|
Il cemento è un materiale cardine nel settore edilizio, non esattamente tra i più sostenibili. Per la sua produzione si sprecano ingenti quantità di energia e acqua, senza dimenticare le emissioni tossiche generate dal suo ciclo di produzione.
Con la maggiore sensibilità nei riguardi del tema sostenibile, la spinta si sta canalizzando in direzione di un cemento ecologico, in grado di assicurare le stesse prestazioni del cemento tradizionale abbinate a caratteristiche moderne.
In questo articolo andremo a soffermarci sui pannelli in fibrocemento ecologico, un materiale molto interessante.
Spesso si associano fibrocemento e amianto credendo erroneamente che tali pannelli siano realizzati con questo materiale.
Sono anni ormai che le lastre in fibrocemento sono perfettamente innocue, ottenute miscelando il cemento con fibre di materiali naturali o sintetici.
L'eternit ecologico ha ottima resistenza a trazione ed è caratterizzato da una composizione più complessa rispetto al cemento amianto, in quanto si ricava da una serie di strati di materiale affiancati e compressi.
È molto leggero e duraturo (durata lastre fibrocemento: 10-15 anni), dal basso impatto ambientale ed elevata resistenza a corrosione e usura.
È chiamato ecologico poiché il processo di produzione è a ridotte emissioni di CO2, senza considerare la sua totale riciclabilità a fine vita utile.
Nell'eternit senza amianto le fibre utilizzate possono essere di diverso tipo.
Nella maggioranza dei casi vengono aggiunte fibre polimeriche come quelle in polivinilalcool, il PVA.
Esse hanno la capacità di disporsi in maniera tridimensionale nella matrice di cemento, influendo sul ritiro e divenendo quindi una seconda armatura contro la fessurazione.
Inoltre sono fortemente coese con il cemento, infatti nel caso in cui si verifichi una rottura, le fibre restano ben fissate senza disperdersi nell'ambiente.
Nel fibrocemento sono impiegate anche fibre vegetali provenienti da fonti rinnovabili e dai costi inferiori a quelle polimeriche.
Riciclabili e dal basso impatto ambientale, presentano ottime caratteristiche meccaniche, se ne prevede infatti un maggiore utilizzo futuro nel settore edilizio.
Il fibrocemento senza amianto è in grado di diminuire la creazione di condensa così da drenare l'umidità in eccesso.
È molto resistente agli urti e alla flessione, oltre che alle intemperie, e possiede proprietà di isolamento termico ed acustico.
In fase di produzione dei sottocoppi, le lastre piane in fibrocemento vengono rinforzate con nastri in polipropilene (le reggette) per garantire la sicurezza degli operai e la protezione contro le cadute.
La differenza con il fibrocemento eternit in amianto è la durata, infatti a fronte dei 25 anni di vita utile ci ritroviamo in questo caso a un massimo di 15 anni.
Fibrocemento o eternit ecologico, come riuscire a riconoscerli?
Nel primo caso le fibre utilizzate erano in amianto, estratte da rocce silicee.
Nell'eternit ecologico, invece, come abbiamo visto le fibre utilizzate sono completamente prive di sostanze tossiche per l'uomo.
Per capire di quale dei due si tratti ci si può riferire alla data di costruzione dell'edificio: se è relativamente recente si tratterà di fibrocemento ecologico.
Inoltre il colore è più chiaro rispetto al corrispettivo in amianto.
Ci si potrà rivolgere a una ditta per effettuare un prelievo e sottoporlo a esami in laboratorio, così da avere la sicurezza del materiale con cui ci si sta raffrontando.
Il fibrocemento ha un impiego molto vasto nell'edilizia odierna.
Grazie alla capacità di diminuire il ritiro, è utilizzato per intonaci in cui le fibre vengono aggiunte per consentire un riempimento migliore dei vuoti.
Questa proprietà è utilizzata anche per realizzare rivestimenti a cappotto.
Ma nella maggioranza dei casi, il fibrocemento ecologico è adoperato per la creazione di lastre piane per coperture o per canalette di scolo.
Le lastre piane sono rivolte al rivestimento (pannelli in fibrocemento per esterni, pannelli fibrocemento per interni) e possiedono un'elevata resistenza alle radiazioni.
Lo spessore varia dai 6 ai 30 centimetri.
Le onduline in fibrocemento sono invece utilizzate per coperture e, nel caso di risanamento, vengono impiegate come sottocoppi.
In generale il prezzo per le lastre in fibrocemento si aggira intorno ai 15 euro per spessori di circa 50 millimetri.
Per il costo medio al metro quadro si parla di 8 euro.
Un prodotto interessante è proposto dall'azienda Cedral.
Il fibrocemento Cedral è versatile e resistente ed è formato da:
Impiegato come rivestimento, possiede numerose proprietà: è infatti resistente al fuoco e a ogni intemperia. Il suo punto forte è la leggerezza, pur mantenendo le stesse performance del cemento classico.
La vita utile è di circa 50 anni.
Anche BetonWood srl propone un pannello in fibrocemento ecologico, utilizzato per numerosi impieghi. La sua composizione è fatta da fibrocemento Portland e fibre di Pino tale da assicurare ottime prestazioni.
La struttura è in frammenti e trucioli di legno che formano lo strato superiore ed è presente uno strato ruvido al centro.
Resistente alle intemperie e dall'elevata portata, il fibrocemento BetonWood è considerato un materiale perfetto per costruzioni leggere.
|
||