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Solitamente, quando arrivano le bollette di luce e gas, si tende a verificarne l'importo e a provvedere al pagamento, ma si scende nel dettaglio dei costi solo quando il totale appare particolarmente salato.
Negli ultimi tempi, però, causa il difficile periodo di congiuntura economica, tutti sono più attenti ai dettagli per capire quali sono le voci che concorrono ad aumentare la spesa totale.
L'impresa appare ardua, perché tali voci non sono di semplice comprensione. Eppure è importante capirle, per cercare di ottimizzare i consumi.
È importante anche sapere che alcune di queste voci dipendono dal fornitore, altre, invece, rimangono invariate.
Gli elementi che concorrono a formare il totale di spesa per l'erogazione di energia elettrica e gas sono i seguenti:
- i servizi di vendita;
- i servizi di rete;
- le imposte.
L'importo dei servizi di vendita è dovuto al costo dell'energia e della sua commercializzazione. I costi per i servizi di rete sono quelli invece che riguardano il trasporto dell'energia dalle centrali alle nostre case e per la gestione dei contatori.
Mediamente la prima categoria di costi è quella che incide maggiormente sulla spesa totale (si stima più del 50%). La secondo voce incide di circa un 30%, mentre le imposte rappresentano più meno il 10% della somma complessiva.
I servizi di vendita sono quelli come detto che incidono di più in bolletta e sono dovuti all'attività del fornitore per acquistare e rivendere l'energia all'utente.
Essi rappresentano per i gestori terreno di concorrenza, in quanto ciascuno può presentare sconti e promozioni rispetto ai tetti fissati dall'Authority.
I servizi di vendita comprendono a loro volta 3 voci di spesa:
- il prezzo dell'energia (PE) rappresenta il costo di acquisto dell'energia, comprese eventuali perdite sulla rete di distribuzione. Ciascun utente pagherà la tariffa fissata dal proprio gestore;
- il prezzo di commercializzazione e vendita copre le spese sostenute dal gestore per la commercializzazione dell'energia;
- il prezzo di dispacciamento è invece il costo necessario per mantenere in equilibrio il sistema, in quanto ogni quota di energia prelevata dalla rete deve essere sostituita da una nuova immissione.
In questo caso non c'è alcuna concorrenza tra gli operatori, perché tutti utilizzano la stessa rete di trasporto e distribuzione dell'energia, si ha quindi una tariffa uniforme fissata dall'Autorità per l'energia elettrica ed il gas.
Le voci di spesa per i servizi di rete comprendono:
- i costi di rete e misura, cioè le spese sostenute per il passaggio dell'energia attraverso la rete e per la loro misurazione nei contatori;
- gli oneri generali di sistema, fissati di volta in volta da specifiche normative, che comprendono:
incentivi alle rinnovabili (componente A3)
promozione dell'efficienza energetica (componente UC7)
oneri per la messa in sicurezza delle centrali nucleari (componenti A2 e MCT)
tariffe speciali per le Ferrovie dello Stato (componente A4)
compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4)
contributo alla ricerca di sistema (componente A5)
copertura del bonus elettrico (componente As).
Le imposte comprendono:
- le accise, calcolate in maniera proporzionale ai consumi;
- l'Iva, applicata al totale, che per i clienti domestici prevede l'aliquota del 10%.
Questa è la parte che risulta più odiosa per il consumatore, se consideriamo che, essendo calcolata sul totale, viene computata anche sulle accise e quindi risulta una sorta di tassa sulle tasse davvero difficile da digerire.
Per risparmiare energia sono diverse le strategie da mettere in atto.
Innanzitutto è opportuno concentrare l'utilizzo di apparecchiature che funzionano con energia elettrica nelle fasce orarie migliori.
Infatti la fascia che ha costi inferiori è quella compresa tra le 23:00 e le 7:00 di mattina, mentre la peggiore va dalle 8:00 alle 19:00.
È poi importante utilizzare elettrodomestici a basso consumo energetico. Per sceglierli ci è d'aiuto l'etichetta energetica: certamente quelli in categoria A e superiore garantiscono maggiore efficienza.
Ma, visto che ormai siamo da tempo in regime di libero mercato sia per l'elettricità che per il gas, un modo per ridurre i costi è anche quello di scegliere il gestore che offre le tariffe e i servizi più indicati per le proprie esigenze.
Per confrontare le offerte dei vari gestori, esistono in rete alcuni siti comparatori, come Facile.it, Supermoney ed SOS Tariffe, che forniscono agli utenti quest'utile servizio che permette appunto di raffrontare tariffe e servizi dei vari gestori e scegliere quello che fa per sé.
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