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Inciampare nei pavimenti rappresenta un problema diffuso negli spazi sia pubblici che privati, con implicazioni significative per la sicurezza, la salute e l’accessibilità.
Caduta anziano: il rischio è pericoloso - IStok
Ogni anno, migliaia di persone subiscono infatti cadute dovute a pavimentazioni irregolari, soglie non indicate, gradini improvvisi o materiali scivolosi, con conseguenti contusioni, fratture e, nei casi più gravi, conseguenze permanenti.
La prevenzione di tali rischi non è dunque solo un obbligo morale e soprattutto normativo, ma anche una forma di autotutela assolutamente necessaria, perché con una spesa contenuta si possono evitare problemi potenzialmente gravi.
Il rischio di inciampo è pericoloso per le persone vulnerabili - IStok
L’attenzione a questi temi può ridurre le difficoltà quotidiane per disabili, bambini, anziani, genitori con il passeggino e persone con carichi pesanti.
Le responsabilità legali per i rischi di caduta sono ovviamente maggiori negli spazi pubblici come marciapiedi, piazze, scuole o centri commerciali.
Riguardano anche i proprietari delle abitazioni private per gli ambienti di propria pertinenza, soprattutto nel caso degli spazi comuni condominiali come scale, cortili, androni e corridoi.
Una soglia rialzata crea un rischio di inciampo - IStock
In questo caso, le responsabilità principali riguardano innanzi tutto il condominio in primis e in secondo luogo l’amministratore, a cui compete l’obbligo di assicurare una manutenzione adeguata e/o richiamare i condomini inadempienti.
Nel caso di un’abitazione, l’unico responsabile è invece il proprietario.
Se questa risulta affittata, ne risponde l’inquilino qualora abbia cagionato il danno o sia stato negligente nel segnalare situazioni potenzialmente rischiose.
Ma in concreto quali sono gli elementi che provocano un rischio di inciampo?
L'altezza ineguale dei gradini crea un rischio di inciampo - IStok
Essi appartengono normalmente a sei categorie: piccoli dislivelli , scale o rampe con gradini o pendenza disuguale, pavimenti troppo lisci, grate ed infissi delle porte finestre.
Piccoli dislivelli ostacolano la fruibilità - Getty Images
Le micro barriere architettoniche sono invece leggermente diverse dl punto di vista concettuale.
Sebbene infatti molto simile ai comuni rischi di inciamp, esse ostacolano notevolmente la fruizione dello spazio da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Rispetto inoltre alle barriere architettoniche classiche come ad esempio intere rampe di scale o porte troppo strette, pur rispettando formalmente i requisiti di legge, favoriscono comunque una percezione dello spazio come ostile e non inclusivo.
I grigliati metallici come rischio di inciampo - Pixabay
Facciamo alcuni esempi: la legge 13/1989 stabilisce ad esempio che in un edificio accessibile non debbano esistere gradini o dislivelli maggiori di 2,5 cm.
La stessa legge stabilisce inoltre che le eventuali grate calpestabili debbano avere maglie non superiori a 2,5 cm.
Si tratta di un compromesso ritenuto accettabile, perché la maggior parte delle calzature e dei bastoni da passeggio hanno dimensioni maggiori.
I percorsi tattili - Getty Images
Talvolta, invece, gli accorgimenti progettuali per un certo tipo di disabilità finiscono per creare un pericolo ad altri disabili o normodotati.
É il caso in particolare dei percorsi tattili per non vedenti, formati da specifiche piastrelle di notevoli dimensioni con una serie di scanalature parallele, appositamente progettate per essere percepite camminandoci sopra.
Uno dei principali fattori di rischio è dunque la scarsa uniformità dei pavimenti.
Differenze di altezza anche minime (ad esempio pochi millimetri tra due piastrelle contigue) possono provocare inciampi frequenti.
I pavimenti sconnessi e i rischi di inciampo - Getty Images
La manutenzione periodica dei pavimenti risulta dunque essenziale
Rimuovere elementi danneggiati, livellare superfici e sostituire materiali usurati contribuisce infatti a ridurre gli incidenti e a garantire la sicurezza degli utenti.
Occorre inoltre evitare i rattoppi e le integrazioni improvvisate, anch’esse piuttosto insicure.
Molto spesso il rischio caduta deriva invece da errori progettuali.
Uno piuttosto frequente nei portici e negli androni condominiali riguarda la scelta di un pavimento di marmo lucidato, che in caso di pioggia o nevicata crea zone molto scivolose per la formazione di un velo d’acqua praticamente invisibile.
Pavimenti lucidi e riflettenti possono disorientare - Getty Images
All'interno degli edifici, un pavimento molto lucido potrebbe inoltre riflettere i corpi illuminanti, creando la falsa percezione di un ostacolo.
Nelle zone di passaggio risulta dunque preferibile scegliere pavimenti in materiali naturalmente ruvidi come il cotto, il calcestruzzo o la pietra serena.
In alternativa, si possono adottare oppure su piastrelle di klinker o gres, oppure una finitura che conferisca una certa scabrosità alla superficie del marmo.
Un altro elemento critico è la mancanza di contrasto visivo tra superfici diverse.
I pavimenti uniformi, senza segnalazioni cromatiche o tattili, possono infatti confondere gli utenti con ridotta percezione visiva, rendendo difficoltoso individuare soglie, gradini o rampe.
I dislivelli, se necessari, vanno perciò segnalati con attenzione.
La segnaletica standard risulta poco gradevole - arch. Matteuzzi
Non serve un nastro adesivo specifico (normalmente con una serie di bande oblique gialle e nere), sicuramente efficace ma esteticamente poco apprezzabile.
Si possono infatti adottare alcuni accorgimenti eleganti e poco invasivi, come una pavimentazione di colore e/o materiale contrastante
Stesso discorso vale per un inserto di materiale contrastante o una decorazione lineare che crei una sorta di barriera visiva e psicologica.
Differenziare colori e materiali evidenzia i dislivelli - Getty Images
Negli ambienti interni, occorre invece evitare di creare piccoli dislivelli in seguito alla posa di un nuovo pavimento su quello preesistente.
Oltre ad appesantire il solaio, in corrispondenza delle porte si creano infatti minuscoli scalini che aumentano il rischio di cadute.
Lo stesso principio si applica anche alla creazione dei gradini necessari ad esempio in seguito al rifacimento dei solai, all’esecuzione di una soletta collaborante o all’aggiornamento degli impianti: in questi casi, una soluzione discreta consiste nel marcare il dislivello con alcune scanalature praticate nella pavimentazione.
Occorre infine usare i grigliati metallici solo quando strettamente necessario, scegliendoli a maglie fitte e con la superficie superiore con un trattamento antiscivolo, fondamentale soprattutto nei giorni di pioggia.
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