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Per riciclo si intende il reimpiego, nel ciclo produttivo, dei materiali provenienti dalla dismissione di manufatti che hanno esaurito la loro funzione come oggetti di consumo.
Questa pratica, da sempre in uso in alcuni settori, era in passato legata e limitata dall'economia di produzione.
Oggi il riciclo finalizzato alla riduzione dell'impatto ambientale, sia in fase di approvvigionamento che di smaltimento, giustifica l'antieconomicità della procedura; la compensazione deriverebbe dalla monetizzazione proveniente dal recupero dei materiali, come materie prime, e dalla riduzione degli oneri aggiuntivi relativi al costo proprio delle discariche e alla successiva bonifica ambientale dell'area di pertinenza.
Diventa sempre più plausibile concepire soluzioni, a monte del ciclo di produzione dei materiali e/o dei prodotti, tali che già in fase di progetto prevedano la variabile smaltimento.
L'ecologic design è una disciplina che studia l'impiego dei materiali facilmente riciclabili (monomateriali), onde evitare il fenomeno di scadimento che si verifica quando si impiegano materiali in miscele tali da risultare non separabili e quindi riutilizzabili solo come mixing con caratteristiche tecniche ridotte (down grading).
Da ciò nasce l'esigenza di progettare manufatti che risultino facilmente decomponibili nei loro elementi costitutivi, evitando chiodature o incollaggi di difficile rimozione e sostituendoli con incastri o bloccaggi a scatto.
Il designer dovrà pensare allora per fare e scomporre, avendo come obiettivo un prodotto senza rifiuto, ovvero smontabile e riusabile, o riciclabile: il design for assembling and disassembling.
La ricaduta positiva dell'autoalimentazione del ciclo è la riduzione dell'impatto ambientale in tutte le fasi, dall'approvvigionamento allo smaltimento.
Le difficoltà tuttavia restano: la mancanza di informazione e talvolta di collaborazione, la resistenza per i costi, l'indeterminatezza dei criteri di valutazione.
L'Azienda Sestini & Corti realizza oggetti unici e originali utilizzando materie naturali ed elementi di recupero, creando arredi progettati nei minimi dettagli, adattabili sia in ambienti rustici che moderni.
I rifiuti legnosi, raccolti sul territorio nazionale nell'ambito delle collaborazioni territoriali instaurate da RILEGNO con piattaforme private ed Amministrazioni comunali, subiscono passaggi successivi che ne consentono la trasformazione in rinnovata materia prima.
Vengono utilizzati in prevalenza nella realizzazione di agglomerati a base legno quali pannelli truciolari e in parte MDF, indispensabili per la fabbricazione di gran parte di mobili e complementi di arredo prodotti in Italia.
Il mondo della produzione, immetterà nel ciclo produttivo i materiali che più si prestano a essere riciclati. Il processo comporterà necessariamente che il consumo modifichi l'atteggiamento corrente, per recuperare una dimensione preconsumistica.
Dovremo acquisire una coscienza del consumo distinto dal consumismo che, oltre un certo limite, assume forme di dissipazione essenzialmente prive di un contenuto reale di soddisfazione.
Un'infinità di oggetti per noi perdono importanza quando si trasformano in rifiuto: la loro vita però continua per un tempo che dipende dalle caratteristiche dell'ambiente che li accoglie e dalla loro biodegradabilità, che è massima per i rifiuti organici, minima per le molecole di sintesi.
La biodegradabilità è la capacità di rientrare al più presto possibile nel ciclo degli elementi naturali.
In pratica, ciascun materiale partecipa a una catena di reazioni che lo porta da uno stato più complesso in cui le molecole sono fortemente legate tra loro e hanno un certo contenuto di energia, a uno più semplice in cui l'aggregazione è casuale o assente.
L'eco design propone un modello economico diverso, dove le materie prime non vengono più estratte, utilizzate una sola volta e gettate via.
In un'economia circolare i rifiuti sono considerati materie prime e il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio diventano la norma.
Prolungare l'uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentarne l'efficienza servono anche a rafforzare la competitività dell'UE sulla scena mondiale.
Il termine upcycling è usato dagli americani per indicare una operazione di trasformazione di oggetti vecchi in disuso, destinati alla discarica, in cose nuove e utili.
Con questo procedimento gli oggetti acquisiscono una vita nuova e una funzione imprevista, con la rivalutazione della loro bellezza, mostrando il potenziale nascosto e gli svariati possibili impieghi.
Ad esempio, le reti da pesca possono essere impiegate nella realizzazione di inediti lampadari, oppure come elemento a parete per appendere degli oggetti, o ancora come elemento per valorizzare una tavola con gli elementi del mare.
Bancali di legno, al naturale o dipinti in svariati colori possono essere riutilizzati come tavolo basso in un soggiorno o veranda o appesi a parete come portapiante, riviste o altro.
L'Azienda Riuso Design nasce dall'idea di base di riciclare cose vecchie, brutte e ormai inutili trasformandole in opere d'arte, convinti che lo spreco sia in ogni modo e maniera inutile e dannoso.
Anche oggetti quali una vecchia bicicletta, uno skateboard, pezzi di tubazione, mattoni in argilla o in cemento, possono essere trasformati in una base di appoggio, in comodini, librerie o mensole sicuramente originali.
Le cassette in legno della frutta possono essere riciclate a formare pareti divisorie dal sapore eco-friendly, su cui poggiare svariati oggetti, mantenendo però un certo ordine per evitare di creare qualcosa di disarmonico.
Le belle casse in legno di vino pregiate, con vecchie scritte araldiche, sono perfette anche per creare una inedita boiserie in uno spazio della casa.
I tappi di sughero, spesso conservati per qualche particolare ricordo di un avvenimento importante, possono essere trasformati in tappeto antiscivolo o decorazioni per pareti.
Il riciclo degli oggetti, oltre a essere utile è certamente anche divertente.
È un modo propositivo per esprimere creatività e riutilizzare cose dismesse.
In ogni utensile dismesso, infatti, si nasconde un potenziale nuovo oggetto da far emergere mediante la fantasia e l'inventiva.
Anche i tessuti o i capi di abbigliamento non più utilizzabili possono essere trasformati per realizzare altre cose, come i vecchi jeans che acquistano nuova vita sotto forma di copridivani o borse, pochette, pantofole, copertine, piccoli gioielli e molto altro.
Grazie alla sua particolare resistenza il jeans è uno dei materiali di abbigliamento più amati per realizzare oggettidiarredo e accessori assolutamente personalizzati, per creare idee sfiziose e glamour. Uno stile di tendenza è il vintage, con pochi elementi e semplici materiali riciclati è possibile ricreare ambienti dal sapore vissuto.
Recuperare una carta da parati da qualche rigattiere e delle vecchie tende stampate degli anni '70, rinnovare le grosse assi di legno di un vecchio pavimento, è un modo per rimetterli in gioco e avere la soddisfazione di dare nuova vita alla propria casa con oggetti dimenticati.
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