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Chimicamente il silicone è un polimero, sintetizzato la prima volta nel 1907 e attualmente utilizzato nei più disparati campi, da quello medico all'edilizia.
In quest'ultimo caso è usato principalmente come adesivo e sigillante.
La sua funzione, quindi, è essenzialmente quella di non far penetrare acqua e umidità, scongiurando formazioni di muffe o gravi danni alle strutture.
Studiato appositamente per durare, nell'ambito che interessa questo articolo, il suo utilizzo principale è quello di isolare e di incollare.
È quindi logico che sia progettato appositamente per resistere al tempo ed è non è per nulla sempice rimuoverlo dalle superfici o su materiali su cui finisce per errore.
Esistono però dei metodi, o con l'utilizzo di prodotti specifici, che risultano essere molto efficaci.
Il primo passo da fare è capire con cosa si ha a che fare. Spesso, infatti, per sigillare le fughe viene utilizzato del lattice al posto del silicone. Questo lo si potrà capire semplicemente testandone la consistenza.
Con un cacciavite o con qualsiasi strumento dotato di una punta verificare quindi se risulta gommoso ed elastico. In questo caso si tratterà sicuramente di silicone.
Se invece risulterà duro si tratterà di un sigillante a base di lattice.
Come detto, questo materiale è di fatto concepito per durare, quindi, bisognerà attaccarlo sui suoi punti deboli. Il principale di questi è il calore.
La pistola termica (o pistola di calore) è lo strumento più adatto per farlo ma, in sua mancanza, potrebbe andare benissimo anche un phon, ammesso che abbia una buona potenza.
Ovviamente nel secondo caso il lavoro risulterà decisamente più arduo.
Spuzzare quindi dell'acqua calda e con molta pazienza, far ammorbidire il materiale che si vuol rimuovere. Se questo dovesse risultare particolarmente ostico ci si potrebbe aiutare anche con le seguenti sostanze:
Attenzione: se il silicone si trova su delle mattonelle porose come il cotto, evitare prodotti oleosi; se invece la superficie dovesse essere in marmo, non utilizzare prodotti acidi.
Una volta ammorbidito si potrà rimuovere il silicone senza troppa fatica.
Occorrerà in questo caso un raschietto oppure una spatola ma anche qui c'è da sottolineare una cosa molto importante.
Strumenti come quelli sopra elencati, se fatti in metallo, non andranno mai utilizzati su superfici come marmo e cotto perché si andrebbero a graffiare irreparabilmente queste superfici, al minimo errore.
In questi casi è preferibile utilizzare delle spatole in plastica ma anche un cucchiaino da gelato può andare benissimo, in mancanza di meglio.
In alcuni casi togliere il silicone potrebbe rivelarsi decisamente ostico. Ci si potrà però aiutare con prodotti specifici come il solvente per silicone.
Questo si può acquistare tranquillamente sia su Amazon che dal ferramenta e riuscirà a eliminare senza problema ogni traccia di silicone.
Questo prodotto darà una mano soprattutto a rimuovere le fastidiose patine che rimangono sulle superfici che, senza ombra di dubbio, sono le più difficili da eliminare.
I prodotti di questo tipo possono essere:
Bisognerà semplicemente applicare il solvente per silicone e lasciarlo agire per il tempo indicato sulla confezione.
Infine, aiutandosi con una spugna abrasiva, rimuovere tutti i residui stando però sempre attenti alla superficie che si sta trattando per evitare di graffiarla.
Ottimi prodotti in questo senso sono Silic Off in grado di eliminare sia il silicone fresco che indurito, oppure il solvente rimuovi adesivi della SONAX.
Ora che il grosso del silicone è stato rimosso, prima di rimetterlo nuovamente è bene pulire a fondo tutta la zona, eliminando tutti i residui.
Se si dispone di un aspirapolvere potrebbe essere un ottimo sistema per togliere anche i più piccoli pezzettini, altrimenti, munirsi di santa pazienza e utilizzare una paletta e uno scopettino.
Molto importante sarà il non scordarsi di applicare un prodotto anti muffa prima di posare il nuovo silicone, oppure dell'alcol denaturato facendoli penetrare molto a fondo nelle fughe.
Quest'ultimo passaggio aiuterà ulteriormente a pulire ma soprattutto, renderà molto più difficile in futuro alla muffa di proliferare.
A primo impatto può sembrare la situazione più semplice, vista la resistenza del materiale in questione. Per queste superfici bisognerà procurarsi dell'alcol denaturato, uno spruzzino, vecchi canovacci e delle spatole professionali.
Evitare l'utilizzo di raschietti metallici perché inavvertitamente si potrebbe rigare la superfice. Con raschietti in plastica dura invece questo non avverrà.
Spruzzare quindi l'acool su tutta la superfice da pulire e attendere qualche minuto.
A questo punto, utilizzando la spatola, togliere tutti quanti i residui e infine dare una successiva passata con altro alcol passando poi il canovaccio.
Ci vorrà un po' di pazienza ma il risultato è assicurato.
Se sul vetro rimarranno degli aloni, utilizzare della vecchia carta da giornale invece dello straccio.
Dalla situazione più facile a quella più complicata. Il silicone per sua natura, infatti, tenderà a penetrare nelle fibre degli indumenti e, seccandosi, si incrosterà.
In questo caso ci vorrà sul serio tutta la pazienza del mondo.
Bisognerà procedere con un trattamento preliminare prima di mettere il capo in lavatrice.
Inserire il vestito macchiato di silicone in un congelatore per qualche ora.
La macchia in questo modo si indurirà e già solamente con l'ausilio delle unghie verrà via abbastanza facilmente.
In alternativa, sarà possibile utilizzare un coltello ovviamente non seghettato, ma se possibile, quello da burro sarà l'ideale. La macchia non verrà via completamente, quindi sarà necessario un ulteriore passaggio, tamponandola con dell'alcool denaturato.
Utilizzare un pezzo di carta ripiegato (da cambiare di tanto in tanto) per tamponare in modo che aderisca perfettamente alla parte di tessuto macchiata.
A questo punto, quando la macchia sarà quasi totalmente sparita, si potrà passare al lavaggio vero e proprio in lavatrice, in acqua calda o fredda.
A seconda della gravità della situazione, forse saranno necessari più lavaggi.
Non solo le superfici, dopo aver lavorato con questo materiale, soprattutto se non sono stati usati guanti di protezione, potrebbero presentarsi alcuni problemi per riuscire a toglierlo al meglio dalle mani.
La prima cosa da fare è comunque, cercare di intervenire quando è ancora fresco.
Togliere il silicone dalle mani in questo modo è molto più semplice.
Utilizzando una busta di plastica (un canovaccio andrebbe bene ma poi si riproporrebbe il problema del toglierlo da li), passandola tra i palmi in maniera energica.
Successivamente, invece, i metodi da utilizzare sono essenzialmente due: con dell'alcol oppure con dell'acetone.
In questo caso strofinare con molta più delicatezza perché queste due sostanze potrebbero provocare irritazioni. Concludere lavando le mani con abbondante sapone.
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