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Costruzioni a prova di salsedine

Materiali da costruzione ed accorgimenti costruttivi per realizzare manufatti meno esposti alle aggressioni della salsedine, riducendo i danni e la manutenzione.
Pubblicato il

Salsedine e danni sulle costruzioni

Le costruzioni site vicino al mare, sono soggette negli anni ad un degrado generale maggiore rispetto a costruzioni analoghe ma situate in località non marine.

Costruzioni in tufo aggredite dalla salsedineIl motivo di questa accentuazione del fenomeno, è da attribuirsi principalmente al cloruro di sodio sciolto nell'acqua capace di penetrare all'interno dei materiali, provocandone il graduale indebolimento fino ad arrivare alla disgregazione parziale o totale del manufatto.

Lungo le coste, oltre all'azione del sale disciolto nell'acqua, contribuiscono ad accellerare il fenomeno anche l'azione del vento che soffiando con forza, riesce a dar maggior vigore alla penetrazione del cloruro di sodio all'interno delle parti costruite. Le stupende immagini di alcuni scorci costieri italiani in cui sono presenti archi naturali scavati nella roccia dal vento e dall'azione abrasiva del mare, danno un'idea della forza corrosiva del fenomeno.

Le opere in calcestruzzo armato, a causa della presenza al loro interno delle armature metalliche, risentono maggiormente dell'aggressione salina in quanto il sale penetrando all'interno della struttura, riesce ad intaccare la parte metallica provocandone la graduale ossidazione.

L'ossidazione delle strutture in ferroL'ossidazione provoca di conseguenza una riduzione della sezione metallica, facendo sì che tra la gabbia metallica e la adiacente parte in calcestruzzo si formino dei vuoti che in seguito alle sollecitazioni indotte da traffico ed altro sulle parti metalliche, inducono delle sollecitazioni nella massa di calcestruzzo con conseguente deterioramento dell'intera struttura.

Anche le costruzioni in muratura non sono immuni da tale deterioramento, infatti l'azione corrosiva si manifesta con abrasioni più o meno accentuate, con danneggiamento dei giunti di malta tra pietra e pietra.

Inoltre la cattiva abitudine di impiegare nella costruzione di tali edifici, sabbia di mare non lavata, contribuisce a creare situazioni di degrado ulteriori nelle murature per le quali l'azione corrosiva contemporanea delle due componenti interne ed esterne, provoca un degrado accentuato.

Le parti metalliche come ringhiere, grondaie, cancelli, infissi sono attaccate in maniera inesorabile dal sale e in particolare le strutture scatolari in cui al proprio interno possono crearsi delle condizioni idonee a generare vapori di acqua salmastra, risultano più vulnerabli.

Infine, le parti in legno, se non adeguatamente trattate con vernici protettive, manifestano precocemente i danni di un tale logorio, per cui se gli interventi di manutenzione non vengono effettuati ad intervalli regolari, si può arrivare a danneggiare irrimediabilmente la funzionalità dell'opera costruita.


Costruzioni a prova di salsedine come realizzarle

Dopo aver elencato le principali situazioni di degrado, relative a costruzioni e materiali diversi, è necessario dare alcuni consigli utili su come prevenire o almeno limitare tali danni.

costruzioni a prova di salsedine usando ringhiere in pvcPer costruzioni con struttura portante in calcestruzzo, la prima ed indispensabile azione preventiva va posta in essere al momento della realizzazione della parte strutturale, per cui è bene limitare il rapporto acqua/cemento nel confezionamento del calcestruzzo al fine di ridurre la porosità capillare ed aumentare l'impermeabilità del calcestruzzo.

Occorre inoltre lasciare un copriferro adeguato al tipo di aggressione prevista e compattare completamente il calcestruzzo con una vibrazione omogenea.

La compattazione del calcestruzzo mediante una attenta vibratura è di fondamentale importanza per ridurre la macroporosità del copriferro, a ciò va aggiunta la precauzione di far stagionare la massa di calcestruzzo in maniera non traumatica, provvedendo a inumidire adeguatamente la superficie.

Per quanto riguarda le parti intonacate esterne, è bene impiegare una pittura a base di silicati di potassio stabilizzati ed idrofugati in specifica emulsione reologica, capaci di produrre una azione di protezione complessiva contro agenti aggressivi di varia origine.

Per la realizzazione di ringhiere, scale esterne, recinzioni, cancelli, infissi possono essere impiegati materiali come acciaio inox, alluminio, metalli zincati, mentre in alternativa è possibile utilizzare elementi in PVC, sicuramente più stabili e meno vulnerabili del classico metallo verniciato.

costruzioni a prova di salsedine usando l'Iroko come legnoPer quanto riguarda grondaie, coprimuri, ornamenti particolari di facciata, si possono impiegare manufatti realizzati in marmo-resina.

Il marmo-resina è caratterizzato da una mescola di materiali naturali, come marmi o graniti uniti da resine particolarmente resistenti e dure.

I prodotti così ottenuti, grazie alla loro compattezza ed al fatto di essere trattati con speciali smalti estremamente resistenti, riescono a resistere nel tempo alle aggressioni della salsedine, dei raggi solari e delle piogge acide.

L'unione delle resine con materiali naturali come marmi, graniti, pietre naturali, consente di creare elementi architettonici armonizzati con il contesto geografico in cui l'opera ricade, limitando la necessità di ricorrere spesso alla loro manutenzione.

Per quanto riguarda le opere in legno, occorre subito dire che non tutti i legni possono essere esposti con tranquillità alla salsedine, per cui se proprio è necessario impiegare tale materiale conviene impiegare essenze come teak, iroko, larice, ecc.

In particolare L'iroko si presta bene alla realizzazione di infissi, essendo un legno africano molto duro, particolarmente resistente all'azione del tempo, al calpestio cosa che lo rende adatto per realizzare patii pavimentati con doghe affiancate.

I compensati marini o fenolici, sono utili per la creazione di parti accessorie alle pertinenze domestiche che vanno dalla cuccia per il cane alle pareti di un ripostiglio all'esterno.

Anche se i materiali consigliati risultano più resistenti di altri alle aggressioni descritte, occorre sempre prevedere una buona manutenzione delle parti più esposte, cercando di bloccare sul nascere quelle alterazioni del materiale che se trascurate sono portatrici di gravi danni.

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  • Damicoroma
    Damicoroma
    Lunedì 4 Marzo 2013, alle ore 13:03
    Alternativa alla pittura a base di silicati di potassio stabilizzati ed idrofugati è sicuramete la suberite, questo prodotto ha dei certificati di resistenza ai sali marini.
    rispondi al commento
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