Fine vita vecchi elettrodomestici

Gli elettrodomestici casalinghi rientrano nella categoria dei RAEE, ossia rifiuti particolari che devono seguire procedure specifiche per il loro smaltimento.
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RAEE


elettrodomestici casalinghiGli elettrodomestici guasti o obsoleti che vanno buttati rientrano in una categoria particolare di rifiuti, detti RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).

I RAEE sono considerati pericolosi perché contengono sostanze non biodegradabili e nocive per l'ambiente. Diventa così importante raccogliere separatamente questi rifiuti, in modo da permettere la separazione dei materiali di cui sono composti, recuperarli e riutilizzarli per costruire nuove apparecchiature.

Il vetro di televisori e monitor ad esempio viene frantumato e destinato a vetrerie o aziende produttrici di ceramiche, i metalli come ferro, acciaio, rame, alluminio, bronzo e ottone finiscono in fonderia, gli oli di lubrificazione di frigoriferi, congelatori e condizionatori vengono rigenerati, le plastiche vengono anch'esse rigenerate e così via.

A volte capita che apparecchi buttati siano ancora funzionanti. In situazioni di questo genere i materiali non vengono disassemblati, ma si cerca di recuperare quei meccanismi che ancora possono essere riutilizzati. Alcuni esempi sono i motori elettrici, le schede di rete dei computer, ecc.

L'Unione Europea ha imposto con la Direttiva 2002/96/CE che i RAEE devono essere oggetto di raccolta differenziata, con l'obiettivo di raccogliere dalle utenze domestiche almeno 4 Kg per abitante all'anno. Ogni individuo ha quindi il dovere civico e morale di seguire le procedure previste per far in modo che le apparecchiature elettriche ed elettroniche siano avviate ad un corretto recupero.


Come capire se un rifiuto è un RAEE?


cassonetto barrato RAEELa normativa nazionale prevede che tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotte dal 13 agosto 2005 debbano riportare in modo chiaro, visibile ed indelebile il simbolo del cassonetto barrato. Lo stesso simbolo deve essere riportato sul manuale di istruzioni del prodotto.

Per gli apparecchi prodotti prima del 13 agosto 2005 è possibile consultare gli allegati 1A e 1B del Dlgs 151/2005. Qui sono riportati elenchi di categorie di RAEE ed anche dettagliati esempi. Per facilitare la raccolta dei RAEE il D.M. 185/2007 ha inoltre raccolto in 5 gruppi le categorie elencate nell'allegato 1A del Dlgs 151/2005. I gruppi sono i seguenti:

- R1 Freddo e clima, in cui rientrano i grandi apparecchi di refrigerazione, i frigoriferi, i congelatori, gli apparecchi per il condizionamento;
- R2 Altri grandi elettrodomestici bianchi, come le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie, gli apparecchi per la cottura, le stufe elettriche, i forni a microonde, i ventilatori…;
- R3 TV e monitor;
- R4 Apparecchiature informatiche e da ufficio, come telefoni cellulari, lettori mp3, navigatori satellitari, radio, videoregistratori, utensili elettrici (trapani, seghe elettriche, macchine da cucire…), rilevatori di fumo, termostati, ecc.;
- R5 Sorgenti luminose, tra cui tubi fluorescenti, lampade fluorescenti, ecc.


Dove portare il vecchio elettrodomestico?


Per assicurarci che il vecchio elettrodomestico sia avviato al corretto smaltimento previsto per i RAEE abbiamo due possibilità. La prima è portarlo presso uno dei centri di raccolta gestiti dai Comuni, che hanno l'obbligo di suddividere i RAEE secondo i raggruppamenti prima citati.

tv monitor radioIn alternativa è possibile consegnarlo presso un punto vendita di elettrodomestici. Fino al 12 aprile 2014 vigeva un articolo del D.M. 8 marzo 2010 n. 65 che obbligava i distributori ad assicurare, in caso di vendita di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica, il ritiro gratuito dell'apparecchiatura usata in ragione di uno contro uno. In pratica per ogni apparecchiatura venduta ne veniva ritirata una da smaltire. Il ritiro era possibile solo quando il vecchio apparecchio era di tipo equivalente (ovvero con le stesse funzioni) a quello venduto. Ad esempio frigoriferi con frigoriferi, televisori con televisori, ecc.

Con il Decreto Legislativo n.49 del 14 marzo 2014 è entrato invece in vigore (dal 12 aprile 2014) l'uno contro zero, ossia la possibilità per il consumatore di consegnare presso i punti vendita i RAEE senza dover necessariamente effettuare un acquisto. L'uno contro zero è valido però solo per i RAEE di piccole dimensioni (25 cm per lato al massimo) e per rivenditori con una superficie del negozio di almeno 400 mq.

condizionatoriIl ritiro gratuito può anche essere rifiutato dal venditore. Ciò è possibile solo in alcuni casi specifici, come ad esempio quando c'è rischio di contaminazione del personale addetto alla raccolta oppure quando l'apparecchiatura da ritirare non contiene i componenti essenziali che la configurano come RAEE.

Una volta consegnati ai centri di raccolta o ai negozi, gli elettrodomestici vengono ritirati e trasportati negli appositi centri di smaltimento.


Sanzioni in caso di abbandono di RAEE


Il Dlgs 152/2006, detto anche Codice Ambientale, prevede all'articolo 255 che chiunque abbandoni o depositi rifiuti, ovvero li immetta nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 105 a 620 euro. Ulteriori sanzioni possono essere previste a livello locale con apposita delibera.

Sarebbe comunque cosa bella e auspicabile che ognuno di noi agisca più per coscienza civile che per l'esistenza di sanzioni.

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