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In passato, chi si accingeva a costruire la propria abitazione, prendeva come riferimento le tipologie costruttive più usate nell'area geografica in cui intendeva costruire.
Pertanto nelle zone montuose, pietra e legno rappresentavano i materiali più usati, mentre nelle aree pianeggianti la struttura in muratura costituita da pietrame di tufo o da mattoni in laterizio erano le soluzioni più usate.
Con l'avvento del calcestruzzo armato, alle tipologie descritte, si sono aggiunti i moderni edifici con struttura in cemento armato, i quali pian piano vengono sostituiti con ardite costruzioni in acciaio.
Attualmente è possibile scegliere il tipo di costruzione da realizzare, impiegando i materiali che meglio di altri possono garantire durata, sicurezza, sostenibilità, unitamente a costi contenuti.
Il mercato edilizio offre ormai soluzioni di ogni tipo, per cui vengono offerte costruzioni realizzate in laterizio, cemento armato, murature di vario tipo, legno, oltre a soluzioni miste in cui i diversi materiali sono uniti insieme per costituire l'organismo edilizio.
La particolare importanza che i problemi ambientali hanno assunto, in tutto il pianeta, hanno favorito la maggior diffusione di proposte costituite da materiali naturali, di cui legno e laterizio rappresentano gli elementi più antichi ancora oggi molto diffusi.
Tale diffusione è influenzata dalla durata nei secoli di costruzioni realizzate con strutture costituite da mattoni di laterizio, pietre e legni vari.
Ciò è testimoniato dai numerosi esempi di costruzioni realizzate in tutto il mondo dagli antichi romani, o dalle ardite costruzioni in legno come le antiche pagode giapponesi, ecc.
Alla luce di quanto descritto, viene da chiedersi con quale dei due sistemi costruttivi è possibile realizzare costruzioni sicure, ecocompatibili, che garantiscono nel tempo una lunga durata e una minima manutenzione.
Dovendo prendere in considerazione tutti gli elementi che entrano in gioco nella realizzazione delle due tipologie costruttive, non è facile dare una risposta in senso assoluto, anche se in entrambi le soluzioni sono presenti elementi costruttivi identici come le fondazioni e l'impiantistica.
Se volessimo comparare i due materiali da costruzione in questione, legno e laterizio, in rapporto alla durabilità nel tempo, occorre subito mettere in risalto che allo stato naturale l'argilla cotta con la quale si realizzano i mattoni, e il legno stagionato, hanno sicuramente comportamenti differenti.
Infatti il legno, pur essendo ecologico, riciclabile, senza subire trattamenti protettivi, è più vulnerabile del laterizio, esso è attaccabile da muffe, batteri, marcisce in presenza di acqua, brucia facilmente, perdendo così la sua consistenza e stabilità nel tempo.
Altrettanto non possiamo dire del laterizio realizzato cuocendo semplicemente dell'argilla, le testimonianze storiche precedentemente citate, lo confermano.
Per poter comparare i due materiali, dal punto di vista della durabilità, occorre trattare il legno con una serie di procedimenti, che prevedono l'impiego di diverse sostanze chimiche, capaci di rallentarne il degrado e renderlo meno ignifugo.
Tali trattamenti, purtroppo, fanno decadere la naturalezza del materiale, pur allungandone la vita.
A fronte di tali problematiche, occorre dire che, una volta trattato, il legno può raggiungere una durabilità abbastanza lunga, in rapporto alle condizioni di esercizio a cui è sottoposto.
Pertanto, può essere tranquillamente impiegato per realizzare abitazioni sicure e termicamente ben protette e isolate.
Esaminando nei secoli la durata delle diverse costruzioni realizzate in ogni parte del mondo, si dispone di un sufficiente numero di dati per poter affermare che le costruzioni in laterizio risultano più durature di tutte le altre.
Anche dopo l'introduzione del cemento armato, prendendo in esame le differenti tipologie costruttive si osserva come le costruzioni in laterizio, hanno sempre mantenuto tale primato, rispetto al parametro della durabilità.
Volendo paragonare la durata nell'arco di un secolo di costruzioni realizzate con differenti materiali, possiamo senza'altro affermare che 100 anni per una struttura in laterizio ben eseguita non rappresentano un traguardo irraggiungibile.
Mentre una costruzione in calcestruzzo armato difficilmente supera i primi 80 anni senza manifestare problematiche di degrado.
Le costruzioni in legno, difficilmente raggiungono durate superiori ai 50 anni, senza denotare criticità di diverso tipo, tali da farle perdere la caratteristica di costruzione confortevole e sicura.
I motivi di tali differenze di durata, a parità di corretta esecuzione e scelta di materiali idonei rispettivamente per ciascuna tipologia, risiedono principalmente nel diverso comportamento che tali materiali manifestano in seguito a eventi naturali come piogge, neve, oltre a eventi particolari come alluvioni, terremoti, incendi, ecc.
Gli ultimi eventi catastrofici che hanno colpito diversi territori, in ogni parte del mondo, hanno messo in evidenza tale diversità.
In seguito a fenomeni alluvionali, le strutture in legno sono risultate le più compromesse, stante la lunga permanenza in acqua delle parti in legno e dei relativi rivestimenti, al punto tale da dover richiedere la sostituzione di buona parte delle strutture portanti.
Le costruzioni in laterizio hanno dimostrato di essere più affidabili, anche se il contenuto di acqua trattenuto dalle murature in laterizio, necessita di più tempo per essere smaltito.
Analogamente le strutture in calcestruzzo armato, non hanno manifestato particolari problematiche ai fini della stabilità e integrità strutturale.
In caso d'incendio, il comportamento dei materiali in questione è differente: il laterizio, realizzato cuocendo l'argilla a circa 1000°, non è infiammabile, pertanto può sopportare tranquillamente le alte temperature prodotte durante un incendio, senza alterazioni strutturali.
Anche il calcestruzzo, garantisce una buona affidabilità in caso d'incendio, poiché non bruciando evita la propagazione dell'incendio e fornisce una barriera di protezione per isolare luoghi, favorendo l'evacuazione.
Anche in caso di parziale danneggiamento delle strutture in calcestruzzo, è sempre possibile ripararle ripristinandone la staticità e la funzionalità, in caso di allagamento, le strutture in calcestruzzo armato realizzate correttamente, non manifestano particolari criticità, ne favoriscono fenomeni di umidità di risalita.
Le strutture in legno e i manufatti con esso realizzati, in caso d'incendio subiscono un iniziale fenomeno di combustione della parte esterna, la quale realizza uno strato carbonioso capace di proteggere la parte interna della struttura.
Nonostante tale caratteristica autoprotettiva, in presenza di condizioni favorevoli, superate temperature di 250 °C, il legno continua a incendiarsi interessando tutta la parte legnosa, fino a farle perdere ogni caratteristica di resistenza, con la conseguente rovina e propagazione dell'incendio.
La combustione, inoltre, favorisce l'emissione di fumo e sostanze tossiche, letali per chi le dovesse inalare.
Come si può rilevare da quanto descritto, le caratteristiche di base dei materiali esaminati, mettono in risalto la migliore resistenza delle strutture in laterizio, cosa che nell'ambito delle costruzioni realizzate nel mondo appare evidente.
Le moderne tecniche di costruzione, impiegando processi produttivi particolari, hanno molto migliorato le condizioni di durabilità delle costruzioni realizzate con legno e laterizio.
Il mercato immobiliare mette in evidenza come le tipologie di costruzioni realizzate con laterizi siano certamente più richieste rispetto alle pur moderne costruzioni realizzate in legno.
Tale preferenza, oltre a tener conto degli aspetti precedentemente illustrati, tiene conto anche del valore di mercato nel tempo delle costruzioni descritte.
Le costruzioni in pietra fanno dato nei secoli prova di durabilità e sicurezza.
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