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La volta a crociera è una volta composta formata dall'intersezione di due volte a botte: è perciò formata da quattro porzioni triangolari dette unghie e un'ossatura di due archi diagonali e quattro archi perimetrali.
Dal punto di vista statico è dunque molto vantaggiosa, perché scarica le forze soltanto in corrispondenza dei quattro angoli, normalmente corrispondenti ad altrettante colonne, pilastri o contrafforti. Consente dunque una grande libertà compositiva.
Tuttavia per essere efficiente una volta a crociera deve possedere una pianta quadrata o leggermente rettangolare: si presta dunque a ricoprire vani molto regolari oppure logge, portici e corridoi suddivisi in più campate.
Analogamente alla volta a botte, gli archi generatori di una volta a crociera possono essere a tutto sesto oppure a sesto acuto; gli archi a sesto ribassato, a sesto ellittico o policentrico risultano invece inadatti sia per motivi statici, sia perché darebbero vita a geometrie troppo complesse.
Una volta a crociera può essere di mattoni, pietre conce o scaglie di pietrame assai più irregolari.
Anche se già nota agli antichi Romani, la volta a crociera venne impiegata su vasta scala a partire dall'architettura romanica e soprattutto gotica, al punto da diventarne uno degli elementi strutturali e compositivi più caratteristici. Le ritroviamo soprattutto in:
Una volta a crociera gotica si riconosce facilmente per alcuni elementi peculiari come gli archi laterali a tutto sesto e gli archi diagonali sottolineati da robusti costoloni di pietre o elementi in laterizio appositamente sagomati. I costoloni hanno infatti la triplice funzione di sottolineare la geometria della volta contruibuendo alla scansione dello spazio, irrigidirne la struttura e impreziosirla con modanature variamente elaborate.
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