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Un tema caldo degli ultimi mesi è certamente l'aumento incontrollato dei costi per le forniture di energia elettrica e gas, che si traduce in bollette con complessivi aumenti, in alcuni casi, fino al 300%.
Complice la guerra in Ucraina, la crisi energetica è entrata ben presto e prepotentemente nel dibattito politico ancora più acceso nel nostro Paese per le recenti elezioni politiche dello scorso 25 settembre.
La crisi energetica che, nelle ultime settimane, sta assumendo contorni sempre più preoccupanti in vista dell'arrivo del brusco calo delle temperature (sino a oggi tutto sommato contenuto).
L'allerta è tale da interessare una sempre più vasta platea di interlocutori anche in Europa, i cui leader, negli ultimi mesi ormai si stanno interrogando su come arginare il fenomeno proponendo, a più riprese, la questione di fissare un tetto massimo al costo del gas e come ridurre i consumi di energia e gas, davvero troppo elevati.
La crisi energetica in Italia ha radici che affondano già nello scorso anno.
Con riferimento al 2021, infatti, il Governo allora in carica aveva istituito un bonus per disagio economico luce e gas.
Si tratta di un aiuto riconosciuto a famiglie a basso reddito, sotto forma di tariffe agevolate, che non devono essere richieste con apposita istanza, ma sono applicate automaticamente semplicemente presentando la DSU per l'ISEE all'Inps, che fornisce direttamente i dati alle autorità preposte.
La Legge di Bilancio 2022, a inizio anno, aveva stanziato maggiori fondi per contenere gli aumenti delle bollette energetiche, causati dall'aumento dei costi delle materie prime, e sostenere le imprese e le famiglie italiane con il bonus sociale luce e gas.
Con il bonus sociale luce e gas lo Stato ha tentato di ridurre l'impatto dei prezzi delle forniture, riconoscendo uno sconto in bolletta per tutti gli utenti domestici e non domestici in condizioni economicamente svantaggiate.
All'indomani delle elezioni, il nuovo Governo ha approvato nuovo decreto, il quarto provvedimento denominato Decreto Aiuti, con il quale, a detta dell'Esecutivo, una importante fetta dei fondi stanziati, circa 9 miliardi di euro, è riservata a contenere i prezzi per le forniture di gas ed energia.
Il Decreto Legge 18 novembre 2022, n. 176 (denominato decreto Aiuti quater), recante misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica, uscito in Gazzetta Ufficiale in pari data, va verso la direzione tracciata dai precedenti provvedimenti, prevedendo essenzialmente l'ampliamento del bonus sociale per le famiglie.
Il nuovo decreto, infatti, fornisce risposte più incisive per imprese e piccoli imprenditori (per i quali, fra le altre misure, è stato previsto un piano di rateizzazione delle bollette), ma come preannunciato dai proclami del Governo, si presenta come il primo di una serie di provvedimenti più rispondenti alle esigenze delle famiglie ancora troppo vessate e messe in ginocchio dall'elevato costo delle forniture domestiche.
Il Decreto ha, infatti, esteso anche per il quarto trimestre dell'anno corrente 2022 il bonus sociale elettrico nonché le agevolazioni delle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici.
Altra importante misura predisposta dal Governo riguarda la temporanea sospensione delle modifiche unilaterali ai contratti di fornitura domestica, fino al prossimo 30 aprile 2023.
A comprova della rilevanza del tema del caro energia e della necessità di intervenire ulteriormente per portare effettivamente un importante sospiro di sollievo alle famiglie, vi è l'ampio dibattito degli ultimi giorni sulla approvazione della prossima Manovra finanziaria, di cui ancora circolano bozze, in attesa del compimento di tutto l'iter parlamentare previsto.
La bozza della Legge di Bilancio 2023, che deve avere di fatto l'ok da Bruxelles, secondo le intenzioni del Governo, presentate nella Conferenza stampa, dovrebbe segnare un importante cambio di marcia sul tema caro bollette e aiutare più concretamente le famiglie e i soggetti meno abbienti.
La Manovra proroga e potenzia per il primo trimestre 2023 lo sconto per le fatture di luce e gas alle famiglie in condizioni di disagio economico e fisico.
Sull'ammontare effettivo del bonus bollette luce e gas sarà necessario attendere un chiarimento da parte di ARERA, l'Autorità pubblica sull'energia, che sulla base di vari e differenti fattori dovrà determinarlo con riferimento ai trimestri (si ricorda che per l'ultimo trimestre di questo anno ottobre – dicembre il bonus sociale elettrico prevede uno sconto mensile che va dagli 86 euro per le famiglie di 1-2 componenti, ai 123 euro per le famiglie con oltre 4 persone circa.
Per il bonus relativo alla fornitura di gas, occorre tenere presente l'area climatica di riferimento).
Altro importante intervento, che va a inserirsi sempre nel comparto aiuti per le forniture domestiche e consente di ottenere respiro per i costi dell'energia e del gas, riguarda l'innalzamento del tetto ISEE fino a 15 mila euro per l'accesso alla agevolazione fiscale.
Tale ampliamento del tetto consentirà a un maggior numero di famiglie di poter beneficare della misura agevolativa, ottenendo una riduzione dell'importo da pagare.
L'importo rimane fermo a 12 mila euro fino al 31 dicembre 2022.
Nessuna variazione è stata al momento prevista per il tetto ISEE stabile a euro 20 mila per le famiglie numerose con quattro o più figli a carico.
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