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Un dimensionamento di massima di una rete del gas, piccola come quella necessaria per l'adduzione gas al piano cottura della nostra cucina ed alla caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, può essere fatto semplicemente tenendo conto della potenza in questione, del percorso, interno o esterno, che devono seguire le tubazioni e del tipo di materiale che si vuole utilizzare.
Premesso che nella maggior parte dei casi si fa riferimento all'impiego di gas metano o gas di città e che la scelta delle tubazioni da parte dei tecnici installatori viene quasi sempre fatta per similitudine con gli impianti precedenti, il parametro maggiormente soggetto a variazione di caso in caso è, generalmente, la lunghezza delle tubazioni, che è in funzione dei percorsi.
Le norme di riferimento, tra le quali la principale è la UNI CIG 7129/08, per gli impianti civili di potenza gas inferiore a 35 kW non richiedono la redazione di un progetto da parte di un professionista abilitato, che è, invece, necessario quando viene superata tale soglia.
Le prime considerazioni riguardano la scelta del tipo di materiale per le tubazioni, che possono essere in polietilene, rame, acciaio e multistrato, con quest'ultimo da qualche anno utilizzabile anche in Italia come già accadeva da diversi anni nel resto dell'Europa.
Il polietilene è destinato ai tratti di tubazioni interrate, come ad esempio quelli che corrono sotto giardini o cortili privi di pavimentazione, nei quali il filo superiore della tubazione deve essere posto ad una profondità di almeno 60 centimetri rispetto al piano di calpestio di riferimento e la stessa tubazione deve essere annegata in un letto di sabbia, con la possibilità di prevedere un ulteriore protezione mediante l'intubamento del polietilene in un tubo corrugato. Per i tratti esterni all'edificio è possibile utilizzare tubazioni in acciaio, che devono essere installate a vista ed opportunamente ancorate.
Il rame è generalmente destinato ai tratti di tubazioni del gas all'interno dell'edificio, tubazioni che possono viaggiare sottopavimento, generalmente seguendo percorsi perimetrali alle aree e rettilinei, e devono essere allocate in una striscia di spazio, sotto il pavimento, non superiore ai venti centimetri di distanza dalle pareti.
Il multistrato può essere utilizzato sia per tratti di tubazioni interne agli edifici sia per tratti di tubazioni esterne ad essi, in questo caso deve essere opportunamente protetto dall'azione dannosa dei raggi ultravioletti. È bene precisare che quando si parla di tratti interni agli edifici per tubazioni sottotraccia o interrate sono escluse le zone condominiali, nelle quali le tubazioni devono essere installate necessariamente a vista.
Ipotizzando che dal punto di consegna gas dell'ente distributore ci sia un percorso, che la tubazione gas deve percorrere, di una quindicina di metri in una zona condominiale per poi raggiungere un appartamento al secondo piano di un edificio, si ottiene complessivamente una tubazione lunga poco più di 20 metri. Tenendo conto dei raccordi a gomito minimi necessari delle tubazioni, equivalenti a circa un metro di tubazione lineare, ai fini del progetto possiamo considerare una lunghezza complessiva di tubazione equivalente di circa 25 metri.
Il tratto condominiale di tubazione installato a vista ed ubicato all'esterno dell'edificio potrà essere realizzato in acciaio o in multistrato opportunamente protetto come descritto sopra, analogamente il tratto di risalita in altezza lungo l'edificio potrà essere realizzato in ferro.
Le eventuali tubazioni in ferro potranno essere ubicate all'interno di un percorso ricavato ad alloggiamento nella muratura, con una sezione rettangolare eventualmente ricoperta con un pannello non a tenuta e rimovibile, altrimenti le tubazioni in multistrato potranno essere ubicate su un'apposita canalina e rivestite con una tubazione di protezione dai raggi ultravioletti, canalina a sua volta ricopribile con una griglia.
Per un impianto di potenza standard di riferimento di circa 28 o 30 kW termici, considerando una caldaia di 24 kW ed un piano cottura di 4 o 5 kW, la tubazione in acciaio dovrà avere un diametro di mezzo pollice, di 26 mm se realizzata in multistrato, garantendo in tal modo ai carichi gas una caduta di pressione non superiore ad un millibar.
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