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La successione ereditaria si apre nel momento in cui viene a mancare una persona in possesso di un patrimonio che va ripartito tra i suoi eredi.
Si parla di successione legittima quando il de cuius (la persona defunta) non ha lasciato testamento, per cui i suoi beni vengono ripartiti secondo quando stabilito dalla legge, tra i suoi eredi; la successione è invece testamentaria quando il de cuius ha previsto durante la vita il modo in cui suddividere il suo patrimonio attraverso un testamento.
Quando dell'asse ereditario fanno parte dei beni immobili, va sempre presentata, dagli aventi diritto che non rinuncino all'eredità, la denuncia di successione, sia che si tratti di successione legittima che testamentaria, entro 12 mesi dall'apertura, presso l'ufficio di zona dell'Agenzia delle Entrate dove il de cuius ha avuto l'ultimo domicilio.
Se avvengono modifiche nel corso dei 12 mesi e oltre dall'apertura, può essere necessario presentare una denuncia di successione integrativa, modificativa o sostituiva.
La dichiarazione integrativa va presentata quando è necessario inserire nell'asse ereditario beni non dichiarati in un primo momento. Non è possibile invece inserire altri eredi o eliminare immobili già dichiarati.
La dichiarazione modificativa va presentata quando è necessario modificare mappe catastali, quote o eredi, ma senza alterare il valore dell'asse ereditario. In questo caso si possono inserire nuovi eredi o modificare i beni precedentemente dichiarati.
La dichiarazione sostituiva viene presentata nel caso di errori in quella principale, che va completamente sostituita.
Entro trenta giorni dalla registrazione della denuncia va poi presentata la voltura catastale presso gli uffici dell'Agenzia del Territorio.
Non è invece necessario presentare la dichiarazione ai fini dell'imposta municipale sugli immobili (IMU) poiché provvede d'ufficio l'Agenzia delle Entrate, trasmettendo la documentazione al comune dove è ubicato l'immobile.
A partire dal 2001 era stata abolita l'imposta di successione, per cui rimanevano in vigore solo l'imposta ipotecaria e quella catastale, oltre ad alcuni tributi fissi.
Con la Finanziaria del 2007 l'imposta è stata reintrodotta, ma di fatto solo per i grandi patrimoni, infatti prevede una franchigia pari a 1.000.000 di euro per ciascun beneficiario, per le successioni tra genitori e figli e pari a 100.000 euro per le successioni tra fratelli, sempre per ogni erede.
Ciò vuol dire che l'imposta si pagherà solo per la parte di patrimonio di valore superiore a tale franchigia.
La franchigia sale a 1.500.000 euro per le persone portatrici di gravi disabilità, riconosciute ai sensi della legge 104/1992.
L'imposta è pari al 4% del valore catastale al netto della franchigia del patrimonio nel primo caso e al 6% nel secondo.
I parenti fino al 4° grado e affini in linea retta, nonché gli affini in linea collaterale fino al 3° grado, dovranno pagare sempre una percentuale del 6%, ma senza godere di alcuna franchigia, mentre per tutti gli altri la tassa è dell'8%, sempre senza franchigia.
Le imposte che vanno comunque pagate, indipendentemente dal valore del patrimonio, sono quella ipotecaria e catastale, pari rispettivamente al 2% e all'1% del valore catastale degli immobili. L'importo minimo da versare per ognuna delle imposte è comunque pari a 168 euro.
Il contributo fisso si applica al posto di quello percentuale anche nel caso in cui l'immobile ereditato è per chi lo riceve prima casa.
I tributi da pagare in misura fissa sono la tassa ipotecaria pari a 35,00 euro e l'imposta di bollo, pari a 58,48 euro.
La denuncia va effettuata su apposito modulo predisposto dall'Agenzia delle Entrate.
Nel modulo relativo alla denuncia di successione vanno riportati i seguenti dati:
- la data e luogo del decesso, i dati anagrafici del defunto, i dati del testamento se presente, e l'ammontare dell'asse ereditario;
- per ogni singolo erede, va indicata la relazione di parentela, i dati anagrafici ed il codice fiscale;
- i dati catastali degli immobili caduti in successione.
Alla denuncia di successione bisogna poi allegare i seguenti documenti:
- visure catastali;
- certificato di morte del de cuius;
- fotocopia dei codici fiscali del defunto e di tutti gli eredi;
- fotocopia di un documento di identità del defunto e di tutti gli eredi;
- eventuale dichiarazione sostitutiva per la richiesta di agevolazione prima casa;
- certificato di destinazione urbanistica (per i terreni);
- prospetto della liquidazione delle imposte (redatto su apposito modulo);
- attestato di pagamento delle imposte effettuato con modello F23;
- nel caso di successione testamentaria copia del testamento.
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