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Del problema dell'amianto, della sua pericolosità, se ne parla ormai da tempo.
Si è capito che la pericolosità per la salute umana è rappresentata dallo sfaldamento delle sue fibre che, volatilizzandosi, rappresentano un grave rischio per i polmoni al punto da provocare gravi patologie tumorali.
I blog delle testate giornalistiche di settore che trattano temi ambientali, sono pieni di quesiti circa il modo su come procedere per lo smaltimento di manufatti in amianto, come lastre di copertura, canne fumarie, serbatoi ecc.
Ciò che appare subito dalla lettura degli articoli in proposito, è l'alto costo dello smaltimento delle scorie di amianto, mentre appare carente l'informazione circa i costi e le modalità d'intervento.
Allo scopo di meglio chiarire come procedere nella circostanza in cui ad esempio si voglia smaltire uno di quei familiari elementi come i cassoni per la riserva idrica, che ancora oggi troviamo sui terrazzi di molti condomini, si illustrano di seguito le fasi necessarie dello smaltimento, al fine di far meglio comprendere i motivi che influenzano gli alti costi d'intervento.
Per rimuovere e smaltire un serbatoio in eternit da circa 1 metro cubo situato sopra un terrazzo condominiale di una palazzina costituita da N. 4 piani fuori terra, occorre:
Redigere un piano d'intervento ai sensi della normativa vigente, avendo cura di trasmetterlo all'ASL competente per territorio.
Delimitare l'area dove avranno luogo le operazioni di smaltimento, e disporre apposita cartellonistica di pericolo.
Installare nell'area di cantiere l'unità di decontaminazione, composta da idoneo macchinario.
Incapsulare a mezzo di adeguate pompe, le superfici contenenti amianto.
Procedere all'imballaggio delle parti demolite a norma di legge.
Monitorare l'ambiente circostante, oltre al materiale, prima e dopo l'intervento.
Trasportare e smaltire presso l'impianto di smaltimento autorizzato, i materiali rimossi.
Acquisire apposita certificazione rilasciata dall'ASL competente, relativamente all'avvenuta rimozione.
Oltre alle suddette operazioni di competenza della ditta abilitata allo smaltimento citato, vanno aggiunti gli oneri ASL, eventuali ponteggi con relativo progetto e PIMUS prescritto dall'ASL competente.
La somma di tutti gli oneri sopradescritti, mediamente si aggira attorno ai 2500 euro oltre IVA al 20% tenendo conto di avere a disposizione un centro di smaltimento autorizzato nella propria Regione.
In pratica possiamo dire che mediamente siamo su circa 20 Euro/mq + IVA comprensivi dei costi della pratica di smaltimento.
È utile inoltre ricordare che con costi più contenuti, è possibile mettere in sicurezza i manufatti di amianto, come ad esempio l'incapsulamento, mediante poliuretano espanso e il termoincapsulamento, mediante particolari vernici resistenti a tutti i maggiori aggressivi chimici che potrebbero deteriorare la superficie di amianto esposta all'esterno.
Conviene a tal proposito ricordare che l'incapsulamento mediante poliuretano espanso, risulta antieconomico per piccoli interventi a causa dei costi d'impianto di cantiere, per cui potrebbe essere utile riunire gruppi di condomini, uniti dallo stesso problema, al fine di abbattere notevolmente i costi.
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