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La campartimentazione di un edificio è fondamentale per contrastare la propagazione di un incendio al suo interno, permettendo agli occupanti di mettersi in salvo in modo sicuro e ai Vigili del Fuoco di domare le fiamme rapidamente, riducendo i danni alle strutture.
Il principio di funzionamento è simile a quello delle paratie stagne di una nave, che isolano completamente un compartimento allagato: allo stesso modo, negli edifici si cerca di creare zone indipendenti tra loro, in modo che l'incendio non possa passare da una parte all'altra, rimanendo così circoscritto.
Infatti, un incendio tende a propagarsi sia verticalmente, passando da un piano all'altro attraverso gli elementi combustibili come pavimentazioni, solai in legno e rivestimenti infiammabili, sia in senso orizzontale. Da questo punto di vista, un incendio che si sviluppa ai piani bassi è dunque molto pericoloso, sia perché il fuoco tende naturalmente a risalire verso l'alto, sia perché una scala non adeguatamente protetta viene subito invasa dal fumo diventando impraticabile.
Ovviamente, il sistema di compartimentazione non deve ostacolare o rallentare l'evacuazione, ma serve anzi a proteggere le vie di fuga: va dunque progettato ponendo particolare attenzione agli elementi didelimitazione.
Le attuali norme antincendio contengono prescrizioni molto precise sulla compartimentazione.
Ad esempio essa è obbligatoria:
- negli edifici pubblici come scuole, musei e ospedali;
- negli alberghi e nelle residenze collettive (ad esempio caserme);
- nei grattacieli residenziali e nei grandi caseggiati con molti piani;
- nei parcheggi multipiano annessi generalmente a cinema multisala, palasport e centri commerciali.
Un compartimento antincendio può comprendere uno o più piani, in base alle dimesioni, alla distribuzione interna, al carico di incendio e all'altezza dell'edificio: anche in questo caso la dimensione massima di ciascun compartimento è stabilita dalle norme vigenti.
Negli edifici ciascun compartimento coincide normalmente con il piano di una sola ala.
Fanno eccezione le scale di sicurezza, che se del tipo protetto o a prova di fumo formano obbligatoriamente un unico compartimento a sé stante. Anche i vani corsa degli ascensori sono adeguatamente protetti e isolati, per evitare che costituiscano una via privilegiata per la propagazione verticale dell'incendio.
Ciascun compartimento è sempre delimitato da:
- partizioni verticali (murature portanti e non portanti);
- partizioni orizzontali, cioè i solai;
- porte, che assicurano la normale fruizione dell'edificio e la percorribilità delle vie di fuga in caso di necessità.
Questi elementi sono classificati secondo tre caratteristiche ben precise:
- R (stabilità), l'attitudine a conservare la propria resistenza meccanica anche in caso di incendio;
- E (tenuta), la capacità di non lasciar passare o produrre fiamme, vapori o gas caldi dal lato esposto a quello non esposto;
- I (isolamento), la proprietà di ridurre sensibilmente la trasmissione del calore.
Le partizioni di un compartimento antincendio devono obbligatoriamente garantire queste caratteristiche per un tempo prefissato, comunque non inferiore a 60 minuti.
Le porte sono la parte più vulnerabile di questo sistema: è quindi una saggia regola di prudenza ridurre per quanto possibile i varchi di comunicazione tra i compartimenti e scegliere serramenti appositamente progettati.
Come già anticipato, le porte antincendio sono sempre di tipo REI e devono essere specificamente omologate per questa funzione in base alla norme UNI 9273.
Una porta tagliafuoco è inoltre sempre dotata di un sistema di autochiusura, eventualmente azionabile anche con un comando elettrico a distanza e di un saliscendi per evitare che la porta resti aperta. Se inoltre è posta in corrispondenza di una via fuga è obbligatorio installare anche un meccanismo di apertura a spinta con maniglione antipanico.
Anche le dimensioni vengono stabilite in base al massimo affollamento previsto nell'edificio. L'ampiezza delle uscite di emergenza viene infatti calcolata in moduli di 60 cm: ogni uscita utile per la rapida evacuazione dell'edificio deve essere larga almeno due moduli, cioè 120 cm.
Il grado di protezione è espresso da una sigla codificata: una porta REI 120 assicura ad esempio la stabilità, la tenuta e l'isolamento per almeno due ore, cioè 120 minuti.
Una porta EI 120, anche se non garantisce il requisito della stabilità, risulta comunque un ottimo elemento di protezione da fumo e calore.
I materiali, il colore e lo stile variano generalmente in base alle esigenze funzionali, allo stile dell'edificio e anche al gusto del progettista.
La versione più comune, come i modelli Proget dell'azienda NINZ Spa o Elite+ di Novoferm, è costituita da una robusta intelaiatura in profili di acciaio zincato con spessore di mm 15/10 e sezione a Z, con sovrastante tamponamento in lamiera zincata 8/10 verniciata con polveri epossi-poliestere termoindurite in forno a 180°, in tinta unita nei colori RAL o perfino con immagini, loghi o decorazioni di vario tipo.
Il serramento può essere a uno o due battenti, con dimensioni massime generalmente di cm 270 in larghezza per 265 di altezza.
Come si nota in questo disegno, il tamponamento del battente copre lo stipite in muratura, mentre una guarnizione termoespandente lungo l'intero perimetro garantisce la perfetta tenuta al fumo. L'isolamento termico è invece assicurato da uno strato di materiale coibente inserito nello spessore delle ante.
Molto importanti sono poi il meccanismo di richiusura mediante un'apposita molla inserita nelle cerniere e la maniglia, che può essere normale (cioè a leva o pomello), oppure di tipo antipanico con apertura a spinta se la porta si trova lungo una via di fuga.
Se il serramento è a due battenti, è obbligatorio anche il regolatore di chiusura, con la funzione importantissima di coordinare la chiusura delle ante, evitando che l'anta passiva si sovrapponga in chiusura finale a quella attiva: qualsiasi varco o spiffero potrebbe infatti compromettere l'efficienza dell'intero sistema di compartimentazione.
Accessori molto utili sono anche gli elettromagneti, che in condizioni normali tengono aperti i battenti delle porte tagliafuoco in corrispondenza ad esempio del vano scala permettendo la normale fruizione dell'edificio senza disagi per gli occupanti, ma che in caso di incendio si sbloccano automaticamente o grazie a un comando elettrico a distanza, isolando istantaneamente i compartimenti.
Ovviamente ogni porta REI può essere dotata anche di serratura.
Esiste anche una vasta gamma di porte antincendio appositamente progettate per esigenze più specifiche.
Il modello Scudo di Novoferm è ad esempio progettata per l'inserimento in edifici di pregio storico artistico o arredati con mobili d'epoca: il suo rivestimento in legno con motivo a specchiature rettangolari ricorda infatti da vicino i serramenti tradizionali.
L'impiacciallatura superficiale è disponibile in varie essenze: tanganika, ciliegio, mogano, okoumè, pino e rovere.
Novoglass+ e Novofire sono invece porte antincendio completamente vetrate.
Novoglass+, di aspetto molto minimalista e perciò particolarmente indicata per ambienti contemporanei, è formata un telaio fisso in alluminio estruso con sezione di cm 9x7,5, con interposto un profilo di poliammide rinforzato per il taglio termico.
La stessa struttura portante viene ripetuta nei battenti.
Tutti i profili sono inoltre riempiti con un materiale premiscelato autorefrigerante che alle alte temperature emette vapore acqueo, contribuendo drasticamente a contenere la trasmissione del calore. Il tamponamento vetrato è infine costituito da pannelli con spessore totale di cm 2,5 formati da diverse lastre sovrapposte di vetro float alternati a film intumescenti, che a temperature prossime o superiori a 120 °C, si trasformano in schermi cellulari refrattari e opachi.
Il fissaggio delle lastre alla struttura di sostegno avviene tramite clip metalliche e fermavetri complanari in alluminio a incastro.
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