produzione di altri materiali, comportando di fatto un basso contenuto di energia primaria.
I prodotti Rheinzink, come si è detto, col tempo si ricoprono naturalmente di una patina protettiva sulla superficie esposta, che crea un effetto autorigenerante contro le graffiature.
Ciò garantisce che le superfici rivestite con questo materiale ecosostenibile abbiano una durata stimata di almeno 75 anni senza bisogno di manutenzione e questo comporta, di conseguenza, anche un notevole risparmio economico.
Un problema molto sentito oggi è la SBS, ossia la sindrome da edificio malato, legata tra l'altro all'inquinamento indoor, causato soprattutto dall'elettrosmog.
L'IGEF, associazione Internazionale per la ricerca sull'elettrosmog ha verificato che il Rheinzink scherma circa il 99% delle radiazioni elettromagnetiche presenti a terra e ciò riduce i livelli di stress in chi vive negli ambienti in cui questo materiale viene utilizzato.
Le ottime prestazioni sotto il profilo ecologico di questo prodotto sono certificate da vari organismi. Innanzitutto, nel 1999 l'Istituto AUB lo ha certificato tra i prodotti ecosostenibili.
Il Rheinzink è dotato anche del certificato BRE Global, del British Research Establishment Ltd.), che lo inserisce tra i materiali ecocompatibili, dopo un'analisi del suo ciclo di vita dalla culla alla tomba, dalla fase di produzione, al trasporto, alla manutenzione, alla durata e al reimpiego del materiale stesso.
Infine, oggi che si parla tanto di blue economy e che il cradle to cradle (dalla culla alla culla) ha preso il posto del cradle to grave (dalla culla alla tomba), il prodotto in oggetto ha ottenuto anche la certificazione C2C del cradle to cradle, grazie al fatto che esso può essere riciclato in tutte le sue parti senza perdita di qualità.
Oltre alle certificazioni per attestare che si tratta di un materiale ecosostenibile, il Rheinzink è dotato anche di certificazioni di qualità, tra cui il DIN ISO 9001:2008, il DIN ISO 14001:2004, il DIN EN 16001:2009 e il Quality Zinc.
Questo prodotto viene sottoposto a test intensivi e volontari da pate dell'organismo di certificazione tedesco TÜV Rheinland, mediante controlli periodici che si concentrano sulle caratteristiche di qualità ed ecocompatibilità.
Molte sono le opere edilizie realizzate in tutto il mondo impiegando questo materiale e anche le archistar si sono affidate spesso a questa tipologia di prodotti ecosostenibili.
Tra essi troviamo Leibskind, Zaha Hadid, David Chipperfield ed altri.
Tra gli edifici in cui si è fatto uso del Rheinzink annoveriamo la Villa Leibskind, l'UJ Lecture Theatres di GAPP Architects realizzato a Johannesburg, l'Old Station House realizzata a Londra da AT Architects con le sue facciate colorate.
Ancora, il Residential Building Meyster's buiten realizzato a Utrecht da Zecc Architecten e infine in Repubblica Ceca abbiamo il Digital Planetarium di Karel Schmied.
Si ricorda che il RHEINZINK è un marchio registrato.
|
||