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I dissuasori sono la soluzione ideale per impedire il passaggio di automobili indesiderate.
Questa esigenza è molto comune ad esempio per limitare l'accesso ai soli residenti all'interno di una zona a traffico limitato, rendere fruibili gli spazi per il carico-scarico delle merci solo ad alcune ore, bloccare il transito di estranei in uno stradello privato o semplicemente evitare che gli esterni sostino nei posti auto esterni assegnati agli abitanti di un condominio o un complesso residenziale.
Tuttavia, gli ultimi mesi hanno dimostrato che i dissuasori possono rivestire un ruolo fondamentale anche per la sicurezza e la salvaguardia dell'incolumità dei pedoni: alcuni tra gli ultimi, tragici, attentati sono stati infatti compiuti semplicemente lanciando camion, furgoni o suv la tutta velocità tra la folla che assisteva ai fuochi artificiali, si aggirava tra le bancarelle di un mercatino o passeggiava.
I dissuasori fissi, di utilizzo molto comune, hanno tuttavia lo svantaggio di impedire il transito a qualsiasi veicolo: ottimi per delimitare le zone pedonali, sono quindi molto scomodi e inefficaci negli altri casi.
La soluzione ottimale consiste dunque nell'installazione di dissuasori mobili a scomparsa, automatici o semiautomatici.
Il funzionamento di base è molto semplice: se la centralina elettronica che comanda il sistema riconosce un veicolo autorizzato a passare abbassa il cilindro del dissuasore, che scompare completamente nel manto stradale e successivamente torna ad alzarsi. Se viceversa il veicolo non può transitare, la centralina comanda il sollevamento del dissuasore bloccando la strada.
Una volta in stand-by il dispositivo è programmabile per avere il paletto alzato oppure abbassato in base alle proprie esigenze, al traffico previsto o alle ore del giorno. il riconoscimento dei veicoli autorizzati avviene automaticamente tramite un dispositivo gps, una fotocellula o un telecomando installato a bordo, oppure inserendo una chiave o strisciando una smart card su un'apposito lettore installato a bordo strada.
I modelli più diffusi ed efficienti sfruttano la tecnologia oleodinamica, una branca dell'ingegneria meccanica che si occupa dello studio della trasmissione dell'energia tramite fluidi in pressione, generalmente olio idraulico.
Un dissuasore oleodinamico è generalmente formato da cinque parti: la cassa, cioè il contenitore interrato destinato a contenere il dissuasore; il paletto mobile, cavo o costituito da un pezzo unico di metallo in base al modello; il coperchio per la chiusura superiore del paletto; il carrello di sollevamento e naturalmente i collegamenti elettrici ed elettronici per l'attivazione a distanza.
Alcuni modelli sono inoltre dotati di luci o bande luminose led nella parte alta del paletto per migliorarne la visibilità in posizione alzata: tali luci, quasi sempre di colore giallo, rosso, verde o azzurro, sono infatti fisse quando il dissuasore è sollevato e lampeggianti durante la salita e discesa.
Esistono tuttavia varie tipologie di dissuasori: una prima distinzione è tra quelli automatici e semiautomatici. I primi vengono infatti attivati con un telecomando o una fotocellula direttamente dal veicolo in movimento, mentre i secondi richiedono una centralina elettronica con un lettore per il riconoscimento della chiave di accesso (una vera e propria chiave o più spesso una smart card).
I modelli Touche 100 e Touche 200 dell'azienda GIBIDI sono un tipico esempio di questi dipositivi: a sezione rotonda, sono costituiti da cilindri cavi di acciaio con diametro di rispettivamente di 120 o 275 mm e spessore di 10 mm.
La parte superiore del dissuasore è protetta da un coperchio di acciaio zigrinato carrabile ad alta resistenza, mentre la cassa esterna è a forma di cilindro o parallelepipedo.
Anche la Linea J della FAAC garantisce ottime prestazioni: questi elementi, automatici o semiautomatici, sono infatti dotati di luci led e fasce catarifragenti ad alta visibilità per segnalarne la presenza in modo ottimale. Sono dunque omologati anche per l'installazione su suolo pubblico.
Il modello FAAC J275SA, che per funzionare correttamente non ha bisogno dell'allacciamento elettrico, è anzi appositamente studiato per l'installazione in centri storici, zone isolate e aree di difficile cablaggio.
I dissuasori si classificano anche in normali, cioè destinati semplicemente a limitare il transito o l'accesso in una determinata zona, oppure di sicurezza o corazzati, in grado di bloccare un mezzo pesante ad alta velocità: questi ultimi sono pensati soprattutto per la protezione di edifici sensibili come banche, caserme o edifici pubblici, ma trovano una valida applicazione anche per impedire gli attentati nelle zone pedonali più frequentate.
Il dissuasore automatico J355HA-M30-P1 di FAAC risponde perfettamente a queste caratteristiche, essendo in grado di fermare un camion di quasi sette tonnellate alla velocità di 50 km/h.
One 50 Evo di Urbaco garantisce prestazioni ancora più alte: costruito in acciaio ad alta resistenza e pesante ben 560 kg riesce infatti a fermare un veicolo da 6,8 tonnellate alla velocità di ben 80 chilometri all'ora.
Ma un dissuasore non deve essere solamente conforme al Codice della Strada o rispettare rigorosi criteri di sicurezza, perché in un contesto di pregio come un centro storico o una zona residenziale signorile anche l'estetica assume un grande valore.
Le principali aziende del settore hanno quindi ideato una vasta gamma di dissuasori di design capaci di inserirsi con naturalezza in qualunque contesto.
La già ricordata Linea J di FAAC ha un aspetto semplice ed essenziale, come si conviene a un oggetto creato per rispondere a un esigenza concreta.
Per un contesto tradizionale sono dunque più adatti i modelli con superficie color grigio antracite, in grado di intonarsi perfettamente con una pavimentazione in pavé o sampietrini. In ambienti moderni e dinamici gli esemplari con superficie di acciaio lucido o satinato esprimono invece maggiore aggressività.
L'azienda Urbaco propone invece la collezione Cylinder, una sostanziale rilettura in chiave minimalista e contemporanea del normale dissuasore a sezione cilindrica.
La superficie assume infatti l'aspetto di un'entità perfettamente liscia e riflettente, senza sporgenze o zigrinature che interrompono la perfezione della forma geometrica pura.
I colori disponibili, rosso, verde e azzurro molto vivaci per segnalarne la presenza, trasformano il dissuasore in un vero e proprio oggetto scultoreo. L'impressione è rafforzata ulteriormente dalla semplice banda catarifrangente giallo vivo.
La serie Chateuneuf, disponibile in bianco, grigio antracite, rosso, verde e azzurro con le sue tre sottili bande orizzontali in sommità sembra invece ispirarsi ai tipici idranti visibili in molte città americane.
La citazione sembra raccolta anche dal modello Acropole, in ghisa verniciata di bianco, caratterizzato da una superficie visibilmente zigrinata.
Alcuni modelli speciali, trattati a imitazione della pietra per intonarli al contesto o dall'inedita forma a rocchetto sono invece vere e proprie sculture mobili decisamente innovative.
G6 Evo è infine il dissuasore ideale per le zone perdonali. Il modello base è in acciaio lucidato a specchio, con una striscia luminosa sommitale di colore rosso o azzurro, ma in alcuni casi può essere personalizzato con pellicole adesive o decalcomanie, diventando un ottimo supporto per segnali di pubblica utilità, informazioni turistiche o messaggi pubblicitari.
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