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Il degrado dei vecchi fabbricati non è una conseguenza di fenomeni tradizionali come la vetustà, l'incuria o l'inquinamento atmosferico, ma anche di fattori di origine naturale e legati al mondo vegetale.
Ciascuno avrà notato, all'interno dei centri storici e sulla facciata di alcuni vecchi edifici, la presenza di un'anomala patina verde, diffusa su parte della superficie esterna, o di piante molto floride che fuoriescono dai punti di connessione degli elementi lapidei.
Anche se queste condizioni fanno emergere dei tratti naturalistici, e paradossalmente anche delle decorazioni vegetali, non si deve trascurare in modo assoluto il conseguente danno che questo fenomeno provoca al nostro patrimonio edilizio.
In un articolo di qualche mese fa, questo tema è stato ampiamente descritto, per i casi dei muri in pietra, evidenziando sia le cause sia gli eventuali rimedi.
Considerata l'entità di quest'argomento, si espongono in seguito altre problematiche, riscontrate in alcuni edifici di un centro storico, e che sono una diretta conseguenza di questo fenomeno.
I muschi sono organismi vegetali primitivi facilmente individuabili per via della patina verde che ricopre la superficie della pietra.
Lo sviluppo di queste piante è conseguente al deposito, sulla superficie lapidea, di un piccolo strato di Humus, formato da particellato atmosferico o altro materiale di origine organica.
I vegetali, grazie a questo sub-strato fertile, si riproducono mediante la formazione di gemme e spore, per poi propagarsi su quella parte esterna dove sono evidenti le migliori condizioni di vita.
Questi organismi, infatti, hanno necessità di ambienti molto umidi e compaiono solo in zone, dove non batte il sole, come le zone esposte a nord o in vicoli stretti dove difficilmente penetra la luce.
Anche se sostanzialmente l'assenza di vere e proprie radici non permettono al muschio di penetrare in profondità nella pietra, e quindi di provocare dei danni, può tuttavia causare il ristagno di acqua (proveniente da piogge) e conseguentemente favorire fenomeni di alterazione superficiale del materiale.
Questo fenomeno è causato dall'aumento del volume delle particelle di acqua presenti all'interno dei pori (a seguito di gelate), che provoca una pressione di tipo meccanico con conseguente distacco dei frammenti in pietra.
Allo stesso modo si deve anche evidenziare la comparsa di muschio sulle zone basamentali dei vecchi edifici e in presenza di umidità dovuta a risalita capillare di acqua dal terreno.
Un altro tipo di degrado, più evidente, è quello conseguente alle piante superiori composte di foglie e steli, riscontrabili ad esempio all'interno delle aree archeologiche e sui vecchi ruderi di fabbricati, lasciati in completo stato di abbandono.
Nei centri storici, anche se in misura inferiore, questo fenomeno è visibile sopra i cornicioni, in prossimità della zona alta dei cantonali, sotto le balaustre e su parti lapidee scolpite a vista.
Per i climi temperati, come in Italia, le specie vegetali maggiormente sviluppate sono di tipo erbaceo o cespuglioso, come ad esempio per la Parietaria officinalis, Hedera, ecc., fino a casi più eclatanti, ma meno diffusi, delle specie arboree tipo: Ficus carica, ecc..
Queste piante (di tipo erbaceo o arboreo), si sviluppano di solito nei giunti di connessione dei conci, dove la malta è del tutto scomparsa, o nelle crepe della superficie muraria formatisi per incuria o per danni dovuti dal tempo.
All'interno di queste cavità, si creano le condizioni ottimali, dove i semi, trasportati dal vento, possono germinare anche per la presenza di un sub-strato formatisi con gli stessi modi, pocanzi citate.
È evidente che, l'accrescimento di queste radici, produce un'azione meccanica sulla pietra, causando un aumento della dimensione dell'incavo con infiltrazione di acqua meteorica e il dilavamento interno della struttura muraria.
In alcuni casi, dove sono maggiormente evidenti l'incuria e l'assenza di adeguati interventi manutentivi, l'apparato radicale può raggiungere fino in profondità l'involucro esterno del fabbricato causando fenomeni di distacco d'intonaci o d'interi setti murari.
L'eliminazione di questi apparati radicali, può avvenire irrorando le piante con prodotti specifici (biocidi) che, assorbiti dall'apparato fogliare o radicale, attraversano il sistema linfatico bloccando, di fatto, il processo di fotosintesi.
Contro gli organismi vegetali infestanti (Muschi) si può procedere anche con un'azione preventiva, trattando le aree a rischio con materiale idoneo, al fine di eliminare un'eventuale germinazione.
Di tipo meccanico invece è l'azione contro le piante (tipo Arboreo), che prevede l'estirpazione manuale del fusto e delle radici dal corpo edilizio.
Anche in questo caso vale il trattamento delle superfici con prodotti specifici, per eliminare qualsiasi presenza di semi o germogli, per poi procedere alla chiusura della cavità secondo le tradizionali procedure di restauro conservativo.
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