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Ricco di acqua e con poche calorie (31 kcal ogni 100 gr di prodotto), il finocchio (foeniculum vulgare dulce) è un ortaggio che si può consumare sia crudo in insalata che cotto.
Dall'inconfondibile forma piuttosto tondeggiante e il ciuffo verde, è molto apprezzato per il suo sapore intensamente aromatico con retrogusto fresco.
Di origine mediterranea, la pianta del finocchio appartiene alla famiglia delle Apiaceae o Ombrellifere, la stessa di sedano e carote.
Di facile coltivazione, la possiamo seminare nell'orto di casa, sia in primavera che in autunno.
Ha una buona resistenza al freddo e al gelo, mentre mal sopporta il caldo eccessivo.
La coltivazione dei finocchi è abbastanza semplice da attuare nell'orto di casa.
Coltivazione finocchio - Pixabay
I finocchi si possono coltivare in vari momenti dell'anno. Tuttavia, ci sono alcuni fattori da considerare e accorgimenti da mettere in pratica per garantirsi un raccolto abbondante di ortaggi sani e ricchi di gusto.
Il primo fattore di cui tener conto è il clima. La pianta del finocchio, infatti, teme il troppo caldo, mentre riesce a resistere piuttosto bene al freddo.
Tra l'altro, per giungere a maturazione, questo ortaggio ha bisogno di un clima fresco.
Indicativamente, dunque, le temperature di coltivazione ideali sono comprese nel range compreso fra 7°C e 30°C.
Lavori nell'orto
Detto ciò, è chiaro che i periodi migliori per coltivare i finocchi sono le mezze stagioni, ovvero la primavera e l'autunno. Scegliendo la seconda opzione, è bene ricordare che la pianta del finocchio teme il gelo e, per questo motivo, gli ortaggi vanno raccolti prima che arrivino le gelate.
Oltre al fattore clima, per decidere quando coltivare i finocchi, bisogna anche considerare la futura raccolta. Occorre infatti tener conto del fatto che, dal momento del trapianto, ci vogliono di media 90-120 giorni circa prima che la pianta raggiunga la completa maturazione.
Raccolta dei finocchi - Pixabay
Indicativamente, possiamo quindi concludere dicendo che, coltivando i finocchi a marzo, li si potranno raccogliere a fine primavera-inizio estate. Trapiantandoli invece a settembre, si potranno raccogliere tra novembre e dicembre.
La pianta del finocchio può essere messa a dimora nell'orto oppure coltivata in semenzaio.
È bene sapere che questa pianta necessita di almeno 12 ore di luce al giorno.
In caso contrario, il finocchio monta a seme in tempi anticipati.
Ciò accade perché la pianta, sentendosi minacciata, si riproduce anzitempo al fine di garantire la continuazione della specie. Tuttavia, in questo modo, il raccolto viene del tutto rovinato.
Per ottenere un buon raccolto, con finocchi belli grandi, è molto importante considerare anche il fattore terreno. Il grumolo del finocchio, infatti, si sviluppa proprio a livello del suolo.
Il finocchio teme il grande caldo e il gelo - Foto Pixabay
Per prima cosa, è fondamentale preparare adeguatamente il terreno.
Vediamo come procedere.
Anzitutto il terreno va pulito, eliminando erba o coltivazioni precedenti.
Dopodiché, bisogna procedere con una vangatura profonda, e poi con una zappatura per spaccare eventuali zolle di terra e avere così una superficie a grana fine.
Infine, livellare il suolo con un rastrello.
Durante il corso della crescita della pianta, il terreno non deve mai compattarsi troppo perchè altrimenti creerebbe una certa resistenza alla crescita del grumolo stesso.
La pianta di finocchio predilige un terreno soffice e fertile. L'ideale è quindi nutrirlo con letame o compost ma senza esagerare.
Finocchio maturo e compatto, pronto da mangiare - Foto Pixabay
Durante la fase di coltivazione, per favorire lo sviluppo del grumolo, si suggerisce di usare un concime leggermente azotato, come per esempio lo stallatico pellettato.
Ricordare, inoltre, che il terreno deve essere ben drenante in quanto la pianta del finocchio non sopporta i ristagni idrici, una delle cause principali delle malattie crittogamiche.
I finocchi si possono coltivare a partire dal seme o dalle piantine.
Nel primo caso, occorre partire dalla semina in semenzaio, disponendo i semi in solchi non molto profondi e coperti di terra. Bisogna poi aver cura di innaffiarli regolarmente.
Dopo circa 40-50 giorni, quando le piantine hanno ormai raggiunto i 10-15 centimetri di altezza, è possibile procedere con il trapianto in piena terra nell'orto.
Attrezzi per coltivare la pianta dei finocchi nell'orto
Creare nel terreno dei buchi abbastanza profondi e disporvi le piantine in modo tale che vadano sotto terra 1 cm appena rispetto al livello del colletto.
Tra una piantina e l'altra, mantenere una distanza di circa 30 centimetri.
In caso di più file, mantenerle distanziate di circa 60 centimetri.
Le annaffiature devono essere regolari, specie nei periodi più caldi, affinché il terreno sia sempre umido.
Finocchi: ottimi sia crudi che cotti - Foto Pixabay
Uno scarso apporto idrico può far fiorire la pianta precocemente, col rischio di rovinare il raccolto. Di contro, invece, irrigazioni troppo abbondanti, provocano ristagni idrici, prima causa di muffe che compromettono la coltura.
In generale, i finocchi sono pronti per essere colti dopo 3-4 mesi dal trapianto (4-5 mesi dalla semina) e, comunque, quando i grumoli hanno ormai raggiunto il giusto grado di maturazione, buone dimensioni e appaiono belli compatti.
Finocchi maturi - Foto Pixabay
Per raccogliere gli ortaggi ormai pronti, occorre munirsi di una piccola vanghetta e scalzarli dal suolo.
La pianta del finocchio entra in competizione con le erbacce infestanti.
Per prevenire la formazione di malerbe, è bene eseguire frequenti sarchiature.
Il rincalzo è fondamentale nella coltivazione dei finocchi
Un paio di settimane prima del raccolto, poi, è consigliato eseguire delle operazioni di rincalzo perché migliorano la qualità e la pezzatura dell'ortaggio stesso.
Come già spiegato, il finocchio teme il gelo, e pertanto va raccolto prima che le temperature vadano al di sotto dello zero. In alternativa, per allungare il periodo della raccolta e cogliere ortaggi invernali, è bene proteggere la pianta con un telo di tessuto non tessuto.
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