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L'equity crowdfunding (dall'inglese crowd = folla e funding = finanziamento), che in italiano potremo tradurre come finanziamento collettivo, è una forma di microfinanziamento con la quale un certo numero di persone mettono a disposizione una somma di denaro per finanziare un'iniziativa imprenditoriale o, spesso, di carattere sociale e solidale.
Nato negli stati Uniti, questo sistema sta con ritardo riscuotendo un certo successo anche da noi. All'Italia va però riconosciuto il merito di essere il primo Stato dell'Unione Europea a regolamentare la materia, ponendosi così all'avanguardia soprattutto per comprare casa.
Il Decreto Legge 18 ottobre 2012 n. 179 (Decreto crescita bis), permette di ricorrere al crowdfunding solo per finanziare start up innovative, mentre negli Stati Uniti è adoperato anche per imprese già esistenti.
In particolare, da un po' di tempo il crowdfunding sta riscuotendo un certo successo anche nel settore immobiliare.
Negli USA, infatti, ci sono già numerose imprese con le quali si può collaborare con piccoli finanziamenti e ottenere in cambio un rendimento sicuro, grazie ai canoni di affitto, nell'ambito di iniziative immobiliari sia di carattere residenziale che commerciale.
Inizialmente nel nostro Paese il crowdfunding è stato riservato unicamente alle start up definite innovative, per cui è più difficile estenderlo al settore immobiliare.
In questo caso deve quindi trattarsi di società che investono nella costruzione di edifici che possiedano il requisito di innovazione, ad esempio rispettando criteri di bioedilizia, mediante l'utilizzo di materiali e sistemi costruttivi a basso impatto ambientale.
Il quadro normativo è comunque in evoluzione visto che quest'anno è stato emanato il Decreto Legge 24 gennaio 2015, n. 3, Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti, che estende il crowdfunding anche alle PMI innovative.
Ciò rende più facile la costituzione di PMI Innovative immobiliari a vocazione sociale, quindi dirette all'acquisizione di immobili da gestire per utilità sociali.
In ogni caso il crowdfunding è ancora lontano dal porsi come reale alternativa ai finanziamenti a lungo termine previsti dagli istituiti di credito, ma può essere una efficace soluzione da adottare in parallelo ai tradizionali mutui bancari.
Un ottimo esempio nel nostro Paese è rappresentato da Slowfunding, una start up fondata da tre giovani lucani, avente lo scopo di recuperare antichi edifici abbandonati con l'aiuto di piccoli investitori e contribuire, in tal modo, a salvaguardare un patrimonio architettonico che rischia di essere perso per sempre.
L'iniziativa è nata e cresciuta in rete per farsi conoscere e incontrare proprio i piccoli investitori e impedire, invece, l'intervento di grandi società, magari più interessate al proprio tornaconto economico che alla reale difesa del territorio.
Promotori dell'iniziativa sono gli architetti Lia Brisacani, Innocenzo Langerano e Domenico Dimichino. Gli immobili oggetto di intervento sono antiche masserie, cascine o piccoli edifici situati in borghi storici o città d'arte, non abitati o utilizzati e quindi a rischio di abbandono e fatiscenza.
Gli interessati possono destinare una piccola somma in denaro da utilizzare per la ristrutturazione di tali edifici e ricavarne un utile dai canoni di locazione o da altre forme di utilizzo.
La società acquista l'immobile ritenuto interessante e propone agli investitori di acquisire una frazione di proprietà. In questo modo si potranno frazionare anche i costi necessari per il recupero e la gestione dell'edificio, rendendoli meno onerosi.
Per il momento nel nostro Paese l'applicazione del crowdfunding al settore immobiliare appare ancora a livello pionieristico.
Non mancano però le iniziative a supporto degli imprenditori che vogliano farvi ricorso.
Una importante realtà aziendale che utilizza il sistema del crowdfunding nell'ambito della real estate (proprietà immobiliare) è CrowdRe.it, una società fondata da un gruppo di consulenti immobiliari e autorizzata dalla Consob, organo deputato al controllo di queste iniziative, che si avvale della piattaforma WeAreStarting.it.
Citiamo poi Wallrise.it, un marketplace immobiliare dove sviluppatori del settore alla ricerca di fondi possono incontrarsi con investitori interessati a forme nuove di business.
La piattaforma, che si rivolge in particolare a investitori e costruttori, offre la possibilità di operare direttamente nel mercato immobiliare, senza ricorrere a intermediari.
Nella ricerca di finanziamenti è però importante proteggersi adeguatamente dalle eventuali truffe in agguato.
Soprattutto operando con modalità telematiche per la raccolta di fondi è facile incorrere in raggiri e furti di identità, fornendo i propri dati personali.
Per questo è opportuno rivolgersi unicamente a canali fidati e riconosciuti dalle organizzazioni di settore, come quelli citati.
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