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Da qualche anno è possibile eseguire interventi di risparmio energetico, come ad esempio installare pannelli fotovoltaici, impianti geotermici o realizzare un isolamento a cappotto per le pareti, senza investire capitali iniziali. Ciò è fattibile mediante un accordo con società dette ESCo, acronimo di Energy Service Company.
Per descrivere esattamente cosa siano le ESCo è senz'altro utile riportare la prima definizione ufficiale che ne ha dato il DM 20 Luglio 2004: le ESCo sono società, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che […] hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, l'offerta dei servizi integrati per la realizzazione e l'eventuale successiva gestione di interventi per la riduzione dei consumi energetici.
E poi c'è un'altra definizione più completa comparsa qualche anno dopo, nel DM 30 maggio 2008: la ESCo è una persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici, ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti.
In parole semplici una ESCo realizza, previo accordo con il proprietario, interventi di miglioramento energetico. Gli interventi hanno un costo iniziale che non viene sostenuto dal proprietario, ma dalla ESCo con capitali propri o con capitali finanziati da terzi. Per alcuni anni successivi all'intervento (stabiliti nell'accordo iniziale), il proprietario continuerà a pagare alla ESCo (o ad una società finanziaria) le stesse cifre che comparivano sulle bollette di energia e/o gas prima dell'intervento (o importi leggermente diversi comunque concordati), mentre sarà cura della ESCo pagare i consumi effettivi, che nel frattempo saranno diminuiti. Il costo iniziale sarà dunque ripagato alla ESCo grazie al risparmio energetico conseguito. Terminati gli anni stabiliti nell'accordo, al proprietario resterà l'intervento sul proprio immobile e comincerà a vedere in bolletta un notevole risparmio.
La definizione del DM 30 maggio 2008 parla di rischio finanziario per le ESCo. Effettivamente contratti di questo tipo rappresentano per le ESCo una forma di investimento che, come tale, comporta forzatamente un rischio.Per una ESCo è di grande interesse realizzare interventi ragionati. Infatti il guadagno della ESCo è maggiore quanto più l'intervento da eseguire è contemporaneamente poco costoso, duraturo e molto riuscito in termini di risparmio energetico. Lavorare con questo obiettivo però non basta. La ESCo deve anche avere la certezza che i proprietari rispettino gli accordi. Per questo motivo si parla di rischio finanziario.
Le ESCo sono ulteriormente interessate a lavorare in questo modo perché, oltre ai guadagni che possono arrivare su interventi riusciti, hanno la possibilità di fare utili con il meccanismo dei Certificati Bianchi.
I Certificati Bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali dell'energia attraverso interventi di miglioramento di efficienza energetica. La legislazione italiana prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP). Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio. Le aziende distributrici di energia elettrica e gas possono assolvere al proprio obbligo realizzando interventi di risparmio energetico autonomamente o, in alternativa, acquistando i TEE da altri soggetti. Questi soggetti possono essere le ESCo. Vediamo allora come le ESCo possano incrementare i propri guadagni.
È evidente che un proprietario, guidato da un tecnico esperto, ha certamente maggior interesse economico a realizzare interventi di risparmio energetico senza l'ausilio di società che finanzino i lavori.
È però altrettanto vero che non tutti i proprietari hanno ora a disposizione capitali da investire o, se li hanno, possono essere frenati dai tempi di rientro di questi capitali. Un contratto con una ESCo può allora diventare interessante.
Se, come proprietario, al momento non ho capitali da investire, cos'è meglio tra:
- non eseguire interventi di risparmio energetico e continuare a pagare bollette salate per sempre;
oppure
- eseguire interventi di risparmio energetico senza pagarli ora, continuare a pagare per qualche anno cifre pari alle solite bollette e alla fine dell'accordo pagare bollette molto meno salate?Probabilmente molti opterebbero per la seconda ipotesi. È ovvio però che sorgano alcuni dubbi, il principale dei quali è: siamo sicuri che l'intervento realizzato continuerà ad apportare un risparmio energetico apprezzabile anche successivamente alla scadenza dell'accordo?
Il dubbio è più che lecito, visto che la risposta potrebbe essere un sì o un no a seconda dei singoli casi. Per questo motivo, se non siete esperti in materia di risparmio energetico, suggerisco di stipulare accordi con una ESCo preferibilmente solo dopo aver esaminato la proposta con un vostro tecnico di fiducia. Il vostro tecnico saprà assistervi consigliando l'intervento effettivamente più idoneo e potrà interfacciarsi con la ESCo per ottenere condizioni contrattuali che vi tutelino al massimo.
Le ESCo infatti non sempre propongono accordi standard. Ogni società può mettere a punto accordi sulla base del proprio modo di lavorare e degli obiettivi che intende raggiungere, come anche accordi personalizzati sul tipo di intervento che ritiene più opportuno per l'immobile del cliente.
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