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Il problema dell'illuminazione degli ambienti domestici, riveste una importanza fondamentale per il corretto svolgimento delle attività lavorative.
La necessità di una corretta illuminazione degli ambienti, si avverte subito quando si è costretti a lavorare in ambienti mal illuminati, responsabili di disturbi di vario genere, che vanno dal banale giramento di testa, alla difficoltà di concentrazione, eccessiva lacrimazione, stanchezza, visione sdoppiata, fastidio alla luce, mal di testa, fino ad arrivare alla irritazione cronica del nervo ottico con tutte le conseguenze che il caso comporta.
L'abbagliamento, dovuto alla presenza di corpi illuminanti artificiali, è una delle cause più frequenti di disturbi della vista, con conseguente danno all'attività lavorativa.
Il fenomeno dell'abbagliamento, in particolare nei luoghi di lavoro come studi, ambienti in cui si ha necessità di una illuminazione diffusa, deve essere attentamente valutato, mediante la ricerca di un indice, UGR il quale dipende dal tipo di apparecchio illuminante impiegato.
Quando il valore dell'indice citato, supera quello consentito previsto dalla normativa vigente, in rapporto al tipo di attività da svolgere all'interno del locale illuminato, allora bisogna provvedere ad eliminare il fenomeno.
I rimedi principali, che vengono normalmente adottati per ridurre il fenomeno dell'abbagliamento, sono in primis, una attenta sistemazione della postazione di lavoro, in funzione del tipo di lavoro da svolgere, occorre inoltre utilizzare il più possibile finiture opache per quanto riguarda mobili e piani di lavoro.
Particolare importanza, riveste infine la scelta dei colori dell'ambiente, in generale l'impiego di colori chiari per soffitti e pareti, contribuisce a ridurre il fenomeno dell'abbagliamento.
Quando poi occorre posizionare per motivi particolari un corpo illuminante, come una lampada da studio, per prima cosa è necessario che essa sia ben schermata e provvista di un corpo illuminante adeguato.
Fondamentale infine è la scelta dell'angolo di schermatura, ossia dell'angolo compreso tra il piano orizzontale e la prima linea di osservazione, dalla quale le parti luminose delle lampade installate nell'apparecchio sono direttamente visibili.
La Norma UNI EN 12464-1 prima parte, stabilisce il tipo di angolo di schermatura che una lampada deve avere in rapporto alle Kilocandele su metro quadro che la lampada riesce a produrre.
Il rispetto delle norme citate, unitamente ad una accurata fase di progettazione in cui materiali, colori e posizionamento delle postazioni di lavoro siano ben risolte, garantisce lo svolgimento dell'attività lavorativa senza rischi per la salute.
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