Questo sito utilizza cookie tecnici per annunci non profilati sulla tua esperienza di navigazione e cookie di terze parti per mostrarti invece annunci personalizzati in linea con le tue preferenze di navigazione. Per conoscere quali annunci di terze parti sono visibili sulle nostre pagine leggi l'informativa. Per negare il consenso dei soli cookie relativi alla profilazione clicca qui. Puoi invece acconsentire all'utilizzo dei cookie personalizzati accettando questa informativa. |
ACCETTA |
24 Settembre 2015 ore 10:57 - NEWS Proprietà |
I rapporti di vicinato, quando sono astiosi, portano nelle aule di tribunale le controversie più disparate.
Certo, talvolta, anche l'astio può essere utile all'interesse pubblico perché può contribuire a un maggiore rispetto delle norme da parte dei consociati.
Così, ad esempio, può succedere che il vicino di casa presenti un esposto al Comune per una costruzione senza autorizzazione di una piscina, di un pergolato e altri locali e poi, una volta che i vicini hanno ottenuto il permesso di costruire in sanatoria, si rivolga anche al tribunale amministrativo per chiederne l'annullamento, tra gli altri motivi, anche per mancato rispetto delle distanze legali.
È il caso che ha portato alla sentenza del Tar di Napoli n. 3520 depositata il 2 luglio scorso.
Come noto, infatti, le costruzioni devono rispettare determinate distanze fissate dalla legge e dai regolamenti locali. La questione giuridica odierna è se le norme vanno applicate anche al caso delle piscine.
Per rispondere alla domanda partiamo dal dato normativo: la norma principale di riferimento è contenuta nell'art. 873 c.c., secondo cui tra le costruzioni su terreni confinanti, se non sono unite o aderenti, deve esserci una distanza non minore di tre metri.
Il limite di tre metri può essere aumentato dai regolamenti locali (ma, evidentemente, non ridotto).
Il fulcro della questione si fonda, quindi, sul concetto di costruzioni.
Per costruzioni dobbiamo intendere, per quanto ci riguarda, qualsiasi opera non completamente interrata che abbia i caratteri della solidità, stabilità e immobilizzazione al suolo.
La giurisprudenza si esprime spessissimo con tali termini; per esempio, con le sentenze della Corte di Cassazione nn. 22127/2007 e 20574/2007 e di recente, n. 9679/2014.
Infatti, gli edifici interrati sono esclusi dall'ambito del concetto di costruzioni come intese dall'art. 873 c.c.; anche in tal senso la giurisprudenza è vasta; si menzionano solo la sentenza n. 5450 del 1998 con cui la Corte di Cassazione esclude dalle norme sulle distanze una costruzione posta al di sotto del piano di campagna e la sentenza della Corte di Cassazione n. 5956 del 1996 con cui viene escluso dall'applicazione della norma un campo da tennis.
Per quanto ci riguarda, bisogna evidenziare che una costruzione, affinché sia rilevante ai sensi dell'art. 873 c.c., e dunque soggetta alle norme sulle distanze ivi cntenute, non può essere completamente interrata.
Infatti, come è statto detto, i piani interrati devono ritenersi esonerati dal rispetto delle distanze legali (Tar Puglia, Lecce n. 3200/2014).
Con tale premessa, allora, le piscine corrispondono a tale definizione?
Avendo presente il concetto generale, già più volte affermato in giurisprudenza, evidentemente no!
Ma vediamo in che limiti.
Già il Tar di Milano, con la sentenza n. 428 del 1988, richiamata dalla sentenza del Tar Napoli n. 3520, aveva in passato escluso l'applicazione delle distanze legali alle piscine interrate.
Il Tar Napoli decide rifacendosi alla pregressa giurisprudenza e dunque così spiega:
In ogni caso, poi, entrambe le opere (piscina e annessi vani tecnici) non risultano rilevanti ai fini della violazione delle distanze legali trattandosi di opere interrate o che comunque non si innalzano oltre il livello del terreno, con conseguente inconfigurabilità di un corpo edilizio idoneo a creare dannose intercapedini e a pregiudicare la salubrità dell'ambiente collocato tra gli edifici.
Si specifica poi il motivo per cui è previsto l'obbligo del rispetto delle distanze e, conseguentemente, il motivo per cui esso non si applica al caso di specie:
essendo la normativa dettata in materia di distanze legali diretta ad evitare la formazione di strette e dannose intercapedini per evidenti ragioni di igiene, areazione e luminosità, ne deriva che la suddetta normativa è inapplicabile relativamente ad un manufatto completamente interrato quale una piscina (T.A.R. Lombardia, Milano, 20 dicembre 1988 n. 428), in quanto i piani interrati devono ritenersi esonerati dal rispetto delle distanze legali (T.A.R. Puglia, Lecce, sez. III 30 dicembre 2014 n. 3200).
Anche la ratio della legge e cioè il fatto che tale obbligo esiste al fine di evitare la formazione di strette e dannose intercapedini in realtà è stata spesso ribadita negli stessi termini dalla giurisprudenza; tra tante decisioni si menzionano quelle della Corte di Cassazione n. 4639 del 2007 e del Tribunale di Modena n. 638 del 10 aprile 2014.O anche della Corte di Cassazione n. 5956 del 1996, con cui viene eslcuso dall'obbligo delle distanze un campo da tennis, in quanto costruito sul piano di campagna, ma anche i plinti interrati di sostegno dei pali di illuminazione del campo, in quanto, non erette sopra il suolo e ritenuti opere assolutamente inidonee a creare intercapedini, e, ancora, il cordolo cementizio posto a delimitare lo stesso campo da tennis, la rete metallica di protezione del campo stesso e i pali posti a sostegno delle cellule fotoelettriche di illuminazione, per l'oggettiva idoneità a determinare intercapedini che siano fonti di danno o di pericolo e al solo scopo di accertare se a quell'opera possa attribuirsi la natura di costruzione, nel senso e ai fini dell'art. 873 c.c..
Con la sentenza n. 3520 del Tar Napoli viene dunque chiaramente spiegata la ratio delle norme sulle distanze di cui all'art. 873 c.c. e, dunque, anche l'esclusione delle stesse per il caso delle piscine (interrate).
Attenzione però: è ben tenere presente che tutto il ragionamento si basa sul presupposto dell'interramento; dunque, una piscina non interrata deve rispettare le distanze legali.
Non manca sulla questione una decisione della suprema Corte, la n. 13389 del 2011, con la quale è stato appunto deciso, in un caso di rialzo del terreno in cui era stata poi interrata una piscina, che si trattasse di vera e propria costruzione ai sensi dell'art. 873 c.c. ribadendo che, secondo la consolidata giurisprudenza di Legittimità:
la nozione di costruzione non si identifica con quella di edificio ma si estende a qualsiasi manufatto non completamente interrato che abbia i caratteri della solidità, stabilità, ed immobilizzazione al suolo, anche mediante appoggio, incorporazione o collegamento fisso ad un corpo di fabbrica preesistente o contestualmente realizzato, indipendentemente dal livello di posa e di elevazione dell'opera.
|
||
REGISTRATI COME UTENTE 323.233 Utenti Registrati |
Notizie che trattano Distanze legali e piscine che potrebbero interessarti
|
La costruzione di una piscina e il rispetto delle distanze legali
Leggi e Normative Tecniche - Le piscine devono rispettare le distanze minime tra edifici e dai confini del lotto? La risposta è complessa e dipende dalle caratteristiche di ciascuna piscina
|
Distanze legali tra edifici: non valgono in presenza di strada pubblica
Leggi e Normative Tecniche - Le norme sulle distanze legali previste dal codice civile prevalgono su regolamenti edilizi locali. Non valgono però se tra gli edifici c'è una strada pubblica.
|
Piscine fuoriterra da giardino o terrazzo
Sistemazione esterna - L'installazione di una piscina fuori terra ha moltissimi vantaggi rispetto a quella interrata: richiede tempi stretti senza interventi edilizi e il risultato sorprende.
|
Spazio bordo piscina, il giusto arredo
Arredo giardino - Se nel vostro giardino avete una piscina, dovrete pensare anche all'arredamento per bordo piscina, in modo da aumentare il comfort per un outdoor davvero unico!
|
Nuovi modelli di piscine fuori terra, come si installano e quanto costano
Spazio esterno - Le piscine fuori terra sono facili da montare e possono essere installate anche in spazi di scarsa metratura. Ecco i modelli più acquistati, con misure e prezzi
|
Piastrelle e posa in opera per rivestimenti di piscine
Spazio esterno - Realizzare le pareti di una piscina è un'operazione precisa e molto scrupolosa in tutte le sue fasi: dalla scelta della piastrella alle verifiche dopo la posa.
|
Piscina a sfioro: soluzione progettuale per valorizzare lo spazio esterno
Spazio esterno - Piscina a sfioro: idea per una piscina di forma sfalsata a filo pavimento con zona solarium, creando la suggestione di uno specchio d'acqua nello spazio esterno
|
Realizzare una piscina: un sogno alla portata di tutti
Sistemazione esterna - Costruire una piscina interrata è un desiderio facilmente realizzabile grazie alle nuove tecnologie costruttive e ai materiali innovativi presenti sul mercato.
|
SPA multisensoriale in casa
Wellness - La sala da bagno riveste un ruolo sempre più importante all'interno della casa, tanto da diventare una piccola spa.
|
Buona sera a tutti, Allego l'immagine così rendo meglio l'idea. Dovrei ampliare una piscina abbattendo il muretto divisorio e ampliando la piscina più piccola in...
|
Salve, mi sto accingendo ad acquistare casa e stavo valutando la costruzione di una piscina. Ho un terrazzo a livello della cucina, dove ho uno spazio di 5x5 mt su cui ipotizzare...
|
Salve a tutti, leggendo tra i vari post di questo forum ho capito che comunque, prima di lasciarsi trasportare dal piacere di istallare una piscina in terrazza bisogna fare i...
|
Salve, ho comprato una piscina 3x2 è riempita con 2300 litri di acqua, sotto la piscina passa il corsello dei garage con una soletta di 30 cm, i traversi passano...
|
Buongiorno a tutti e buona domenica delle palme. Vorrei realizzare una piscina nell'alto Salento, esattamente in provincia di Brindisi. Parliamo di una SECONDA casa in...
|