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Approvato il modello RAP per poter effettuare la registrazione dei contratti di comodato ad uso gratuito. Ecco una breve guida per chiarire in cosa consiste il contratto di comodato e come esso possa essere registrato.
Per approfondire le modalità relative alla registrazione in via telematica del contratto di comodato ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida relativa alle nuove modalità, in vigore a partire dal 20/12/2022.
Il contratto di comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene immobile o bene mobile affinché possa servirsene per un determinato periodo di tempo o per un uso specifico.
Il contratto si perfeziona con la consegna della cosa che il comodatario potrà tenere fino alla scadenza fissata o fino a quando l’uso sia terminato in ragione della natura e caratteristiche del bene.
A carico del comodatario sorge l’obbligo di effettuare la restituzione del bene alla scadenza o alla morte del comodante.
In caso di comodato precario che non ha alcun termine di durata la restituzione può avvenire su richiesta del comodante se sopravviene un urgente e imprevisto bisogno del bene.
Il comodato solitamente è un atto di tipo gratuito. Non è previsto alcun corrispettivo per il godimento del bene ed è questo ciò che lo distingue da un contratto di locazione.
Il comodato può essere redatto in forma scritta o orale anche se avente a oggetto un bene immobile.
Quando è obbligatorio registrare un contratto di comodato d'uso gratuito?
Il contratto di comodato deve essere registrato presso l'Agenzia delle Entrate quando si verificano determinate circostanze.
Se il comodato di un immobile viene redatto in forma scritta la registrazione deve essere effettuata entro il termine di 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’atto.
Se il comodato di un immobile viene redatto in forma orale la registrazione è necessaria soltanto se esso viene menzionato in un altro atto soggetto alla registrazione.
La registrazione del contratto di comodato, avente a oggetto un immobile, anche se stipulato verbalmente, può altresì essere effettuata se si vuole beneficiare di talune agevolazioni IMU.
È infatti prevista una riduzione del 50% dell'IMU per le unità immobiliari concesse dal contribuente in comodato gratuito a parenti di primo grado in linea retta che le utilizzino come abitazioni principali.
Di recente l'amministrazione tributaria ha previsto una modalità online per poter effettuare la registrazione del contratto di comodato al fine di evitare spiacevoli code agli sportelli degli uffici dell'Agenzia delle Entrate.
Ecco che a salvare i contribuenti interviene il Modello Rap (Registrazione atti privati).
Rap è dunque il nuovo modello da utilizzare per la registrazione di atti tra privati che per il momento può essere impiegato esclusivamente per il contratto di comodato ad uso gratuito, a far data dal 20 dicembre scorso.
Progressivamente, con l’estensione prevista per gli altri atti, come il contratto preliminare, il modello 69 potrà considerarsi archiviato.
Ricordiamo che ad oggi è invece il modello generale che viene utilizzato per registrare atti tra privati.
Il servizio messo a punto dall’Agenzia delle Entrate consente di trasmettere online al Fisco la richiesta di registrazione di un contratto di comodato d’uso gratuito.
Si potrà dunque procedere comodamente dal pc di casa con le modalità di cui al Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 465502 del 19 dicembre scorso.
Con i provvedimenti che seguiranno nel tempo la procedura verrà estesa alla registrazione di altri contratti tra privati per i quali dunque si potrà utilizzare lo stesso Modello.
Il modello RAP è composto da:
un frontespizio che riporta i dati personali relativi alla privacy e 4 quadri contenenti delle informazioni specifiche.
In particolare:
Per poter procedere sarà necessario collegarsi al portale dell'Agenzia delle Entrate e accedere alla propria area riservata avvalendosi dell'identità digitale e le credenziali.
Potrà attivarsi direttamente il contribuente oppure l'intermediario abilitato che sia stato incaricato.
Per ultimare la procedura occorre allegare al modello la copia dell'atto che deve essere registrato, sottoscritto dalle parti, nonché altri documenti come planimetrie dell'immobile, mappe o altro.
Una volta effettuato il caricamento dei documenti il sistema calcola in automatico le imposte che devono essere versate. Per i contratti di comodato è dovuta l’imposta di registro di 200 euro.
Se si tratta di contratti di comodato redatti in forma scritta è dovuta l’imposta di bollo di 16 euro. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
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