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Spesso, quando arriva agosto, la maggior parte delle piante presenti all'interno di ogni orto è alla fase finale del proprio ciclo produttivo, pertanto, occorre rimuovere tali ortaggi e preparare il terreno per la semina delle verdure invernali.
Realizzare l'orto nel mese più caldo dell'anno è una buona idea, soprattutto se si desidera far crescere qualche pianta di pomodoro.
In particolare, i pomodori sono perfetti per una piccola coltivazione last minute, dato che, durante il periodo estivo, si sviluppano in modo rapido e garantiscono un'ottima resa a livello quantitativo e qualitativo.
In ogni caso, durante il mese di agosto, specialmente se si effettuano operazioni come semina e trapianto, è necessario avere molta cura dei vegetali e del terreno, in quanto quest'ultimo si secca facilmente a causa delle alte temperature, mentre gli ortaggi possono subire colpi di calore improvvisi. Per evitare tali inconvenienti, è opportuno innaffiare con regolarità, facendo sempre attenzione a non esagerare.
Vediamo qui di seguito alcune tra le numerose tipologie di pomodori che è possibile piantare all'aperto, in serra o in vaso.
Originari dell'America, i pomodori vennero importati per la prima volta in Europa nel 1540, dal condottiero spagnolo Hernán Cortés. La prima citazione italiana riguardante la scoperta di questo frutto, il cui nome scientifico è Solanum lycopersicum, risale al 1544 ed è contenuta negli scritti dell'umanista Pietro Andrea Mattioli.
Il pomodoro è uno dei frutti più impiegati in cucina e può essere utilizzato per la preparazione di tantissime pietanze, sia dolci che salate. Oltre al sapore unico, questa tipologia di ortaggi sorprende anche grazie alle sue numerose varietà, adatte per cucinare salse e contorni o gustose insalate.
Anche se i procedimenti per la coltivazione dei pomodori sono piuttosto semplici, occorre ricordare che ogni varietà è differente e pertanto necessita di cure particolari.
In genere, per consentire a questo tipo di piante uno sviluppo sano e una produzione abbondante, è opportuno collocarle in zone soleggiate o parzialmente in ombra, con temperature non inferiori 15 °C.
Inoltre, è bene irrigare il terreno con regolarità, verificare che non siano presenti malattie o infestazioni di insetti e parassiti, effettuare potature frequenti per fermare la crescita del fusto e delle foglie, in modo da consentire a tutti i frutti di maturare.
Se si coltiva all'aperto, è necessario piantare le sementi l'una distante dall'altra, così da permettere alle piante di pomodoro di respirare e rendere la raccolta più agevole.
Oggi esistono più di 75.000 varietà e sottovarietà di Solanum lycopersicum, più o meno pregiate. Vediamo insieme, qui di seguito, quali sono i pomodori migliori da piantare nell'orto oppure in serra e in vaso.
I pomodori tondi a grappolo sono la specie più conosciuta e vengono impiegati per qualsiasi tipologia di preparazione. Ottimi sia a crudo che cotti, questi frutti sono spesso utilizzati per arricchire primi piatti e antipasti.
La coltivazione dei pomodori a grappolo è relativamente semplice: una volta fatte sviluppare le piante all'interno di un vaso riempito con un terreno universale friabile, è sufficiente innaffiarlein abbondanza; raggiunta un'altezza di circa 30 cm, è possibile eseguire il trapianto.
In seguito, occorre sistemare ogni esemplare a una distanza minima di circa 30-40 cm e legare i fusti delle piante a supporti verticali, in modo da poter controllare al meglio la crescita.
I pomodori datterini hanno dimensioni molto piccole e, pur avendo origini asiatiche, sono tutt'oggi coltivati in quasi tutta Italia. Tali frutti sono caratterizzati da una consistenza carnosa e da un gusto intenso, qualità che li rendono perfetti per il consumo a crudo.
Anche questa tipologia di pomodori viene raccolta a grappolo e, per garantirne un corretto sviluppo, è necessario trapiantare gli esemplari all'interno di un terreno a medio impasto, arricchito di sostanze organiche. In genere, come tutti i pomodori, le piante di datterini difficilmente sopravvivono a temperature al di sotto dei 10°C, di conseguenza, durante i mesi invernali è possibile coltivarli soltanto in vaso o in serra.
Originari della Sicilia, i pomodori Pachino (IGP) sono una delle varietà più famose di datterini. Questi prodotti ortofrutticoli a indicazione geografica protetta vengono coltivati nelle province di Siracusa e Ragusa, dove sono stati introdotti per la prima volta nel 1989 da un'impresa israeliana di sementi.
I Pachino sono caratterizzati da dimensioni medio piccole e prediligono un clima temperato caldo; le piante si adattano a qualsiasi tipologia di terreno e come tutte le altre specie di pomodori devono essere innaffiate con regolarità, facendo sempre attenzione a non esagerare con la quantità di acqua.
I pomodori Cuori di bue sono un'ottima varietà da insalata, dal sapore unico e deciso.
Questi frutti, oltre ad avere dimensioni molto grandi e forme irregolari che si espandono in senso orizzontale, raggiungono un peso davvero sorprendente, spesso superiore a 200-250 grammi.
La sottovarietà di cuore di bue più conosciuta in Italia è quella di Albenga.
Due delle caratteristiche che rendono i cuori di bue così apprezzati sono la scarsa presenza di semi e la polpa densa e morbida.
Per coltivare questa tipologia di pomodori è opportuno prestare attenzione alla grandezza dei vasi o dell'appezzamento di terreno in cui vengono sistemate le piante poiché, come già accennato in precedenza, sia il fusto sia i frutti hanno dimensioni considerevoli.
Una delle eccellenze gastronomiche italiane più conosciute in tutto il mondo è il pomodoro San Marzano, frutto caratterizzato da una forma allungata la cui caratteristica principale è la dolcezza della polpa.
Si tratta di una varietà particolarmente adatta per la preparazione di conserve e pelati, che viene coltivata esclusivamente nella zona di San Marzano sul Sarno, in Campania.
Grazie alla sua elevata qualità, il pomodoro di San Marzano dell'agro nocerino sarnese è riuscito ad ottenere la Denominazione di origine controllata (DOP).
Lo sviluppo dei frutti di questa rinomata tipologia di pianta di pomodori è molto abbondante e avviene nell'arco dei mesi estivi (da inizio luglio a fine settembre), ma è possibile effettuare la semina anche ad agosto e durante l'inverno.
Nel primo caso, occorre controllare con frequenza l'umidità del terreno, per far sì che rimanga sempre costante: i pomodori San Marzano hanno infatti un'ottima resistenza alla formazione del marciume apicale, pertanto, è bene irrigare questi vegetali con grandi quantità di acqua, soprattutto quando il periodo di coltivazione è in estate inoltrata.
È possibile effettuare la semina anche in autunno e inverno, purché venga utilizzata una serra.
Dalla forma irregolare e un peso non inferiore ai 200 grammi, I pomodori costoluti hanno un sapore delicato e vengono spesso impiegati a crudo o cotti alla griglia.
Nonostante sia possibile coltivare queste piante all'aperto, è preferibile collocarle in serra, poiché si tratta di una tipologia di vegetali poco resistenti a malattie e parassiti. Tra le specie più conosciute di pomodori costoluti vi sono il Costoluto fiorentino Novoli, il Costoluto genovese e il Marbella.
Il pomodoro del Vesuvio o del Piennolo è uno dei prodotti più antichi dell'agricoltura campana, fortemente legato alla natura vulcanica del terreno in cui cresce.
La sua coltivazione segue un metodo tradizionale, che prevede l'ausilio di sostegni con paletti di legno e filo di ferro, per evitare che i frutti tocchino terra.
Il loro peso di circa 25 gr, sono rotondi e presentano un piccolo pizzo all'estremità inferiore. Hanno un sapore fortemente caratterizzante: dolce dal retrogusto acidulo, dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali.
Questa varietà di pomodori è detta del Piennolo perché la tecnica di conservazione tradizionale vuole che si formino dei pendoli, ovvero, grappoli interi, raccolti in piena estate, sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, per creare un unico grande grappolo, conservato sospeso in luoghi asciutti e ventilati. In questo modo si conserva fino alla primavera successiva e pur perdendo il suo turgore, assume un sapore inconfondibile.
Se desiderate coltivare tipologie di pomodori più particolari e avere a disposizione all'interno del vostro orto una vasta gamma di prodotti, potete effettuare la semina di altre varietà, come ad esempio:
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