Cosa fare in caso di terremoto?

È la domanda a cui hanno cercato di dare una risposta i tecnici della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna con un interessante opuscolo da tenere in casa.
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Cosa fare in caso di terremoto?


Terremoto: graficoTerremoto: cosa fare?

È una domanda che ricorre spesso, soprattutto dopo che se ne è appena verificato uno, come quello in Emilia, lo scorso maggio.

È la domanda a cui hanno cercato di dare una risposta quanto più semplice ed esaustiva possibile i tecnici della Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, con un piccolo opuscolo divulgativo che riassume un po' tutte le notizie, molto pratiche, che potrebbero essere utili alla popolazione di tutta la penisola.

Già, perché l'Italia è una nazione da sempre interessata da fenomeni sismici di diversa entità, in tutto, o quasi, il suo territorio. Questo opuscolo è quindi dedicato a tutti gli italiani.

Si parte dal presupposto, ormai dato per assodato, che un terremoto non si può prevedere né nei tempi né nei modi in cui si verificherà, e quindi è impossibile saperne l'intensità.

È difficile anche, per questo motivo, controllare con raziocinio le proprie reazioni durante le scosse, motivo per cui è bene inquadrare il problema in anticipo, quando si è in condizioni di calma e lucidità necessarie.


Sentirsi preparati durante un terremoto

Italia: Paese di terremoti
Lo scopo è soprattutto quello di fornire notizie pratiche che torneranno utili al momento giusto, ove ce ne fosse malauguratamente bisogno, in modo da dare una certa tranquillità e sicurezza, allontanare quel continuo stato di incertezza e del non-sapere-cosa-fare tipico in quei momenti. Insomma, una sorta di vademecum semplice semplice da far diventare automatico e familiare, da tirare fuori dal cassetto in quei momenti in cui la mancanza di lucidità ci fa fare delle cose stupide che a volte possono avere purtroppo dei risvolti tragici.

Irpinia 1980: ho ancora davanti agli occhi, dopo più di trent'anni, le scene di case ancora in piedi, mentre le persone che le abitavano erano rimaste uccise sulle scale crollate, mentre fuggivano.

Così come ricordo ancora la scena di un mio familiare impolverato, ma vivo!, perché, per un puro caso, in quel momento si era trovato sotto l'architrave di una porta, mentre l'intera casa crollava da una parte e dall'altra di questo architrave.

Se si rimane in casa durante la scossa


Ripararsi sotto il tavoloEcco dunque che piccole raccomandazioni si rivelano utilissime, a cominciare da quella che distingue situazioni diverse in casa: se si è al pianterreno uscire dalla porta d'ingresso solo se questa è immediatamente vicina e soprattutto se è in collegamento diretto con l'esterno; se si è invece ad un piano diverso, evitare balconi, scale e, ovviamente, ascensori.

Raccomandazioni utili anche se si rimane in casa: ripararsi sotto tavoli, architravi, vani di porte, negli angoli, vicino ai muri portanti, spegnere eventuali fornelli accesi.

Attenzione a lampadari, mobili pensili e soprammobili.


All'aperto durante la scossa tellurica


Se invece si è all'aperto, allontanarsi dagli edifici, soprattutto se hanno balconi, cornicioni sporgenti e insegne, andare in spazi ampi, lontano anche da pali elettrici.

Ci sono consigli anche nel caso ci si trovasse in macchina o in spazi pubblici, dove a volte è il panico a generare problemi più gravi del terremoto stesso.


Dopo la scossa: gestire la paura


La sensazione di gestire le decisioni vi aiuterà anche a combattere la paura. I consigli, in questo caso, sono quelli di normale buon senso e riguardano soprattutto le azioni da fare e da evitare, del tipo: evitare l'uso del telefono se non per l'emergenza, per non intasare le linee; verificare se ci sono feriti e, nel caso, gestire un primo soccorso; evitare di accendere luci, accendini, candele, perché ci potrebbero essere fughe di gas; se si esce in strada evitare strade strette e camminare al centro, il più lontano possibile dai muri , e cose di questo genere.


La Protezione Civile e la prevenzione


Terremoto: life detectorNell'opuscolo è descritta anche l'organizzazione della Protezione Civile a livello nazionale e a livello locale, con le azioni che le competono e le collaborazioni con gli altri enti territoriali.

È inoltre consigliato di informarsi sulle caratteristiche del proprio territorio e sulla sua classificazione a livello sismico, sulle caratteristiche costruttive della propria abitazione; inoltre qualche consiglio su cosa avere a portata di mano in casa per eventuali azioni di pronto soccorso oppure su cosa fare o evitare a livello di piccoli complementi di arredo che potrebbero risultare pericolosi in caso di scosse.

Anche parlare in famiglia di prevenzione e organizzare piccole esercitazioni può risultare utile: analizzare diversi momenti della giornata in cui può accadere, scegliere in ogni stanza punti sicuri in cui rifugiarsi e quelli da evitare perché pericolosi, insegnare anche ai più piccoli come chiudere gli impianti principali di gas, luce e acqua.


I terremoti


L'opuscolo prevede anche una sezione informativa molto semplificata, ma molto efficace, su alcuni dati riguardanti i terremoti: perché e come avvengono, i diversi metodi di misurazione della loro entità.

Soprattutto, vengono esposti i significati dei principali termini che vengono usati in queste occasioni, in modo da renderli chiari anche a chi è profano della materia, ma che ascolta i notiziari televisivi e non vuole essere messo in difficoltà.Terremoto

Diventano dunque familiari termini quali: placche, faglie, ipocentro ed epicentro, sciame sismico, scosse premonitrici e repliche.

Ancora: differenza tra rischio sismico e pericolosità sismica e come vengono misurati.

Altro argomento affrontato è la situazione dell'Italia, con delle specifiche sulle zone più o meno interessate a grandi eventi sismici, e sulla loro conseguente classificazione.

Una particolare attenzione è ovviamente stata posta alla situazione, in questo senso, della Regione Emilia Romagna.

Per chi volesse approfondire o leggere l'opuscolo: Protezione Civile Emilia Romagna

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