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Le crepe sui muri hanno origine da diverse cause e rappresentano un indice dello stato di salute dell'edificio. L'origtine delle crepe si può valutare a partire dalla propagazione della crepa stessa.
Per tale motivo le crepe si possono differenziare in:
Le crepe verticali, note come crepe di schiacciamento, sono dovute al peso della struttura che grava sulle fondazioni: in questo caso il peso non è distribuito in maniera omogenea sul terreno.
Rilevare delle lesioni strutturali sulla facciata di un edificio
Le crepe orizzontali, dette lesioni di trazione, sono da attribuire al peso eccessivo della copertura superiore, il quale può essere maggiorato da fenomeni atmosferici quali pioggia e neve. In questo caso, la trave di copertura non riesce a sostenere il peso e tende a flettersi creando delle fratture.
Crepe trasversali rilevate sul muro
Le crepe trasversali risultano essere quelle più problematiche.
Queste ci indicano un cedimento delle fondazioni del terreno interessato dal carico della struttura.
L'analisi del quadro fessurativo in situazioni del genere ci consente di capire che interventi eseguire per risolvere il problema.
Oltre alla classificazione appena proposta, è possibile valutare le crepe anche in base all'elemento che interessano.
Crepe in prossimità dell'architrave o trave possono indicare:
Un esempio può essere una crepa che parte dalla trave principale e si propaga fino allo spigolo alto di una porta. In questo caso, la porzione di muro interessata è eccessivamente caricata e quindi si dovrà andare a irrigidirla.
Crepe situate sotto la copertura stanno invece a indicare che le travi del tetto spingono eccessivamente sulle pareti.
Crepe su travi e pilastri che riguardano il copriferro potrebbero essere causate dall'arrugginimento del ferro. Queste risultano essere di bassa pericolosità se si interviene subito con l'applicazione di malta rialcanilizzante anticorrosiva e ripristinando il calcestruzzo asportato.
Crepe sul soffitto attorno al pilastro indicano invece scarsezza o cattiva disposizione dei ferri di armatura in quel punto e un conseguente e pericoloso fenomeno di punzonamento.
Sempre sul soffitto, ma in corrispondenza dei travetti, si possono propagare crepe che corrono parallele. Questo è dovuto alla flessione del travetto che abbassandosi cricca l'intonaco.
Infine, in corrispondenza dei pilastri, distanziate di 30 cm, si creano delle crepe verticali parallele. Queste lesioni sono dovute alla diversa dilatazione termica che subiscono i mattoni e i pilastri.
Una prima analisi può essere effettuata anche in autonomia.
Come primo step, bisogna valutare la presenza di altre patologie: in questo caso, unitamente alle crepe, si presenteranno altre forme di degrado, per esempio nel caso di umidità avremo anche macchie o distacco dell'intonaco.
Scartata questa opzione si può passare all'osservazione dell'aspetto della crepa soffermandosi in particolare sulle dimensioni, profondità e posizione.
Nei casi in cui la crepa è molto fine e non profonda e interessa quindi il solo strato di finitura saremo difronte a un difetto superficiale estetico.
Bisogna però continuare l'osservazione nel tempo assicurandosi che la situazione non si modifichi e peggiori.
Se, in seguito a questa accurata osservazione, si è difronte a una crepa profonda risulta opportuno rivolgersi a un tecnico esperto, che sarà in grado di definire il quadro fessurativo complessivo di tutte le crepe superficiali, profonde e strutturali, che contraddistinguono l'edificio.
Il tecnico incaricato, oltre alla valutazione visiva, può servirsi di strumenti specifici così da valutare e monitorare eventuali movimenti o cambiamenti.
Il fessurimetro risulta essere uno degli strumenti maggiormente utilizzati.
Fessurimetro
È formato da due basette di plastica parzialmente sovrapposte e mobili, fissate saldamente alla parete: la piastra superiore riporta un reticolo, o riferimento cartesiano, mentre quella inferiore presenta una scala calibrata in millimetri, sia in senso orizzontale che in senso verticale.
Questo fornisce valide informazioni sullo stato di attività della frattura fornendo dati in termini di direzione, verso e modulo.
Crepemetro
Il crepemetro fornisce informazioni sullo stato di attività e dà inoltre misure molto precise sul vettore che definisce l'allargamento della crepa.
Si procede all'installazione di due caposaldi e alla misurazione della distanza fra essi nel tempo.
Effettuata questa ulteriore e più dettagliata indagine, il tecnico sarà in grado di arrivare alle cause e predisporre i relativi interventi.
Le crepe nei muri più importanti possono originarsi da terremoti, ma molto più frequentemente da problematiche a livello di terreno di fondazione e di cedimenti differenziali delle fondazioni.
Le principali cause di cedimento differenziale in fondazione sono:
Bisogna provvedere tempestivamente con interventi di consolidamento delle fondazioni per evitare cedimenti più importanti che possono compromettere la stabilità della struttura.
Le soluzioni maggiormente utilizzate sono i micropali e le iniezioni di resine espandenti. Nel primo caso l'intervento consiste nel consolidamento delle fondazioni esistenti con pali.
Micropali
La tecnologia proposta da Difech Srl, i Micropali PushSystem sono in acciaio S355 con accoppiamento filettato e prevedono una durata di cantiere e invasività ridotte rispetto alle tecnologie di pianificazione tradizionale.
Questi vengono infissi a spinta con l'ausilio di martinetto idraulico installato su un telaio da solidarizzare preventivamente alla fondazione.
Un'altra soluzione è l'iniezione di resine espandenti, tipo resina UreteK Geoplus.
Tali resine vengono utilizzate sia come intervento curativo che preventivo.
Queste vengono iniettate in una serie di fori di dimensioni esigue alla base dei muri e si gonfiano andando a riempire le cavità vuote per sorreggere la pressione esercitata dall'edificio, migliorando le caratteristiche del terreno compattandolo.
Dopo aver agito alla base del problema sarà ripristinare l'intonaco con malte elastiche e reti di fibra di vetro tipo Geosteel della Kerakoll.
Lì dove le crepe risultano essere più profonde, un intervento intermedio è il cuci e scuci, che comporta la sola sostituzione dei mattoni lesionati.
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