Ogni intervento edilizio, deve essere valutato in funzione di procedure e strumenti economici che determinino la reale consistenza dei lavori da eseguire.
Solitamente, chiunque abbia eseguito dei lavori di ristrutturazione o costruzione del proprio alloggio, avrà sentito parlare di Computo metrico estimativo delle opere.
Questo documento, allegato al progetto esecutivo, è basilare non solamente per una previsione economica dell'intervento ma, per l'elaborazione delle offerte economiche (da parte delle imprese) e come stima dei costi da presentare in banca per eventuali finanziamenti.
Per la redazione di questo elaborato, trattandosi di lavori privati, in genere si pone una certa discrezionalità nella procedura e nell'individuazione delle varie categorie dei lavori e prezzi unitari.
Tuttavia, alcuni Istituti di Credito o anche organismi privati, per una maggiore accuratezza e veridicità dei dati, richiedono che il computo metrico sia predisposto secondo il Prezzario delle Opere Pubbliche vigenti per Regione.
Il Prezzario Regionale è un utile strumento di valutazione economica, è distinto in varie categorie di lavori (edili, impiantistiche e restauro) e ha carattere temporale, solitamente di un anno.
Si compone di singole voci, raggruppate per tipologia, e caratterizzate ciascuno da una descrizione esaustiva delle opere e del relativo costo unitario (espresso in: metri quadrati, metri cubi o metri lineari).
Le stime economiche, riportate a margine di ogni categoria d'intervento, tengono conto dell'andamento del mercato delle costruzioni (nell'ambito territoriale di competenza), e di tutti i fattori esterni che determinano il prezzo finale di applicazione.
Oltre queste caratteristiche, in genere, la valutazione tiene conto di cantieri di media dimensione e posti in condizioni normali di attività.
Per queste ultime peculiarità è ovvio che, per lavori di modesta entità e in luoghi di difficile accesso, non possano essere applicati parte dei prezzi unitari desunti dal prezzario.
Basti pensare, infatti, al prezzo medio per l'approvvigionamento del calcestruzzo preconfezionato in un cantiere posto in periferia, rispetto al costo unitario (per ogni metro cubo di materiale), di prodotto confezionato con betoniera all'interno di un centro storico, inaccessibile a grossi automezzi.
Questo esempio si può estendere anche ad altre categorie di lavori e coinvolge tanto le forniture dei materiali costruttivi che il lavoro manuale delle maestranze.
È pur vero tuttavia che, all'interno delle singole sezioni del prezzario, sono compresi i lavori di ristrutturazione edilizia e restauro, da eseguire in particolari situazioni, ma che comunque non potranno aderire in maniera perfetta a ogni singola realtà.
Spetta quindi al professionista il compito di individuare correttamente i diversi ambiti, in funzione della propria esperienza, e di eseguire una verifica analitica dello stato di fatto, dei costi di approvvigionamento del materiale oltre alla presenza o meno di condizioni cantieristiche che possono precludere la regolare attività edilizia.
In queste situazioni è evidente che, utilizzare le voci di prezzario, potrebbe comportare a una sottostima dell'opera.
Da questa esigenza, nasce la necessità di avvalersi di altri elementi di valutazione come l'analisi dei prezzi, ossia, di una procedura già ampiamente utilizzata nel settore dei lavori pubblici.
Questa valutazione si basa su un concetto molto semplice che prevede l'elaborazione del prezzo unitario finale, dalla somma di singoli componenti quali: il costo materiale del bene, il trasporto, il noleggio di mezzi, l'incidenza della mano d'opera, le spese generali e l'utile d'impresa.
Il primo elemento (costo materiale del bene), facilmente reperibile in commercio, è determinato in base alle esigenze del committente e alla tipologia del prodotto (ceramica, porte interne, serramenti, ecc.), e riferito a una misura unitaria (metro quadrato, lineare, ecc.)
A questo costo, va aggiunto l'onere del trasporto in cantiere.
Gli altri fattori (mano d'opera e noleggio di mezzi e attrezzature), indicano invece il costo necessario per la corretta posa in opera del prodotto, in funzione chiaramente dell'unità di misura.
Alla somma di questi importi si aggiungono gli oneri per la sicurezza e l'incidenza di: spese generali e utili d'impresa, che rappresentano di fatto, due parametri concernenti la gestione dell'attività edilizia e guadagno dell'impresa.
Oltre al prezzario regionale, vi sono anche delle liste elaborate dalle varie Camere di Commercio Provinciali che, nella sostanza, non dovrebbero discostarsi, come valutazione economica, dal primo documento.
Tuttavia, si possono presentare delle discordanze dovute in parte alle singole realtà locali differenti rispetto a quelle regionali.
In alcune grosse città, gli uffici tecnici comunali, redigono un proprio prezzario, destinato per l'affidamento dei lavori a ditte locali, ma che può, ciò nonostante, essere preso come riferimento per eventuali valutazioni di tipo economico.
Come già accennato in precedenza, per la redazione di un computo metrico di lavori privati, si può utilizzare il procedimento più adatto, purché la valutazione finale sia aderente alla realtà economica del luogo e che rispecchi in toto le dinamiche dell'intervento edilizio.