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Parliamo in questo articolo di cantieri privati.
Attualmente molti di noi si accingono a iniziare dei lavori di ristrutturazione di un immobile privato visti gli innumerevoli incentivi disponibili.
Cercheremo qui di spiegare ai proprietari di casa, che chiameremo committenti, quali siano le responsabilità e doveri prima di dare inizio ai lavori.
Purtroppo di prassi, certi di risparmiare si contatta direttamente la ditta di costruzione consigliata dall'amico, per capire in linea di massima le procedure da seguire e i relativi costi.
L'incontro con la ditta porterà nel 90% dei casi a un incontro sereno, durante il quale la ditta tranquillizzerà notevolmente la proprietà, dimostrandosi collaborativa e rassicurante.
La mancanza di un tecnico che progetta e definisce le modalità operative da rispettare è molto gradita all'impresa che potrà così, decidere e operare serenamente e in completa autonomia decisionale essendo l'unica figura di riferimento tecnico per il committente.
Il responsabile della ditta si dimostrerà ovviamente interessato a capire i lavori da svolgersi facendo domande e consigliando le sue soluzioni.
Nel migliore dei casi procederà alle prime misurazioni e verifiche di fattibilità valutando da dove accedere, il percorso da fare per caricare e scaricare i materiali, le colonne di scarico rubinetti di apertura e chiusura acqua o facendo domande varie e giustamente necessarie a capire l'organizzazione del cantiere.
Alla fine dell'incontro ci si saluterà ovviamente in maniera cortese con la promessa di riaggiornarsi presto direttamente con preventivo e prezzi alla mano.
Niente di più normale se il committente è un tecnico dell'edilizia o un esperto del settore, ma se non siete esperti del settore potrebbe essere complicato valutare la qualità di una soluzione preventivata e la convenienza o meno della proposta economica.
Procedere in autonomia senza un progetto, o con un progetto sommario autoprodotto, senza dettagli o specifiche tecniche sui costi delle lavorazioni, quantità, modalità operative, materiali e finiture, porterà facilmente a:
È giusto e naturale che per quanto si possa instaurare un ottimo rapporto con la ditta che ci hanno consigliato, ognuno di noi nell'ambito di un cantiere di ristrutturazione, ha il proprio ruolo e quindi opererà nell'interesse di quel ruolo e con le sue proprie conoscenze e competenze.
Fosse soltanto per avere i primi consigli e delucidazioni sui lavori da eseguire, la prima figura da contattare dovrà sempre essere il progettista, ossia un tecnico laureato iscritto a un albo professionale estraneo e senza legami con l'impresa o la ditta alla quale verranno affidati i lavori.
La figura del progettista (a volte ma non sempre potrà coincidere con la figura di direttore dei lavori) avrà il ruolo specifico di ascoltare le vostre esigenze, i vostri obiettivi il budget e di conseguenza proporvi e quindi predisporre il progetto non solo architettonico ma anche economico e di contratto da seguire per realizzare i vostri bisogni.
Tra le competenze del progettista c'è quella di sapervi consigliare al meglio e nel rispetto del budget i materiali, le soluzioni e le tecnologie migliori, nel rispetto del rapporto qualità-prezzo visto con gli occhi di una persona che conosce le tecnologie e i materiali disponibili sul mercato.
La verità è che attualmente sono diverse le figure professionali che possiamo far rientrare nella categoria di progettista:
La prima cosa da fare sarà capire quale sarà l'intervento per voi prevalente, più importante e di conseguenza cercare un progettista con competenze specifiche vicine ai vostri bisogni
I designer e arredatori di interni avranno eccelse doti di creatività e idee innovative in caso di progettazioni di interni ma non risultano formati in diritto urbanistico, delle norme di prg o vincoli storici artistici, archeologici, regolamenti edilizi e di igiene e quindi sicuramente adatti in caso di semplice arredamento o restyling di interni, privo di opere di edilizia.
I geometri saranno sicuramente la figura più adatta se avete la prioritaria necessità di un tecnico che vi predisponga i rilievi, la restituzione grafica del progetto e direzione lavori, la predisposizione delle pratiche edilizie e catastali.
Non rientra tra le competenze previste dai geometri una particolare conoscenza o approfondimento circa gli aspetti artistici e creativi.
Sarà l'ingegnere la figura più adatta se invece nei vostri bisogni c'è una modifica strutturale all'immobile o strutture particolari per bonus sismici e impianti di risparmio energetico con calcoli termici.
Sarà l'architetto invece il professionista più adatto se avete bisogno di un progetto di ristrutturazione che sappia ottimizzare le potenzialità degli spazi che avete a disposizione con gusto estetico e capacità tecniche.
Nel caso dell'architetto, questo sarà in grado di occuparsi sia di pratiche edilizie, catastali, direzione dei lavori che di consulenza artistica, perchè le sue competenze sono trasversali e si muove serenamente in ambito tecnico, artistico, strutturale ed impiantistico.
In ambito di ristrutturazioni edilizie il compito del progettista quindi sarà svolto in tre fasi principali:
Il rapporto con il vostro progettista procederà tanto meglio quanto più chiari sarete con lui su tre punti principali:
L'analisi di queste primi tre step vi porterà spesso a farvi interrogare su problematiche o alternative da Voi non previste e sulla base delle quali il progettista farà il suo primo progetto preliminare a seguito del famoso studio di fattibilità.
dopo una prima fase di studio di fattibilità il cui costo varia a seconda della complessità o meno della situazione, si passerà alla fase progettuale composta dalla predisposizione di diversi documenti:
Lo studio di fattibilità e progetto preliminare sarà la fase più importante perché ci permetterà di capire dove stiamo andando, quali risorse dovremo certamente immobilizzare e quali investire in attesa del risultato e soprattutto visualizzeremo i tempi necessari a raggiungere il risultato, e quindi, cosa avremo a fine lavori.
Valutato con il progettista il progetto preliminare definitivo, il progettista andrà avanti predisponendo tutta la documentazione grafica di progetto definitivo (ed eventuali particolari costruttivi e di dettaglio esecutivo) attorno al quale ruoteranno tutti gli altri documenti da predisporre e da allegare al contratto di appalto.
Esistono in commercio e su internet infiniti fac simile di contratti di appalto per lavori privati da poter scaricare ed utilizzare nel caso di lavori edili privati, ma certo è che sarà sulla base di questo documento che si imposterà tutto il nostro rapporto con la ditta e il nostro controllo sui lavori e sull'adeguato procedere nei tempi e negli investimenti da noi desiderati.
Il contratto di appalto dovrà prevedere ed avere allegati i seguenti documenti:
Il progetto definitivo sarà composto dal progetto architettonico, nel caso di ristrutturazione con evidenza delle demolizioni e/o ricostruzioni, dagli elaborati degli impianti.
Questi ultimi si dispinguono in: elettrico, idrico, termico e del gas, con evidenza del numero e tipo dei punti luce e corpi illuminanti nel caso dell'impianto elettrico e della posizione e tipologia di sanitari, elettrodomestici, caldaia o pompa di calore con radiatori o condizionatori per gli altri impianti.
Il computo metrico estimativo invece verrà redatto solo a seguito di progetto esecutivo completo di scelta dei materiali da rivestimento e finitura e sulla base del capitolato dei lavori.
Il c.m.e. dettaglia le singole lavorazioni da compiere e le loro quantità previste, così da rendere più agevole il lavoro alla ditta che dovrà solo verificare la congruità di quanto dettagliato, aggiungere i prezzi alle singole lavorazioni o ai gruppi di lavoro a corpo e non a misura e controfirmarlo quale documento allegato al contratto di appalto.
Il c.m.e. non è niente di più che il preventivo della ditta redatto in maniera dettagliata e completo di quantità e modalità di esecuzione dal progettista nell'interesse del committente al fine di tutelarlo da possibili contenziosi.
Il capitolato di appalto è poi un documento ulteriore, che viene a volte predisposto per sintetizzare le singole voci del c.m.e. (preventivo), e specificare nel dettaglio in un documento a parte le specifiche tecniche di ogni singola voce del c.m.e., un documento quindi che spiega e descrive le modalità esecutive delle singole opere.
Documento fondamentale da realizzare e pianificare sempre a cura del progettista, ma questa volta in accordo con ditta e direzione dei lavori, sarà il cronoprogramma o più semplicemente il programma dei lavori.
Il programma dei lavori dettaglierà quindi le tempistiche delle singole fasi dei lavori, basate ovviamente sui lavori progettati, concordati e preventivati.
Tutti lavori noti e controllati da tutte le figure che lavoreranno, pur se con ruoli diversi all'interno di questa magica avventura.
Rimane chiaro quindi che il cantiere edilizio è un lavoro di squadra, dove il progettista è palesemente il direttore d'orchestra.
La direzione dei lavori collabora strettamente con esso all'unico fine di realizzare i desideri (progetti) del committente, controllando che l'impresa faccia lo stesso realizzando i lavori così come previsto dal progettista e dai documenti allegati al contratto di appalto e quindi nel rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma.
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