Bollette gas più leggere ma gli oneri di sistema daranno la batosta!
Buone notizie per chi è nel mercato tutelato: le bollette del gas sono in calo.
Arera, l'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente ha infatti comunicato che, per i consumi della famiglia tipo in tutela (consumo medio di 1.400 metri cubi annui), nel mese di marzo 2023 è stata registrata una diminuzione del 13,4% della bolletta rispetto a febbraio 2023.
In pratica, la riduzione della bolletta del gas del mese di marzo, porta la spesa della famiglia tipo, relativamente all'anno aprile 2022- marzo 2023) a 1.560,7 euro circa, ovvero a solo un +0,7% rispetto alla corrispondente annata precedente.
Nel frattempo, si ricorda che, stando a quanto previsto dalla Legge di Bilancio, per i primi 3 mesi del 2023 (compreso quindi i consumi di marzo), Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema per il gas, ha ridotto l'IVA al 5% e ha confermato la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno.
Nel mese di marzo è stata registrata una quotazione media all'ingrosso del prezzo del gas più bassa rispetto a febbraio. Il prezzo della materia prima gas, per i clienti in condizioni di tutela, corrisponde a 46,58 euro/MWh.
Ottime notizie, quindi!
Purtroppo, però, non è tutto oro ciò che luccica. In realtà, infatti, all'orizzonte c'è una tassa occulta di quasi 500 euro.
Il Governo, infatti, vorrebbe ripristinare il 65% degli oneri di sistema nel mese di aprile e poi il 100% da luglio. In pratica, questo consiste in bollette più pesanti di 459 euro.
Il calcolo è emerso dagli studi effettuati dall'Unione nazionale consumatori.
Se per una famiglia tipo in mercato tutelato, un risparmio del 13,4%, corrisponde a 162 euro in meno all'anno, la spesa totale nei prossimi 12 mesi, senza tenere in considerazione il ripristino degli oneri di sistemi, la cifra complessiva resterebbe comunque pesante, ovvero 1.048 euro. Inoltre, anche se il prezzo del gas scendesse del 13,4% rispetto al mese di febbraio, rispetto a marzo 2021 – ovvero il periodo ante-crisi – restiamo sempre in +6%.
Aggiungendo a quanto detto i prima citati 459 euro in arrivo a breve, la differenza tra prima e oggi resta abissale.
Secondo Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unc, tale scelta da parte del Governo è gravissima, tenendo infatti conto che, nonostante il calo attuale e gli sconti fiscali vigenti, le bollette sono sempre e comunque più alte rispetto a come si è sempre stati abituati.