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Uno dei problemi più comuni degli edifici sono i cedimenti del terreno di fondazione, che si traducono nella puntuale comparsa di lesioni su pareti e pavimenti.
Il fenomeno si manifesta quando la portanza (cioè la capacità di resistere ai carichi) di un terreno è minore delle sollecitazioni verticali trasmesse dalla struttura di elevazioni dell'edificio.
Lesioni e perdita di orizzontalità di una facciata sono indizi di un cedimento del terreno, by Geosec
In questi casi, il terreno tende perciò ad abbassarsi, compattandosi e costipandosi finché la sua portanza non eguaglia grosso modo i carichi trasmessi. Tuttavia, poiché la resistenza a taglio (e dunque a trazione) delle pareti verticali normalmente risulta piuttosto bassa, l'abbassamento del terreno provoca la comparsa di un quadro fessurativo caratteristico, in lento e progressivo aggravamento.
Le contromisure da adottare sono quindi due: risarcire le lesioni delle murature e consolidare il terreno o le fondazioni. Quest'ultimo punto risulta anzi fondamentale, perché, se non si rimuovono le cause del cedimento, le lesioni si riformano in breve tempo e negli stessi punti.
Dissesto per il cedimento del terreno sotto una fontana monumentale, by Geosec
Si può dunque agire in due modi, eventualmente combinati: costipare il terreno con iniezioni di resine per aumentarne la portanza, e/o allargare e approfondire le fondazioni, diminuendo i carichi unitari trasmesse da queste al sottosuolo.
Tuttavia, prima di eseguire qualsiasi intervento è assolutamente fondamentale un'accurata diagnosi del problema per capire le caratteristiche meccaniche e la portanza del terreno, individuare i punti più coinvolti dal dissesto e soprattutto stabilire se questo risulta attivo o se invece si è stabilizzato.
I cedimenti dipendono normalmente dal tipo di suolo, dalle dimensioni, materiali e tecnica costruttiva delle fondazioni, dall'entità dei carichi trasmessi, da eventi contingenti o da più cause contemporaneamente; quest'ultimo è anzi uno dei casi più comuni.
Tipico dissesto di un edificio per il cedimento del terreno di fondazione
Gli eventi traumatici più ricorrenti sono invece frane e smottamenti (anche piccolissimi), grosse perdite d'acqua con conseguente erosione del terreno profondo, l'esecuzione di scavi proprio accanto a una parete portante o le vibrazioni costanti e prolungate, derivanti ad esempio dal transito dei mezzi pesanti. Non bisogna inoltre trascurare l'azione di ruscellamento delle piogge intense ed improvvise sui pendii, con asportazione dello strato più superficiale del terreno.
Un'altra causa piuttosto comune è la subsidenza, cioè il lento e progressivo abbassamento del piano di campagna, dovuto soprattutto all'estrazione di acqua, gas o petrolio dal sottosuolo.
Lesioni per cedimento del terreno in fase avanzata. Foto arch. Matteuzzi
Naturalmente, anche dall'eventuale aumento dei carichi verticali gioca un ruolo fondamentale nei cedimenti del terreno: questa situazione si verifica ad esempio in caso di soprelevazione di un edificio esistente e/o di accumulo nei suoi locali interni di materiali pesanti come libri, macerie o faldoni di documenti.
Tuttavia, non tutti i terreni reagiscono allo stesso modo agli eventi sopra descritti: i suoli più vulnerabili sono infatti il limo, la torba e le argille, caratterizzate da un alto grado di plasticità e un cospicuo contenuto d'acqua, che si traducono in abbassamenti piuttosto elevati. Sabbie e ghiaie manifestano invece cedimenti più contenuti, mentre i substrati rocciosi restano normalmente esclusi da questi problemi.
I terreni argillosi sono più vulnerabili ai cedimenti
I cedimenti hanno inoltre un andamento marcatamente stagionale, con un massimo in estate e un minimo in autunno/inverno.
Il motivo è facilmente intuibile: nei periodi caldi e siccitosi, i suoli argillosi diventano più secchi e compatti, facendo abbassare le strutture gravanti su di essi; mentre nei periodi di piogge abbondanti tendono viceversa ad aumentare di volume, favorendo la parziale chiusura delle lesioni murarie.
Per essere efficace, un monitoraggio strutturale va dunque prolungato per almeno un anno.
Come sopra accennato, qualsiasi cedimento del terreno provoca la comparsa di dissesti caratteristici, che semplificano notevolmente l'individuazione e la risoluzione del problema.
Le strutture più colpite sono i pavimenti, le pareti verticali, i controsoffitti e le false volte.
Le pavimentazioni rigide, sia esterne che interne, manifestano immediatamente la presenza di cedimento attraverso di lesioni e avvallamenti.
Lesioni su un pavimento esterno dovute a un cedimento del terreno
Per i dissesti meno gravi o in fase iniziale, la perdita di orizzontalità dei pavimenti risulta poco percepibile alla vista, ma si individua facilmente con una livella a bolla circolare: questo strumento è utilissimo anche per individuare la direzione dell'avvallamento, e dunque circoscrivere la porzione di edificio soggetta a. cedimento.
Successivamente, con il progressivo aggravamento del dissesto, l'avvallamento diventa più esteso ed evidente, e tendono inoltre a comparire alcune lesioni, che aumentano gradualmente di numero e lunghezza.
Sulle pareti, portanti, tramezzi o di tamponamento, un cedimento del terreno provoca invece la comparsa di lesioni a taglio, chiaramente riconoscibili per il loro andamento inclinato secondo un angolo variabile a seconda del materiale e della tecnica costruttiva della muratura: sulle pareti di mattoni è ad esempio di 45° circa.
Quadro fessurativo per un cedimento al centro di un edificio. Schema arch. Matteuzzi
La posizione delle lesioni dipende invece dal punto del cedimento: se questo è vicino agli spigoli dell'edificio, la lesione avrà un percorso diagonale o semi-parabolico, mentre in un cedimento nella porzione centrale del fronte le lesioni hanno un andamento speculare, formando grandi archi parabolici spesso estesi all'intera facciata.
Nelle fasi iniziali del dissesto, le lesioni riguardano inoltre soprattutto il piano terra; ma, con l'evoluzione del dissesto, tendono a moltiplicarsi, formando un quadro fessurativo con più lesioni parallele.
Lesioni da cedimento in corrispondenza delle finestre dei piani bassi. Foto Getty Images
Tuttavia, in presenza di porte o finestre il quadro fessurativo cambia ancora aspetto, perché le lesioni si posizionano tipicamente in corrispondenza degli spigoli opposti delle bucature, cioè secondo i punti di minor resistenza.
Se infine il cedimento si manifesta proprio sotto a una colonna di finestre sovrapposte (un caso molto comune ad esempio negli edifici storici), le lesioni diventano quasi verticali, collegando tra loro gli stipiti delle finestre.
La stessa situazione si verifica anche in corrispondenza dei cambi di spessore della muratura, ad esempio per la presenza di una canna fumaria incassata.
Il quadro fessurativo prodotto da un cedimento coinvolge però anche i controsoffitti e le false volte di canniccio intonacato: per la loro maggior rigidezza, spesso questi elementi sono anzi i primi a lesionarsi.
Lesioni nei controsoffitti per il cedimento del terreno. Immagine arch. Matteuzzi
Anche in questo caso, le lesioni hanno un andamento tipicamente diagonale, disponendosi secondo lo schema sopra indicato.
Prima di risarcire le lesioni murarie e consolidare il terreno e/o le fondazioni, occorre pianificare una serie di monitoraggi e indagini diagnostiche mirate per capire esattamente la natura del problema e definire gli interventi di pristino più adeguati a ciascun caso.
Al riguardo, l'azienda Geosec Srl può fornire un servizio di assistenza tecnica completa, grazie a tecnici (ingegneri e geologi) altamente qualificati.
In questi casi, le indagini possibili sono di vario tipo, e comprendono normalmente alcuni sopralluoghi preliminari per rilevare il quadro fessurativo e verificare il tipo di struttura portante, le sue tecniche costruttive e la presenza di indizi sulla probabile causa scatenante, come perdite da fognature e acquedotti, scavi nelle immediate vicinanze o l'esecuzione di lavori stradali che abbiano prodotto vibrazioni prolungate.
Esecuzione di indagini diagnostiche preliminari, by Geosec
Spesso occorre inoltre proseguire un monitoraggio strutturale con l'applicazione di fessurimetri analogici (molto economici, versatili e di facile installazione e manutenzione) o strumenti digitali più precisi ed eventualmente dotati di connessione wi-fi: tutti questi sistemi servono a rilevare l'eventuale allargamento e allungamento delle lesioni, lo sprofondamento delle pavimentazioni e l'inclinazione del terreno.
La funzione principale del monitoraggio (che va prolungato per almeno un anno intero a causa del tipico comportamento stagionale dei dissesti per il cedimento del terreno) è infatti quella di verificare se il terreno si è già stabilizzato o se invece si sta ancora assestando: questa informazione risulta fondamentale per evitare l'esecuzione di consolidamenti insufficienti per la risoluzione definitiva del problema, con conseguente ulteriore dispendio di tempo e denaro nel medio-lungo periodo.
Per definire la migliore strategia di intervento, bisogna però raccogliere informazioni dettagliate anche sulle caratteristiche del terreno, come la sua portanza, la composizione, il grado di permeabilità all'acqua, la sovrapposizione degli strati del sottosuolo o la profondità della falda acquifera.
A tale scopo, l'azienda Geosec può eseguire una vasta gamma di indagini strumentali come la tomografia sismica e la tomografia della resistività elettrica, eventualmente combinate con di carotaggi per l'esame visivo diretto della stratificazione del terreno e il prelievo di campioni da inviare a laboratori convenzionati.
Se necessario, si possono inoltre esaminare canalizzazioni sotterranee e piccole cavità inaccessibili tramite la video-ispezione o l'endoscopia, rilevare il tipo e profondità delle fondazioni per mezzo di perforazioni mirate o localizzare e mappare gli impianti interrati.
Consolidare un terreno in caso di cedimento delle fondazioni è una delle prime cose da fare per evitare l'aggravarsi del quadro fessurativo e per scongiurare il rischio di crollo, per questo è importante affidarsi ad un'azienda specializzata nel settore come GEOSEC contattando l'azienda è possibile ricevere una visita senza impegno e totalmente gratuita per la verifica dello stato dei luoghi e della fattibilità preliminare della soluzione d'intervento.
A seguire, una proposta tecnico economica, da valutare con calma e in tutta libertà.
In caso di affidamento dei lavori, l'utente ha la facoltà di pianificare di concerto con l'azienda ogni modalità d'intervento, assecondandolo con le proprie esigenze abitative e lavorative, per ottenere la miglior garanzia di successo con il minor fastidio possibile.
GEOSEC è operativa su tutto il territorio nazionalePer maggiori informazioni è disponibile il numero verde gratuito: 800.045.645
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