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Il vetro cellulare è un materiale coibentante e leggero utilizzato nel campo dell'edilizia. È un prodotto di riciclo del vetro di uso comune, per questo è a basso impatto ambientale ed è economico.
Il vetro cellulare, si ottiene dalla raccolta del vetro da riciclare, che subisce processi di pulizia, sterilizzazione e macinazione, per poi passare alla fase di cottura a una temperatura che raggiunge i 950°C previa aggiunta di un 2% di lievito minerale puro.
Si forma così la vetroschiuma, che viene estratta dal forno e raffreddata.
Durante la fase di raffreddamento si possono ottenere due prodotti distinti: le lastre di vetro cellulare, utilizzate come pannelli isolanti per pareti e pavimenti e il granulato in vetro cellulare, utilizzato come elemento isolante nei solai e nei vespai e come elemento di alleggerimento.
Per produrre le lastre, la massa di vetro fusa si fa raffreddare in modo graduale fino a raggiungere la temperatura ambiente.
Dopo il completo raffreddamento la massa informe viene tagliata nelle dimensioni richieste e successivamente trattata in superficie e confezionata.
Il granulato invece, si ottiene a seguito di un brusco raffreddamento, infatti il cambio repentino di temperatura genera delle tensioni all'interno della massa vetrosa, che si frammenta in tanti pezzi dalle dimensioni e dalla forma irregolare, simili ad una ghiaia.
Si ottiene in questo modo una materia prima naturale al 100%, ecocompatibile ed ecosostenibile, la ghiaia in vetro cellulare.
La ghiaia o granulato in vetro cellulare viene quindi utilizzata in edilizia come materiale isolante e anche come aggregato alleggerente. I granelli di ghiaia in vetro cellulare come quelli prodotti, dall'azienda NORDTEX con il prodotto MISAPOR, sono composti per il 98% da vetro, per il 2% da minerali e racchiudono al loro interno una grande quantità di aria. Infatti proprio quest'aria permette di combinare in maniera ottimale la capacità isolante a una estrema leggerezza.
La ghiaia in vetro cellulare ha una buona resistenza a compressione, inoltre è impermeabile, indeformabile ed ignifuga.
Trova ampio utilizzo in campo edile perché preserva le risorse energetiche naturali, è innocua per le persone e l'ambiente, non rilascia nessuna emissione di gas poiché realizzata con materiali riciclati ed è a sua volta riciclabile, infine ha una buona resistenza a funghi e muffa.
Un'altra azienda che produce ghiaia in vetro cellulare è la Bacchi S.p.a., il prodotto si chiama B/GLAS e viene adoperato nella realizzazione di sottofondi per solai, grazie alla capacità di isolamento della ghiaia, dettata dalla sua caratteristica struttura a cellule chiuse, tipica del vetro cellulare.
I granuli della ghiaia, in virtù della sua resistenza a compressione, durante la fase di posa in opera e seguito della fase di compattazione, si incastrano tra loro costituendo un supporto stabile e di elevata resistenza a qualsiasi sollecitazione.
Tra un granulo e l'altro si formano degli interstizi pari circa al 30÷35% del volume, attraverso i quali un'eventuale infiltrazione d'acqua può drenare agevolmente evitando ristagni.
La struttura in vetro a cellule chiuse rende il granulo completamente impermeabile all'acqua, impedendo l'eventuale risalita di umidità capillare proveniente dal terreno.
La prima cosa da fare è eseguire lo scavo e compattare il terreno con la piastra vibrante, la base dello scavo deve trovarsi almeno 30 cm sopra la quota massima della falda. Sul fondo dello scavo si dovrà stendere il geotessuto così da formare uno strato separatore di circa 10 cm.
Poi dovrà essere posato in opera lo strato di granulato o ghiaia in vetro cellulare, che verrà poi livellata con la pala meccanica, fino a raggiungere uno spessore non superiore ai 40 cm.
Dopo aver eseguito questa operazione il livello scenderà del 30% circa, quindi se si necessita di spessori maggiori occorrerà realizzare un ulteriore strato.
Terminata la fase di compattazione, l‘intera superficie verrà coperta da teli di PE, sovrapposti di almeno 10 cm nelle giunzioni. Questi teli costituiranno un vero e proposio strato di separazione dal successivo getto di cemento armato, al di sopra della quale poi potrà essere posato in opera il pavimento.
Questo tipo di sottofondo non va utilizzato solo a piano terra ma anche in copertura, laddove si vuole realizzare un tetto giardino.
La ghiaia in vetro cellulare può anche essere adoperata per realizzare un vespaio areato, sia in edifici di nuova costruzione, che in vecchi edifici, laddove sono richiesti una serie di requisiti, come:
- Proteggere la pavimentazione dalla risalita capillare dell'umidità;
- Progettare un idoneo isolamento termico in base alla Classe Energetica dell'edificio;
- Prevedere membrana anti-radon, se questo gas è presente nel sottosuolo;
- Assicurare la stabilità del piano di calpestio con adeguata resistenza ai carichi.
Per la protezione dall'umidità di risalita e dall'umidità che si forma nelle camere d'aria chiuse, ogni vespaio areato deve prevedere dei collegamenti con l'esterno tramite la creazione di opportune aperture lungo il perimetro.
Si tratta di vere e proprie bocchette d'aereazione con l'esterno, poste a distanza compresa fra i 2,5 - 3 metri, generalmente posizionate in direzione nord-sud per provocare la ventilazione naturale e smaltire anche l'eventuale presenza del gas radon.
Il riempimento del volume del vespaio potrà essere eseguito con la ghiaia in vetro cellulare, GEOCELL®, prodotta da SCHAUMGLAS.
Questo granulato rappresenta un'ottima soluzione per chi progetta, perché garantisce le prestazioni isolanti, resiste ai carichi, non è soggetto ad invecchiamento, è traspirante e anticapillare all'umidità di risalita.
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