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Se non hai tempo o voglia di curare l'erba in giardino, esistono soluzioni alternative al prato inglese che permettono di avere alte rese estetiche con poca manutenzione e notevole risparmio idrico.
Il prato inglese è così chiamato proprio perché ben si adatta al clima di quella zona, con piogge estive regolari e temperature contenute.
Le nostre regioni, invece, sono caratterizzate da estati calde con brevi acquazzoni.
Ciò comporta la necessità di irrigare di frequente e infatti molti dei nostri giardini sono dotati di impianti automatici di irrigazione.
Il dispendio d'acqua risulta così notevole, soprattutto nella stagione estiva.
Altre caratteristiche del prato che poco si addicono ai pigri o a chi ha poco tempo da dedicare al giardino sono lo sfalcio, da eseguire una o due volte la settimana durante la bella stagione, ed il rifacimento completo del tappeto erboso ogni quattro anni circa.
Inoltre ricordiamo la difficoltà di ottenere un prato omogeneo per la presenza di zone troppo soleggiate, in cui l'erba tende a seccare, e zone in ombra, dove i muschi prendono il sopravvento sull'erba.
Fortunatamente, con una mirata progettazione si potrà rendere un giardino molto piacevole anche rinunciando all'erba.
Ad esempio, si possono aumentare le zone pavimentate oppure si possono scegliere delle essenze rustiche alternative al prato, poco bisognose d'acqua e di manutenzione.
Per le aiuole è consigliabile scegliere degli arbusti rustici e, anziché far crescere l'erba attorno, si può ricoprire la terra con ghiaia o sassolini colorati.
L'effetto che ne deriva è esteticamente molto piacevole perché la ghiaia, con il suo colore bianco, mette in risalto il verde delle piante o i colori delle fioriture.
La ghiaia non si presta, invece, per i percorsi, poiché è scomoda per camminare, soprattutto per chi porta i tacchi. Inoltre, se smossa, rischia di creare un po' di polvere e sbava dai contorni qualora non sia opportunamente contenuta da elementi fissi.
Un altro materiale gradevole per ricoprire le aiuole è la corteccia.
Qualcuno usa anche la fibra di cocco o i gusci del cacao e delle nocciole.
Queste soluzioni, come la ghiaia, contribuiscono ad evitare la crescita di erbacce, mantengono il terreno umido e lo coibentano.
A differenza della ghiaia, però, i materiali organici tendono a decomporsi, pertanto ogni anno sarà opportuno distribuire del materiale fresco.
Un altro metodo per ridurre il prato è aumentare le zone pavimentate. In tal caso c'è l'imbarazzo della scelta sul materiale da utilizzare: pietre, autobloccanti, legno, sassi e ciottoli.
La scelta dipenderà da vari fattori.
Dovrete considerare le caratteristiche della casa e del giardino e valutare la resa estetica dell'accostamento. Dovrete poi capire l'uso che farete di quella zona pavimentata.
Se ad esempio si tratta del percorso pedonale che fate tutti i giorni dal cancellino all'ingresso di casa eviterei materiali scomodi per camminare, come ad esempio i ciottoli.
Inoltre non sarà da sottovalutare la disponibilità di spesa. Un pavimento in pietra è sicuramente più dispendioso di molti altri. In caso di budget limitati vi potrete anche dare a pavimentazioni fai da te, come già abbiamo visto in un altro articolo.
Anche per le zone in ombra o mezz'ombra, dove i muschi tendono a diffondersi più dell'erba ci sono delle ottime soluzioni.
Si possono scegliere, infatti, varie piante erbacee e arbusti che non amano troppo il sole.
Alcuni esempi: felci, ortensie, acanti, mughetti, primule, vinca minor, edere, lamium e molte altre.
Nelle zone a prato dove non si prevede di camminare o soggiornare, si può prevedere la semina di prati fioriti.
Si tratta di un miscuglio di semi di specie differenti che darà allegria al vostro giardino, oltre che risparmiarvi molto tempo per la manutenzione.
In genere la scelta delle specie viene fatta in base all'altezza che desideriamo per il nostro giardino e ai periodi di fioritura, in modo da alternare e abbinare le macchie colorate durante l'anno.
Per i nostri fini si potranno scegliere le piante più rustiche che resistono alla siccità.
Un metodo sempre valido è utilizzare piante autoctone, che oltre a contribuire a mantenere la biodiversità del luogo avranno bisogno di irrigazione solamente durante i periodi d lunga siccità e nei primi periodi dopo la seminazione.
I prati fioriti vanno generalmente sfalciati una volta l'anno. Inoltre si dovrà provvedere alla risemina all'incirca ogni 5 anni.
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