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Spesso, soprattutto negli edifici più datati, si possono notare delle macchie di muffa bianca sui muri o anche sui pavimenti in corrispondenza delle fughe.
Si tratta delle efflorescenze, che assumono proprio la forma di una fioritura.
Sebbene, come si è detto, queste siano più diffuse negli edifici storici in muratura portante, possiamo ritrovarle anche nei più moderni edifici in calcestruzzo.
Vediamo insieme quali possono essere le cause, gli effetti e i possibili rimedi.
Esistono due tipologie di efflorescenze: efflorescenze saline se si tratta di un fenomeno superficiale, sub-efflorescenze se invece è più profondo.
Le prime sono meno pericolose, più facilmente eliminabili e sono quelle che causano più frequentemente il formarsi delle muffe.
Le sub-efflorescenze, invece, riguardando la parte interna della muratura, sono più pericolose. Esse provocano un continuo processo di bagnatura e asciugatura che può portare anche danni strutturali seri.
La formazione delle efflorescenze è causata dalla presenza di acqua nei muri.
Questa può essere già presente negli stessi o può provenire dall'esterno.
L'acqua interna è quella contenuta nelle malte e già normalmente nei materiali da costruzione. L'acqua proveniente dall'esterno è invece quella che i materiali, di per sé porosi, assorbono col tempo per effetto della pioggia, dell'umidità di risalita o anche di infiltrazioni dovute alla rottura di tubazioni ad esempio.
Ovviamente l'acqua interna e quindi le efflorescenze ad essa legate, sono fenomeni più facili da trattare perché essi si esauriscono quando questo contenuto di acqua è evaporato ed è stato dunque eliminato.
In ogni caso l'acqua che risale porta con sé i sali contenuti nei materiali e una volta evaporata fa sì che restino solo questi sulla superficie una volta cristallizzati.
Sono proprio quelli che vediamo spesso esternamente.
I sali più comunemente presenti in fenomeni del genere sono:
Gli effetti che le efflorescenze possono avere sui muri vanno da quelli più trascurabili a quelli più preoccupanti.
Il primo effetto visibile, soprattutto nel caso di efflorescenze saline superficiali, è il rigonfiamento dell'intonaco. Un indice di questo fenomeno è il suono a vuoto che fa la parete quando proviamo a batterci sopra.
La muffa, come si è accennato, è un'altra causa visibile delle efflorescenze saline, con conseguenti danni estetici ma anche cattivi odori e danni alla salute, per cui va eliminata velocemente.
Infine, i danni peggiori sono quelli strutturali, causati dalle sub-efflorescenze che comportano una continua variazione di volume delle murature, creando una pressione sui materiali, portandoli alla fessurazione e spaccatura, per arrivare poi a cedimenti strutturali.
Da quanto detto fin qui, va da sé che dati i danni a cui si va incontro, quando siamo in presenza di efflorescenze e sub-efflorescenze, prima si interviene e meglio è per l'edificio e chi lo abita.
I rimedi sono diversi e di intensità anche diversa, a seconda della fase di formazione della efflorescenza in cui ci troviamo e secondo anche la tipologia di efflorescenza e di sali.
In primo luogo, è bene fare attenzione al tipo di materiali che si impiegano e alla loro corretta posa in opera, per evitare che si parta già svantaggiati e si creino le condizioni favorevoli al formarsi delle efflorescenze.
L'impiego di un buon deumidificatore nell'ambiente interessato dal fenomeno, può essere un ottimo coadiuvante contro questo, ma non la soluzione definitiva.
Nel caso di efflorescenze superficiali bisogna spazzolarle con una spazzola di nylon fino ad eliminare completamente lo strato di sali e poi procedere con un lavaggio con apposito detergente a base acida.
Silancolor Clean Plus di Mapei, detergente igienizzante a base acida
Un esempio è Silancolor Cleaner Plus di Mapei, un detergente igienizzante in soluzione acquosa a base acida e adatto proprio per il lavaggio delle superfici degradate.
Una volta pulita la superficie, per ridurre il rischio che si riformino i sali, è necessario trattarla con prodotti idrofobizzanti e pitture molto traspiranti.
Keradecor Activ paint di Kerakoll pittura traspirante antimuffa
Tra queste, ad esempio, c'è Keradecor Activ Paint di KERAKOLL, una pittura anti-muffa altamente traspirante che fa trasmigrare l'acqua che si posa sulle pareti verso l'esterno, in modo da lasciare la superficie perfettamente asciutta.
Per le sub-efflorescenze la soluzione è un po' più complessa.
In questo caso si consiglia di estrarre i sali cristallizzati all'interno della muratura con l'impiego di estrattori di sali solubili.
Si tratta di impacchi formati da materiali come l'argilla e la pasta di cellulosa.
Cocoon di Westox bioestrattore di sali ecocompatibile
Un esempio è Cocoon Westox un bioestrattore di sali ecocompatibile, a base di acqua distillata e fibre di purissima cellulosa.
Tali prodotti, una volta imbevuti di acqua, assorbono come una spugna i sali, consentendo di estrarli quindi prima che si depositino e cristallizzino formando le efflorescenze.
L'impacco alla fine si asciugherà portando con sé tutti questi sali che potranno così essere facilmente rimossi e puliti definitivamente.
Si procederà poi come per le efflorescenze superficiali, cioè con l'applicazione di un prodotto idrofobizzante, come Siloxan-V di Draco Italiana, una soluzione pronta all'uso per il trattamento delle superfici verticali e la prevenzione di muffe ed efflorescenze.
Siloxan V di Draco, soluzione idrofobizzante
Infine, si applicheranno intonaci e pitture traspiranti, come quelle viste nel paragrafo precedente.
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