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Nelle zone dove l'inverno porta nevicate regolari, il tetto non è solo un elemento estetico ma una parte attiva della sicurezza dell'edificio.
La neve che si accumula sulle falde, soprattutto su coperture lisce e inclinate, può scivolare all'improvviso come una lastra compatta.
Questo fenomeno non è solo fastidioso: può danneggiare gronde, pensiline, auto parcheggiate e mettere a rischio chi transita sotto la copertura.
Le esigenze dettate dalle nevicate - Getty Images
Per limitare questi pericoli si utilizzano i fermaneve, sistemi studiati per trattenere e spezzare il manto nevoso, favorendo uno scioglimento graduale.
In questo modo la neve viene gestita in piccole porzioni, meno pericolose e più facili da smaltire naturalmente.
Sulle coperture realizzate con tegole in laterizio o cemento la neve tende a scorrere con facilità, soprattutto quando la superficie è liscia e la pendenza è significativa.
Senza un adeguato sistema di fermaneve, il distacco può avvenire in blocco, spesso in corrispondenza di giornate di lieve rialzo termico.
I punti più esposti sono: ingressi pedonali, rampe di garage, balconi, marciapiedi e camminamenti sotto gronda.
Qui il rischio di caduta di neve o ghiaccio è concreto.
Installare ganci fermaneve o sistemi continui consente di proteggere queste aree, evitando interventi d'urgenza dopo le nevicate e riducendo i possibili danni a persone e cose.
Nelle costruzioni recenti le coperture sono spesso progettate come veri elementi di design.
Le tegole piane e i tetti a falde pulite richiedono superfici regolari, senza elementi troppo visibili.
I fermaneve tradizionali a tubo o a barra, pur efficaci, risultano talvolta ingombranti dal punto di vista visivo e interrompono la geometria della copertura.
Per questo motivo negli ultimi anni si sono diffusi sistemi più discreti, integrati nel profilo del tetto.
L'obiettivo è garantire la stessa funzione tecnica dei fermaneve classici, ma con un impatto estetico minimo, così da mantenere il linguaggio architettonico scelto da progettisti e committenti.
Una risposta a queste esigenze è rappresentata dai ganci fermaneve invisibili, pensati per integrarsi con le tegole senza sporgere.
La loro forma è sagomata per agganciarsi alla listellatura e “scomparire” sotto il manto, lasciando visibile solo una piccola porzione funzionale al blocco della neve.
Perché installare i ganci fermaneve - Getty Images
Di solito sono realizzati in acciaio zincato o inox, materiali resistenti alla corrosione e alle sollecitazioni meccaniche.
La loro azione è diffusa: tanti piccoli fermaneve distribuiti su tutta la falda creano una rete di resistenza che trattiene il manto nevoso, evitando lo scorrimento improvviso verso la gronda.
Il tetto mantiene così l'aspetto uniforme, ma lavora in sicurezza durante tutta la stagione invernale.
Il principio di funzionamento è semplice ma efficace.
Il manto nevoso, invece di scivolare come un unico blocco, viene “frenato” da ostacoli diffusi.
Ogni gancio offre un piccolo punto di trattenuta, e la combinazione di molti elementi distribuiti sulla falda permette di:
Prima di installare questi sistemi è utile capire quali obiettivi si vogliono raggiungere:
Da questa analisi dipendono il numero, il tipo e la disposizione dei ganci.
Il dimensionamento dei fermaneve non può essere improvvisato. Per definire quante file di ganci servono, e a quale distanza, bisogna considerare diversi fattori:
Prima di procedere, è sempre consigliabile un confronto con un tecnico o con il produttore delle tegole, così da seguire schemi di posa validati.
In genere si parte da una prima fila di ganci fermaneve vicino alla gronda, dove la spinta delle masse nevose è maggiore.
A questa se ne possono aggiungere altre, più in alto, con un passo definito dal calcolo strutturale.
L'obiettivo è evitare zone “scariche” che potrebbero diventare punti di cedimento.
L'installazione dei ganci avviene di solito in fase di posa del manto di copertura.
Ogni elemento viene ancorato alla listellatura o alla sottostruttura, in modo che la spinta della neve si trasferisca alla struttura portante e non solo alla tegola.
Esempio di gancio fermaneve - Tegola Canadese
Dopo aver fissato il gancio, la tegola viene posata in modo da inglobarlo.
Alcuni modelli di coperture piane sono già predisposti con un piccolo incavo, altri richiedono un lavoro più accurato di posizionamento.
In ogni caso, a tetto finito, i ganci fermaneve restano quasi invisibili, senza creare dislivelli o punti di ristagno dell'acqua.
Sul mercato italiano sono presenti diversi produttori che propongono sistemi coordinati di tegole e accessori, tra cui anche ganci fermaneve dedicati.
Alcune realtà note nel settore delle coperture sono, ad esempio, San Marco Terreal e Tegola Canadese, che affiancano alle linee di tegole piane e tradizionali una gamma di accessori compatibili.
Scegliere prodotti pensati per lavorare insieme è vantaggioso.
I fermaneve risultano perfettamente integrati, si riduce il rischio di incompatibilità tra forme e agganci e si facilita il lavoro del posatore.
Molte aziende forniscono anche schemi di posa e indicazioni di dimensionamento in base alla zona climatica, supportando progettisti e imprese.
Rispetto ai classici sistemi a tubo o a staffe continue, i ganci integrati offrono alcuni vantaggi evidenti.
Esempio di kit di ancoraggio - San Marco di Terreal
Prima di scegliere l'una o l'altra soluzione, conviene valutarli in modo sintetico:
Dal punto di vista manutentivo, l'assenza di elementi sporgenti semplifica anche le ispezioni periodiche e la pulizia delle gronde, riducendo i punti in cui lo sporco può fermarsi.
Il costo dei ganci fermaneve invisibili varia in base al materiale e al produttore, ma rientra in una fascia accessibile se rapportato alla funzione di sicurezza che svolge.
Per un tetto di dimensioni medie, l'investimento complessivo, comprensivo di fornitura e posa, è spesso inferiore a quanto potrebbe costare un singolo evento dannoso dovuto allo scivolamento della neve.
Nella valutazione economica andrebbero considerati anche i possibili danni indiretti: gronde piegate, pensiline rotte, auto danneggiate, pavimentazioni esterne rovinate.
In molti casi, l'adozione di un sistema di fermaneve riduce il rischio di interventi straordinari e mantiene la copertura più efficiente nel tempo.
L'installazione è consigliabile in tutte le zone dove la neve permane sul tetto per più giorni e dove sotto gronda si trovano passaggi, accessi carrabili o aree frequentate.
Anche edifici bassi, come villette e bifamiliari, beneficiano dei fermaneve, perché le masse nevose cadono più vicine alle persone.
Nei progetti nuovi è utile prevedere sin da subito i ganci fermaneve, così da integrarli nel disegno della copertura.
In caso di ristrutturazioni, si può valutare l'inserimento durante il rifacimento del tetto o la sostituzione delle tegole.
Una casa in sicurezza, anche in inverno - Tegola Canadese
In tutti i casi, il risultato è un tetto più sicuro e più controllabile durante l'inverno, senza rinunciare alla pulizia formale delle coperture moderne.
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