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In origine le piastrelle portoghesi rappresentavano gli azulejos, piastrelle ceramiche quadrate bianche e blu, decorate con diverse geometrie e fantasie, utilizzate per i rivestimenti esterni degli edifici tipici dell'architettura portoghese.
Ora, i motivi geometrici, come quelli tradizionali degli azulejos, sono stati reinterpretati in chiave vintage-chic dalle aziende produttrici di piastrelle in ceramica, ispirandosi a motivi mediterranei ed arabeggianti, ma anche, ad esempio, agli stemmi nobiliari o a motivi di carattere naturalistico come fantasie di fiori, ghirlande e rami intrecciati.
In questo articolo vedremo qualche ispirazione per le pareti ed i pavimenti della cucina, in attesa del salone Cersaie 2014, che si svolgerà a Bologna nel prossimo settembre.
Gli abbinamenti proposti presentano motivi geometrici completamente diversi l'uno dall'altro; si passa dai toni caldi (rosso, marrone, avorio antico) a quelli più freddi (azzurro, grigio e bianco), formando un patchwork composto da cerchi e quadrati, triangoli e rombi, esagoni ed ottagoni, facendo della geometria un'arte.
L'utilizzo di queste tipologie di rivestimento è molto versatile: sono adatte a cucina, bagno, sala da pranzo, rivestimenti per scale, ma anche in bar, nei ristoranti e negli hotel.
Molto varia ed interessante la collezione dalla designer Patricia Urquiola, Azulej di Mutina in gres porcellanato smaltato con stampa digitale a freddo che propone 27 pattern diversi tra loro, ton sur ton, il cui effetto d'insieme è straordinario e le combinazioni infinite.
Per gli ambienti più grintosi e dinamici come la cucina, sono molto ben riusciti anche i rivestimenti multicolore, con piastrelle decorate di tutti i colori, come proposto dalla collezione Batik di Iper Ceramica: un rivestimento ceramico in formato 10 x 10 cm, disponibile nella versione a tinta unita bianco oppure nella versione Decò, sviluppata in 5 colori (rosso, verde, grigio, beige e blu) sempre su fondo bianco.
Un'alternativa arriva dalla collezione Kreo Comp. Patchwotk di Iris Ceramica proposta in colori che variano dal rosso all'azzurro, in diversi motivi geometrici che formano un vero e proprio patchwork.
L'utilizzo di questi decori sui rivestimenti delle pareti è molto diffuso: è sufficiente realizzare una parete di modeste dimensioni decorata con queste piastrelle per ottenere da subito uno spazio accogliente, allegro e colorato.
Questo tipo di rivestimento è molto indicato ad esempio, dietro o vicino al lavello della cucina.
L'utilizzo sulle pavimentazioni è invece, più limitato: se non controllato bene, il pavimento così decorato rischia di diventare pesante.
Per i pavimenti, sono molto interessanti le combinazioni in tinte chiare Gredos, proposte dalla azienda spagnola Vives, che propone dei veri e propri tappeti in piastrelle ceramiche di dimensioni 30 x 30 cm, da abbinare ad un pavimento in tinta unita.
L'idea di creare queste combinazioni, con piastrelle diverse le une dalle altre, permette per chi ha un po' di fantasia e buon gusto, anche il riutilizzo di vecchie piastrelle, recuperando da cantine e soffitte oggetti ancora utilizzabili, che altrimenti finirebbero in discarica.
Durante gli anni 1960-1970, infatti, questo tipo di decorazioni era molto attuale: veniva utilizzato però un solo colore, al massimo due, e la decorazione era unica.
La ceramica italiana è famosa in tutto il mondo grazie alle scuole di antica tradizione come quelle di Vietri e di Sassuolo.
Ceramics of Italy è il marchio istituzionale settoriale che identifica e promuove le produzioni ceramiche italiane nel mondo, da circa quarant'anni. Il marchio, promosso da Confindustria Ceramica, certifica quindi l'origine italiana del prodotto, contrassegnando quei materiali che si sono distinti per design, tecnologie e sicurezza.
Ad oggi sono circa 70 le aziende che si possono fregiare di questo marchio.
Una peculiarità della ceramica italiana è l'attenzione all'ambiente: la ceramica è già un prodotto naturale, realizzato con acqua e argilla, ma il ciclo di produzione è stato perfezionato grazie all'eliminazione dei materiali nocivi nella cottura e nell'ottimizzazione nel ciclo di produzione. Inoltre, le ceramiche, alla fine del loro ciclo vitale, possono essere comunque reimpiegate in altri cicli produttivi dell'edilizia.
I prodotti realizzati sono quindi ecocompatibili, come certificato anche dal marchio Ecolabel dell'Unione Europea.
Tra tutte le superfici della casa il pavimento della cucina è quello più esposto alla caduta di oggetti e alle macchie: per questo motivo, al momento dell'acquisto delle piastrelle, sarà bene scegliere un prodotto che presenti elevate caratteristiche di resistenza a macchie ed agenti chimici (derivati dai detergenti che si utilizzano per l'igiene quotidiana), resistenza all'usura, agli urti e all'abrasione.
È bene inoltre acquistare un prodotto facilmente pulibile e dotato di una buona resistenza allo scivolamento.
Per il rivestimento, non sarà ovviamente necessaria, un'ottima resistenza ad urti e usura; sarà invece indispensabile verificare una buona resistenza a macchie ed agenti chimici e la conseguente facilità di pulizia.
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