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La necessità di limitare la velocità su molte strade comunali, allo scopo di ridurre al minimo la possibilità di incidenti, ha spinto molte amministrazioni comunali ad installare sulle strade comunali dei dossi artificiali a cui è demandato il compito di rallentare il traffico stradale.
Questa prassi diventata ormai molto diffusa, ha comportato come spesso accade nella vita del popolo Italiano, molti problemi legati all'impiego non a norma dei dissuasori citati.
Ai sensi dell'Art.179 del codice della strada, nei commi che vanno dal N.4 al N.9, è specificato che sulle strade dove vige un limite di velocità inferiore o uguale ai 50 km/h, si possono adottare dossi artificiali evidenziati mediante zebrature gialle e nere parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale sia per i segni che per gli intervalli visibili sia di giorno che di notte.
È inoltre precisato che la struttura e la dimensione in larghezza ed altezza di tali dissuasori, debbono avere determinate caratteristiche, in funzione dei limiti di velocità vigenti sulla strada interessata.
Per cui per limiti di velocità pari od inferiori a 50 km/h, la larghezza del dissuasore non può essere inferiore a 60 centimetri e l' altezza non superiore a 3 cm; per limiti pari o inferiori a 40 km/h, la larghezza non può essere inferiore a 90 cm e l'altezza non superiore a 5 cm; per limiti pari o inferiori a 30 km/h, la larghezza non può essere inferiore a 120 cm e l'altezza non può essere superiore a 7 cm.
Nonostante quanto sopra descritto, molte Amministrazioni Comunali eludendo la norma installano spesso dissuasori con caratteristiche ben diverse di quelle prescritte dal codice della strada, dimenticando che gli eventuali danni conseguenti a persone e cose, vanno a carico dell'Amministrazione.
Infatti, il Ministero competente in materia ha sottolineato che il permanere di tali dissuasori in opera in luoghi non consentiti, in caso di incidenti riconducibili alla loro collocazione, può dar luogo a Responsabilità Civile e Penale in capo a chi ne ha disposto la collocazione o a chi non ne ha disposto la rimozione.
Fatta la debita premessa esaminiamo come e perché l'uso non a norma di tali dissuasori possa rappresentare un pericolo, non solo per l'incolumità degli automobilisti e in particolare dei motociclisti, ma anche per le costruzioni limitrofe a strade su cui essi sono installati.
Prendiamo in esame una abitazione distante 1 metro dal ciglio stradale, ed osserviamo il comportamento della sua struttura in presenza del traffico veicolare su strada priva di dissuasori.
Ebbene, indipendentemente dal tipo di struttura portante, muratura o intelaiatura in cemento armato, lo scorrere del traffico su un fondo stradale tenuto in buono stato di manutenzione, non comporta particolari problemi per la struttura.
Ma se sulla stessa strada venissero installati dei dissuasori la situazione cambierebbe radicalmente, una autobetoniera che a pieno carico pesa dalle 40 alle 45 tonnellate e che non può superare i 40 km/h, nel momento in cui impatta con un dissuasore regolamentare alto 3 cm, già produce uno scuotimento strutturale, paragonabile ad un evento sismico di modesta intensità.
Bastano però altri due centimetri in più in altezza, per provocare una sollecitazione ben più intensa, con conseguenze nel tempo anche gravi per l'integrità dell'involcro edilizio.
I danni riportati dalle costruzioni in seguito a tali ripetute sollecitazioni, dipendono molto anche dalla natura del suolo circostante, da eventuali smorzatori naturali presenti, come canali di scolo laterali alla carreggiata, ecc.
La comparsa delle prime lesioni sui vani o sulle pareti molto alte, sono i primi sintomi di una sofferenza strutturale dell'edificio, è stato rilevato in alcuni casi che le pareti realizzate in vetrocemento, in seguito alle sollecitazioni sussultorie ripetute manifestano rotture superficiali del vetrocemento, iniziando dalle parti perimetrali della singola formella.
I tramezzi interni alti più di 3,50 metri, aventi spessori di 10 cm. manifestano un principio di scollamento dei singoli blocchi e denotano alla percussione un suono che evidenzia un indebolimento della tenuta in generale.
Le parti a sbalzo dell'edificio, manifestano rotture di correnti perimetrali e in presenza di chiusure perimetrali dello sbalzo, evidenziano uno scollamento delle stesse dal solaio soprastante.
Come comportarsi di fronte ad una situazione del genere? Per prima cosa occorre stabilire se i dissuasori installati vicini alla nostra abitazione sono a norma o meno.
Stabilito ciò occorre inoltre verificare se i dissesti notati all'interno ed all'esterno dell'edificio, siano esclusivamente conseguenza degli scuotimenti prodotti dal traffico veicolare a cui sono assoggettati continuamente.
Inoltre risulta utile effettuare una piccola indagine, presso i proprietari delle abitazioni prossime alla nostra, al fine di verificare se il fenomeno fessurativo sia presente anche da loro.
Una volta accertato che la situazione è causata dalla presenza dei dissuasori citati, è bene monitorare il fenomeno al fine di verificarne l'eventuale progressione nel tempo.
Documentata con certezza, la relazione di causa/effetto tra scuotimento indotto dalla presenza di dissuasori nelle vicinanze e danni all'edificio, è necessario rappresentare nelle forme di legge, la situazione all'Amministrazione Responsabile al fine di indurre la stessa a prendere i provvedimenti del caso.
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