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Il cartongesso è un materiale molto usato nell'edilizia, capace di offrire notevoli vantaggi a livello progettuale.
Una delle principali applicazioni per questo tipo di materiali è nell'ambito delle controsoffittature.
Il controsoffitto può essere realizzato per diverse ragioni. Ad esempio, per isolare dal punto di vista termico o acustico gli ambienti. Ma anche per nascondere il passaggio degli impianti o per creare illuminazioni a effetto.
Può essere usato in ogni stanza di casa, anche in bagno, un ambiente che negli ultimi anni ha acquistato sempre più importanza in termini di comfort e stile.
Il controsoffitto in bagno può essere sempre realizzato, anche se lo spazio è ridotto.
Il controsoffitto nel bagno piccolo è la soluzione ideale per dare carattere all'ambiente. Anche per questo, molto spesso nei progetti di ristrutturazione d'interni il controsoffitto in cartongesso viene scelto come soluzione per creare angoli suggestivi.
Ad esempio per realizzare delle gole luminose, dentro alle quali installare strisce a led di grande effetto.
Tuttavia la scelta più comune per creare punti luci ad hoc è quella che vede posizionati su un controsoffitto in cartongesso dei faretti incassati.
In questi casi si parla di illuminazione a soffitto integrata di tipo diffuso.
La stessa che si ottiene se si decide di inserire delle strisce a led su delle velette perimetrali in cartongesso. Si avrà invece un'illuminazione localizzata, se si ricorre a faretti orientabili o a tubi led incassati.
Oltre a permette la realizzazione di un'illuminazione su misura, il controsoffitto in bagno è anche un valido aiuto per risolvere i problemi di umidità e muffa.
Ciò nonostante, è bene ricordarsi che se si decide di realizzare un controsoffitto per coprire una parete segnata dall'umidità, prima di rimuovere gli intonaci rovinati bisogna agire sulla causa che ha generato il problema.
A livello pratico, per realizzare un controsoffitto in cartongesso in quei contesti specifici dove è presente l'umidità (bagno, cucina, lavanderia) conviene usare dei pannelli specifici.
Questo vale in tutti i luoghi umidi e quindi anche in bagno.
È questo il caso di chi decide di realizzare una soluzione a effetto con cascata di luce, in corrispondenza della zona doccia.
Un'area che si presta al ruolo di punto focale della stanza, ma anche molto umida.
In tali contesti gli esperti consigliano l'utilizzo del cartongesso antiumidità: un prodotto resistente all'acqua e per questo più idoneo alla controsoffittatura della stanza da bagno.
Esistono diversi tipi di cartongesso per le zone umide come il bagno.
Il più comune è il cosiddetto cartongesso verde. Si tratta di un materiale con un basso grado di assorbimento d'acqua.
In genere si tratta di lastre di gesso con uno spessore di 12,5 mm, precedentemente trattate per ridurre l'assorbimento dell'umidità rispetto a una normale lastra di cartongesso bianco.
Infatti, una classica lastra di cartongesso bianco non trattata, se posata in contesti di umidità, può presentare con il tempo delle macchie di umido e deteriorarsi velocemente. Il cartongesso verde invece risolve il problema dato che ha un ridotto grado di assorbimento d'acqua ( meno del 10%).
Questo tipo di materiale è traspirante e si comporta molto bene anche a contatto con l'acqua o il vapore. Viene consigliato nei bagni ma anche nelle cucine, nelle lavanderie e persino in quegli edifici posti in zone climatiche con elevati tassi di umidità.
Tra i prodotti più usati per realizzare i controsoffitti in cartongesso ci sono le lastre Knauf. In particolare, per ambienti umidi come il bagno uno dei prodotti più adatti sono le lastre Idrolastra GKI di Knauf.
Si riconoscono facilmente grazie al colore verde del rivestimento sulla faccia a vista e dal marchio identificativo blu sul retro. Si tratta di lastre in gesso impregnate con uno speciale procedimento per limitare l'assorbimento di umidità.
Sono disponibili anche nella variante idroignilastra GKFI, che combina la resistenza all'umidità con la resistenza al fuoco. Queste lastre possono essere usate oltre che per controsoffitti e velette, anche per realizzare pareti divisorie o contropareti.
Le lastre Idrolastra GKI di Knauf, sono adatte anche in ambienti soggetti a forti oscillazioni climatiche, grazie a dilatazione e restringimento minimi.
Scegliere di realizzare con il cartongesso un controsoffitto nella stanza da bagno, può portare notevoli vantaggi. Tuttavia, prima di realizzarlo è bene sapere che l'installazione in cantiere di questo tipo di opera edile, seppur rapida, ha i suoi tempi tecnici.
Per ottenere i migliori risultati, il controsoffitto deve essere realizzato da un esperto cartongessista. È questa la figura che in cantiere è addetta alla realizzazione e alla messa in posa del cartongesso.
Prima di decidere se realizzare un controsoffitto in cartongesso è bene anche sapere che il costo del cartongesso è condizionato da diversi fattori.
Tra questi c'è lo spessore del rivestimento, la metratura da ricoprire con la realizzazione del cartongesso, e se presente, il tipo di isolante utilizzato.
A livello progettuale la realizzazione di un controsoffitto comporta necessariamente una riduzione dell'altezza del vano. Prima di realizzarlo occorre quindi misurare bene gli spazi ed essere certi di conservare, dopo la realizzazione del controsoffitto, l'altezza minima consentita.
Essa, stando al D.M. Sanità del 5 luglio 1975, in un bagno è di 2,40 metri.Diverso ovviamente il discorso per i locali adibiti ad abitazione, dove se si realizza il controsoffitto devono essere garantiti i 2,70 metri come requisito minimo di altezza.
Sebbene non esista una misura standard per l'altezza del controsoffitto, in genere varia dai 20 ai 30 cm. Si possono fare anche controsoffitti e velette di dimensioni minori, ma oltre una certa misura non si può scendere.
Bisogna infatti considerare che dentro il controsoffitto in cartongesso c'è la struttura portante con i suoi spessori minimi. Inoltre, se si inseriscono punti luce, faretti o strisce a led si deve avere lo spazio per poter montare o ispezionare i punti luce.
Il controsoffitto in cartongesso è composto da lastre di gesso inserite tra due fogli di cartone rigido, che fanno da armatura. Le lastre sono standard in termini di larghezza, ma altezza e spessore possono cambiare a seconda delle necessità.
Per realizzare un controsoffitto, bisogna innanzitutto costruire una struttura metallica portante, utilizzando gli appositi profili da cartongesso.
Dopo la fase di montaggio, un altro passaggio importante nella realizzazione di un controsoffitto in cartongesso nel bagno è quella della stuccatura.
Operazione che precede la finitura e la pittura, altro intervento fondamentale se si lavora in ambienti umidi come il bagno.
Tra le migliori soluzioni per la pittura del controsoffitto del bagno e dei locali con caratteristiche simili, c'è l'idropittura Gypsumtop di San Marco.
Si tratta di una pittura lavabile per interni ad alta copertura, opaca e inodore.
La gamma di prodotti propone una ricca varietà di colori anche con tonalità chiare o pastello.
Facile da applicare, questa idropittura ha una resa elevata, tanto da consentire una riduzione della quantità di prodotto necessaria per m².
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