La dichiarazione di rispondenza permette di regolarizzare la conformità di impianti esistenti di vecchia data adeguandoli ai dettami normativi più aggiornati.
Il D.M. 37/08 ha sostituito in tutto e per tutto la Legge 46/90 per la certificazione di tutti gli impianti tecnologici; in relazione agli impianti gas, in particolare per gli impianti gas ad uso civile, gli enti formatori e legislatori hanno rafforzato in particolare modo la convergenza tra il D.M. 37/08 e la norma di riferimento principale per gli impianti gas ad uso civile: UNI CIG 7129/08.
Nonostante la suddetta convergenza, è rimasta una mancanza, in termini di documenti di riferimento, che spesso coinvolge molte civili abitazioni dotate di impianti gas di vecchia data.
Il D.M. 37/08, in vigore dal 27 marzo 2008, nel caso di impianti gas ad uso civile, esistenti e privi della dichiarazione di conformità, prevede la possibilità di produrre la cosiddetta dichiarazione di rispondenza.
Contenuto Dichiarazione di Rispondenza
Tale dichiarazione in seguito a sopralluoghi, accertamenti e relativi esiti, può essere resa sotto la propria personale responsabilità da:
- Un responsabile tecnico che ricopra tale ruolo da almeno 5 anni in una Impresa abilitata operante nel settore impiantistico cui si riferisce la Dichiarazione, nel caso di impianti che non superano i limiti descritti nell'art. 5, comma 2 del D.M. n. 37/08;
- Un progettista abilitato, nella realtà spesso un ingegnere, che abbia esercitato la professione per almeno 5 anni nel settore impiantistico cui si riferisce la dichiarazione.
La mancanza di documentazione consiste nel fatto che nel testo del D.M. 37/08 non è indicato un facsimile della dichiarazione di rispondenza nè tantomeno il CIG (Comitato Gas Italiano) ne fornisce uno; probabilmente, un documento di riferimento sarà pubblicato nel 2012 in concomitanza con il previsto aggiornamento della norma UNI 10738 che regola le verifiche di funzionamento in sicurezza per gli impianti gas ad uso civile.
Ad oggi, non esistendo un modello di riferimento è possibile, per professionisti e responsabili tecnici, utilizzare una propria dichiarazione di rispondenza o il modello messo a disposizione dalla CNA (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa). Il modello messo a disposizione dalla CNA fa riferimento alle verifiche di sicurezza descritte nel D.P.R. 218/98 e nella norma UNI 10738.
Tali verifiche sono relative alla idoneità dei locali per gli impianti gas ad uso civile, all'idoneità per le aperture di aerazione e ventilazione; alla tenuta in pressione degli impianti interni agli edifici, all'efficienza dei sistemi dei fumi di scarico della combustione, specificando i vincoli per gli apparecchi di tipo B (a camera aperta e tiraggio naturale) e di tipo C (a camera stagna e tiraggio forzato) e, dove previsti, l'esistenza e funzionalità dei sistemi di sorveglianza di fiamma.
Le suddette verifiche vanno effettuate con riferimento alle norme in vigore nel momento di realizzazione degli impianti per i quali si deve realizzare la dichiarazione di rispondenza gas, eccezione fatta per i sistemi di scarico dei fumi della combustione, per questi ultimi le norme di riferimento sono: la UNI 11137-1:2004 e la UNI 10845:2000.
La norma UNI CIG 7129/08 richiama gli aspetti più significativi della 11137-1:2004 e della UNI 10845:2000.
Un documento di riferimento per la dichiarazione di rispondenza è, invece, previsto per gli impianti gas soggetti a CPI (Certificato Prevenzione incendi) messo a disposizione dal Dipartimento dei vigili del fuoco del Ministero dell'Interno; è bene osservare che, in tal caso, per l'impianto che necessita della dichiarazione di rispondenza quest'ultima deve essere realizzata da un professionista iscritto negli elenchi del Ministero dell'Interno (riferimento Legge 818/84) o con almeno dieci anni di comprovata esperienza e con relativa iscrizione ad albo professionale.